Tell Your Story Live: intervista all'Alumnus Urbano Palacio

Regista / Antropologo esperto in popoli nativi sudamericani
20 April 2021
20 aprile 2021

Orario

21.00 - 22.00 - Online su Zoom

Tell Your Story Live

Tell Your Story Live è il format della Community Alumni UniTrento per ispirare e guidare i giovani attraverso il racconto di storie di successo: si tratta di interviste live o registrate in cui Alumni e Alumnae condividono il proprio percorso di studi e professionale. 

L’evento è rivolto a tutti gli Alumni e Alumnae e studenti e studentesse dell’Università di Trento e si svolge in modalità online su piattaforma Zoom. Il link verrà inviato solo a chi effettua l'iscrizione online.

Moderatore

Stefano Grimaldi - Professore Associato di Antropologia presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia - UniTrento

Chi è Urbano Palacio

Laureatosi in Filosofia e linguaggi della modernità nel 2006 presso l'Università di Trento, è Regista e Antropologo esperto in popoli nativi sudamericani
Inizia a lavorare con gli indigeni nel 2006 con l’incontro con Marco Bechis nell’Infinity Festival di Alba, (Cuneo). 

Lavora due anni con i Kaiowá-Guaraní del Brasile: collabora al casting e alla traduzione del copione in guaranì e al doppiaggio del film Birdwatcher di Marco Bechis. Il film partecipa al 65° Festival del Cinema di Venezia e viene presentato in centinaia di Festival nel mondo.

Dopo Birdwatcher, nel 2010 collabora con il regista francese Noé Vitoux nel casting e nella preparazione degli attori per il progetto di lungometraggio Happiness in darkness, con il popolo indigeno Oro-Wari, nell’Amazonia brasiliana.

Nel 2011 inizia a lavorare con i Mbya Guaraní della regione orientale del Paraguay. Nel 2012 inizia una collaborazione con Massimiliano Studer per Formacinema.

Nel 2013 pubblica il libro: La farmacia della nonna Paulina.

Nel 2016 inizia a lavorare con gli Aché della regione orientale del Paraguay. visita le loro comunità e abita con gli anziani che fino al 1978 vivevano nel bosco nel profondo paleolitico, per documentare le loro storie. Da questo lavoro nasce la Trilogia “Los sobrevivientes aché” (Vida en el bosque, Los primeros contactos, La transición).

Nel 2019 pubblica il libro “El libro de las hierbas preciosas”: resoconto emotivo dello shock culturale della città e del campo, della foresta, della giungla, del primitivo, in tempi di globalizzazione. Un giovane meticcio cresciuto e istruito in città decide di lasciarsi alle spalle la sua comoda vita moderna e va alla ricerca delle sue radici indigene. Inizia così una lunga strada di vero apprendimento, percorso di spiritualità, nel quale la vecchia nonna lo introduce in un mondo nuovo, magico, mondo di piante autoctone, presenti nei terreni e nei suoli abitati dai Mbya Guaraní da tempo immemorabile.

Nel 2020  pubblica il libro “A la sombra del guayabo”.

Attualmente sta lavorando al progetto Aché fiction “Paraguayan Killer”: il lungometraggio narra la vicenda degli antropologi Olmedo, Paredese e l'italiano Miraglia, i quali nel 1974 nel bel mezzo della dittatura militare, cercano clandestinamente di registrare il genocidio del popolo indigeno Aché Guayaki, in mezzo al bosco dell'Alto Paraná. L'ultimo gruppo Aché, guidato da Kanjegi, il Paraguayan Killer, decidono di vendicare l'uccisione dei loro compagni. Il progetto in fase di sviluppo ha avuto il contributo del Fondec Paraguay (Fondo Nacional de la cultura y las artes).