Biblioteca Universitaria Centrale. Foto archivio Università di Trento

Vita universitaria

L’ACCESSIBILITÀ NELLE BIBLIOTECHE DI ATENEO

Facilitazioni per utenti con bisogni speciali

31 maggio 2017
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L’ACCESSIBILITÀ NELLE BIBLIOTECHE DI ATENEO
di Monica Agostini
Referente per la comunicazione del Sistema bibliotecario di Ateneo dell'Università di Trento.

Per alcune persone consultare un libro in biblioteca o fare una ricerca in una banca dati può diventare un’impresa molto difficile o addirittura impossibile se la struttura non è dotata di opportune attrezzature che permettano di superare la disabilità.

Negli ultimi anni molte biblioteche, anche sulla spinta della normativa in materia (in particolare L. 4/2004, D. Lgs. 82/2005, D.L. 179/2012) si sono mosse per garantire nel concreto accesso e fruibilità agli utenti con bisogni speciali. Anche le biblioteche dell’Università di Trento stanno andando in questa direzione, in accordo tra l’altro con la carta dei servizi dell’ateneo dove si dichiara che l’università “promuove l’inserimento e l’integrazione degli studenti con disabilità e con bisogni particolari in tutti gli aspetti della vita universitaria”.

Come si realizza nel concreto questa integrazione?
Oltre a facilitazioni che ormai si danno per scontate, cioè parcheggi con posti riservati ai disabili, accessibilità dall’entrata principale, ascensori che permettono di raggiungere ogni piano e bagni attrezzati, le biblioteche hanno predisposto nelle sale di lettura postazioni ergonomiche ad altezza regolabile (o comunque adatte alle necessità dei disabili motori) e, nel caso della Biblioteca di Scienze, uno spazio prenotabile per lo studio assistito da tutor o personale di sostegno. Gli utenti con disabilità possono comunque sempre contare sul personale della biblioteca, disponibile a cercare le soluzioni più adatte per facilitare lo studio e rendere fruibili i servizi.

Rampe, ascensori e postazioni regolabili sono certamente segno di attenzione verso i disabili, ma non bastano per considerare una biblioteca accessibile. Accessibilità significa possibilità concreta di utilizzare servizi e contenuti di una struttura. Non esistono infatti solo le barriere architettoniche, ma anche quelle tecnologiche. Se da una parte infatti la tecnologia offre ai disabili facilitazioni impensabili fino a pochi anni fa, dall’altra, se non è studiata per poter essere fruita da tutti, finisce per creare ulteriori barriere. Se ad esempio la struttura non si dota di apparecchiature in grado di decodificare adeguatamente le informazioni contenute in un sito in modo da poterle convertire in un formato accessibile a non vedenti, questi, anziché essere facilitati, si troveranno ulteriormente discriminati perché, a differenza degli altri utenti, non avranno la possibilità di avvalersi dei servizi online messi a disposizione.

Per questo presso la Biblioteca di Scienze è presente una stazione di lavoro, costituita da un PC dotato di un apposito software e di uno scanner che permette di scansionare i testi o importare file di testo che potranno poi essere letti o stampati secondo un ingrandimento ottimale o ascoltati mediante sintesi vocale.

Il Sistema Bibliotecario di Ateneo garantisce anche alcune facilitazioni per studenti con disturbi specifici dell’apprendimento, mettendo a disposizione, presso la Biblioteca Universitaria Centrale, due computer Mac dotati di sintesi vocale in italiano e inglese e altri programmi per lo studio quotidiano. Agli studenti viene inoltre offerta la possibilità di utilizzare una smartpen, in grado di registrare l'audio delle lezioni mentre si scrive su un apposito quaderno, fornito anch’esso dalla biblioteca. Collegando poi la penna a un computer è possibile ricostruire gli appunti, che vengono integrati con le parti mancanti, e trasformarli in un file PDF che è possibile stampare.

Rendere la biblioteca e i suoi servizi fruibili da parte dei disabili non è solo un segno di civiltà ed integrazione, ma è un’operazione che ne determina il valore. Una biblioteca non può dirsi di qualità se non riesce ad assolvere la sua mission primaria, quella cioè di rendere la cultura concretamente accessibile a tutti.