Alcune delle opere in mostra

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Animali che stupiscono

Una mostra per scoprire mondi popolati da carpe che ascoltano Vivaldi, piccioni esperti d’arte e pesci che san far di conto

29 maggio 2023
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di Lorenza Liandru
Supporto alle Relazioni istituzionali

Anche i cani possono essere mancini e i bombi terrestri – i paffuti imenotteri parenti delle api – scelgono i fiori su cui posarsi in base alla loro stazza. Per non parlare dei ratti: dei veri intenditori di vino, capaci di distinguere un Riesling da un Sauvignon Blanc. Queste sono solo alcune delle tante curiosità ‘bestiali’ che si possono conoscere visitando la mostra "I gatti lo sanno. Comportamenti incredibili dal mondo animale", aperta fino al 30 luglio nelle sale del Museo Civico di Scienze e Archeologia di Rovereto.

Nata da un'idea di Giulia Bignami, Elisa Frasnelli e Gionata Stancher, l'esposizione si basa sull’omonimo libro di Giulia Bignami "I gatti lo sanno", da poco uscito nelle librerie e illustrato con ironia e creatività da Laura Scottini, meglio nota come Laurina Paperina. In mostra le opere dell’artista roveretana accompagnano il visitatore alla scoperta di mondi paralleli popolati da carpe che ascoltano Vivaldi (ma anche musica blues), piccioni esperti d’arte e pesci che san far di conto.

Non dobbiamo, però, farci ingannare dalle immagini pop e dall’ironia coinvolgente dei racconti che le accompagnano. Dietro tutte le illustrazioni curiose, alla base di ogni storia incredibile, ci sono i risultati di importanti studi scientifici, tra cui le ricerche sulla cognizione animale del Centro interdipartimentale Mente/Cervello dell’Università di Trento. E c’è il lavoro di Elisa Frasnelli, ricercatrice del CIMeC e consulente scientifica del libro e della mostra "I Gatti lo sanno". È sua la ricerca che vede protagonisti i bombi.

«Studio da anni l’etologia cognitiva e il comportamento animale – spiega Elisa Frasnelli – e nel corso delle mie ricerche mi sono occupata anche dei bombi terrestri, scoprendo che individui di diverse dimensioni hanno differenti strategie quando si stratta di volare di fiore in fiore per raccogliere polline e nettare. I bombi più grandi valutano attentamente le singole piante e si posano solo sui fiori più zuccherini, mentre quelli più piccoli sono meno pretenziosi e si accontentano anche del primo fiore che capita. In questo modo ciascun bombo contribuisce alla vita della colonia in base alle proprie capacità. E sono i bombi over size a fare la 'spesa grossa', perché sono in grado di trasportare carichi maggiori ed esplorare più lontano dal nido».

Ma una mostra come “I gatti lo sanno” non serve solo a scoprire comportamenti animali incredibili, è anche l’occasione per imparare a osservare il mondo che ci circonda con occhi diversi e per farsi delle domande. Anche quelle apparentemente più banali come "Ma il mio cane è mancino o destrimane?”. Sì, perché in mostra si scopre che anche i cani hanno una zampa dominante e come per gli uomini è quasi sempre la destra. «La preferenza per una zampa dipende dal sesso e dall’età dell’animale», spiega Frasnelli. «I cani mancini sono più spesso maschi (anche nella specie umana) e questo potrebbe dipendere da ormoni e meccanismi genetici, ma anche dall’ambiente. Abbiamo osservato inoltre che i cani anziani utilizzano la stessa zampa, mentre nei cuccioli questa preferenza non è così marcata, perché in loro persiste una certa plasticità cerebrale, cioè la flessibilità del sistema nervoso, il quale può essere plasmato dalle esperienze. Ci potrebbe essere, infine, anche il 'fattore imitazione': si ipotizza che i cani siano più portati a utilizzare la zampa sinistra qualora convivano con un padrone mancino».

Passeggiando nelle sale si scopre inoltre che i sensi degli esseri umani non sono poi così sviluppati se posti a confronto con quelli di altre specie animali. Prendiamo l’olfatto: l’uomo non è certo l’essere vivente con più recettori olfattivi, ma è in grado di compensare questo deficit con un’elevata capacità cognitiva e con il linguaggio. In poche parole gli esseri umani sanno classificare gli odori e attribuire loro un'etichetta. Ecco perché i sommelier possono descrivere così bene le sensazioni odorose e identificare le varietà di vini. E una specie senza linguaggio, ma con più recettori olfattivi, come fa? Sa generalizzare? La risposta, come spiega Elisa Frasnelli, è nella scienza: «In un recente esperimento abbiamo osservato che i comuni ratti di laboratorio sono in grado di fare generalizzazioni e di distinguere, sulla base di uno specifico allenamento, un Riesling da un Sauvignon Blanc. Per farlo i ratti si basano solo sull’olfatto, un senso particolarmente sviluppato in questa specie».

Il libro e la mostra “I gatti lo sanno” rendono accessibili a tutti (e divertenti) i risultati di ricerche serissime e lo fanno con un tipo di divulgazione efficace, in grado di coniugare rigore scientifico, chiarezza e ironia. «Personalmente sono convinta che senza una componente divulgativa coinvolgente i risultati di complesse e impegnative ricerche scientifiche corrano il rischio di rimanere chiusi in una bolla di sola pertinenza accademica», precisa Giulia Bignami, che aggiunge: «Il compito che mi sono posta con il libro, e che ci siamo posti nell'allestimento della mostra, è di trasportare il lettore-visitatore in un viaggio esilarante ma istruttivo, sorprendente ma scientifico attraverso il quale rompere questa bolla di scienza apparentemente irraggiungibile al grande pubblico. Ma soprattutto abbiamo voluto modellare (consapevolmente, o forse no) una nuova prospettiva, un nuovo punto di vista sul mondo».

E se è vero che la conoscenza nasce dallo stupore, le illustrazioni e i murales site specific di Laurina Paperina sono davvero la scintilla in grado di accendere la curiosità dei visitatori nei confronti di un animale o una ricerca. Da questo punto di vista la connessione tra il mondo della scienza e il mondo dell’arte funziona, così come la trasformazione del libro in una colorata e divertente esperienza multimediale. Conclude Giulia Bignami: «La complementarità tra risultati scientifici, narrazione avvincente e interpretazione artistica è di vitale importanza per assicurare una comunicazione chiara e allo stesso tempo appassionante».