Metodi di cooperazione allo sviluppo e gestione partecipata dei progetti
Luogo: Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica - via Mesiano 77, Mesiano, Trento - Aula R1
Anche per l'anno accademico 2016 - 2017, l’Università di Trento, attraverso la propria Cattedra UNESCO in Engineering for Human and Sustainable Development, promuove il corso in Metodi di Cooperazione allo Sviluppo e Gestione Partecipata dei Progetti.
Il corso rientra nell’offerta formativa del Corso di laurea magistrale in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio (orientamento in Progettazione integrata dell’ambiente e del territorio nei contesti di cooperazione internazionale), ma offre un'opportunità di formazione iniziale e di aggiornamento professionale su tutti i temi della cooperazione internazionale e per questo si rivolge non solo a studenti universitari di tutti i corsi di laurea ma anche a professionisti o semplici appassionati, interessati ad acquisire conoscenze teorico-pratiche approfondite sui temi proposti.
Destinatari e requisiti
Studenti universitari di tutti corsi di laurea, anche umanistici, ma anche liberi professionisti, funzionari di pubbliche amministrazioni, imprenditori, insegnanti e docenti interessati alle tematiche proposte o che operano in contesti internazionali.
Unico requisto richiesto, la regolare iscrizione.
Docenti
- Docente responsabile: Massimo Zortea
- Co-docenti: Monica Ruffato, Federica Maino, Gerardo de Luzemberger
Contenuti
Il corso si sviluppa in due moduli strettamente interconnessi fra loro (si raccomanda di frequentare entrambi).
Metodi di Cooperazione allo Sviluppo
Il primo modulo ha lo scopo di fornire allo studente competenze basilari per l'esercizio della professione nei tipici contesti di cooperazione internazionale; gli obiettivi specifici sono:
- guidare lo studente ad una comprensione critica dei contesti molteplici in cui si colloca la cooperazione internazionale: la cornice mondiale globalizzata; le dinamiche della duplice crisi, economica ed ambientale, con il suo portato di squilibri e fragilità emergenti, ed i reciproci legami fra qualità/degrado dell’ambiente e disuguaglianze; il sistema della cooperazione internazionale (evoluzione storica, idee, quadro istituzionale)
- aiutarlo ad approfondire gli obiettivi e scopi ultimi della cooperazione internazionale, la sua nuova mission (costruzione partecipata di una convivenza globale), illustrando l’attuale evoluzione culturale e politica del concetto di sviluppo umano e sostenibile nonché dei relativi processi, sia nei profili generali che in quelli peculiari alle discipline ambientali
- offrirgli un’ampia panoramica su strumenti e metodi applicati nella cooperazione internazionale ed in particolare della cooperazione ambientale
- introdurlo alle opportunità di impegno volontario e professionale nella cooperazione internazionale
Gestione Partecipata dei Progetti
Il secondo modulo si sviluppa con un forte carattere sperimentale fornendo conoscenze e strumenti di base per la gestione partecipata dei progetti, con l´obiettivo di sviluppare la capacità di:
- lettura critica del contesto in cui si è chiamati ad operare, con particolare attenzione al rapporto tra società e ambiente, relazioni di potere, organizzazione e innovazione territoriale
- analisi dei contesti di conflitto, con particolare riferimento a quelli ambientali, e sperimentazione di alcune modalità di gestione dei conflitti
- comprensione del ruolo delle metodologie partecipate nel ciclo di gestione dei progetti, conoscenza degli approcci più innovativi e sperimentazione pratica di alcune tecniche
Oltre alle lezioni ordinarie, quest’anno verranno organizzati alcuni laboratori opzionali, i cui contenuti verranno comunicati in seguito.
Si raccomanda la frequenza anche di queste opportunità davvero uniche, in cui gli studenti verranno coinvolti attivamente nella gestione.
Metodologia didattica
La metodologia didattica privilegia un approccio attivo e alterna lezioni frontali, del docente o di gruppo, a interpretazione di casi di studio, forum di discussione in aula, sperimentazione di tecniche di facilitazione dei processi, partecipazione a simulazioni e giochi di ruolo. Anche il dialogo con i docenti e fra gli studenti è aperto e incoraggiato.
Si raccomanda la regolare frequenza.
Tutoring personalizzato
Gli iscritti beneficeranno anche di un tutoring personalizzato e potranno quindi adattare il percorso alle loro esigenze personali.
Verifica dell'apprendimento
Il corso di caratterizza per una equilibrata combinazione di elementi teorici e pratici e pertanto viene offerta la possibilità di un esame-esercitazione pratica in preappello, consistente in un lavoro di gruppo su un caso di studio reale prescelto dai candidati fra una rosa preliminarmente selezionata dai docenti.
In alternativa, sono previsti esami individuali, con prova scritta e orale.
Agli studenti dell'Università di Trento che inseriscono l’esame nel proprio piano di studi e superano regolarmente l’esame, sono riconosciuti 6 (sei) crediti formativi.
Attestato
A fine corso, ai partecipanti non iscritti all'Ateneo di Trento o che non hanno inserito l’esame nel piano di studi, qualora ne facciano espressa richiesta, verrà rilasciato un attestato di partecipazione, in caso di frequenza ad almeno l’80 percento delle lezioni, o un attestato di profitto, in caso di superamento dell’esame
Calendario
Il corso si terrà tutti i lunedì a partire dal 19 settembre fino al 19 dicembre 2016, negli orari: 10.30 - 13.30; 13.30 - 18.30, per un totale di 80 ore.
La prima lezione si terrà lunedì 19 settembre 2016, alle ore 10.30, in aula R1.
Durante la prima lezione, verrà comunicato il calendario completo di tutte le attività didattiche previste.
Come partecipare
Per informazioni in merito al corso e alle modalità di partecipazione (iscrizione) o altre richieste si prega contattare la unescochair.eng [at] unitn.it (segreteria della Cattedra UNESCO) e il docente responsabile, massimo.zortea [at] unitn.it (Massimo Zortea)