Immagine della mostra. Archivio Università di Trento.

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RIFUGIOPLUS. ALPEGGI DEL DOMANI

La mostra nello Spazio archeologico del SASS nell’ambito del Trento Film Festival aperta fino al 14 maggio

3 maggio 2017
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RIFUGIOPLUS. ALPEGGI DEL DOMANI
RIFUGIOPLUS. ALPEGGI DEL DOMANI
di Giovanna Salgarello e Riccardo Giacomelli
Architetta e dottoressa di ricerca, e architetto e dottorando di ricerca presso l'Università di Trento.

Con l’esposizione “RifugioPLUS. Alpeggi del domani” si rinnova la partecipazione del Laboratorio rifugioPLUS dell’Università di Trento al Trento Film Festival con lo scopo di far dialogare le diverse discipline presenti al Festival, società, cinema e letteratura con l’architettura in contesti naturali di pregio.

Dopo i temi dei rifugi d’alta quota esposti nelle trascorse edizioni della manifestazione, rifugioPLUS in collaborazione con Accademia della Montagna torna ad esporre i modelli plastici realizzati dagli studenti del laboratorio didattico di Architettura e composizione architettonica III del corso di laurea in Ingegneria edile-architettura dell’Università di Trento.
L’esposizione ha come oggetto quest’anno i progetti di riqualificazione della Malga Costesin di Sopra, posta a 1502 m s.l.m. sull’Altopiano di Vezzena nel cuore della cultura cimbra, dove in estate circuiti di trekking si intrecciano a percorsi cicloturistici che nella stagione invernale sono rivestiti dalle piste del comprensorio dello sci di fondo, il tutto sullo sfondo dei temi della Grande Guerra.
La malga, privata della sua mansione originale, viene rifunzionalizzata in termini di un nuovo turismo sostenibile, che estenda la stagionalità e le potenzialità in essere di questi luoghi: dall’alpeggio con nuovi percorsi enogastronomici legati a una micro-ricettività a quelli della Grande Guerra destinati a rinnovati percorsi culturali.
Dopo il rifugio escursionistico, il rifugio alpino e lo chalet sulle piste da sci, il Laboratorio rifugioPLUS si propone di rivitalizzare la media montagna ed assegnarle un ruolo di pregio al pari del contesto in cui è inserita.

La richiesta della committenza era quella di elaborare un progetto PLUS, che valorizzasse l’area diventando nuovo elemento catalizzatore di attrazione per il turismo sostenibile e allo stesso tempo si rapportasse col contesto circostante con discrezione. 
Gli studenti hanno visitato il sito al fine di un'indagine partecipativa e percettiva dei luoghi e hanno poi elaborato i progetti in aula con lezioni e contributi critici di docenti, progettisti e amministratori fino alla realizzazione del plastico.
In tutti gli elaborati, lo spazio tra le due malghe si è posto come elemento unificatore di tutto il progetto, legando insieme le funzioni di attività ricettiva e di ristorazione con quelle più specifiche dei singoli progetti e delle diverse forme dell’accoglienza: centro benessere, villaggio per artisti, produzione e vendita dei prodotti caseari, museo della guerra, degustazioni enogastronomiche.
Partendo dalla conservazione e dal recupero delle malghe esistenti, gli studenti hanno elaborato architetture capaci di dare nuova vita a un’area ricca di potenzialità, dall'alpeggio tradizionale a forme di micro-ricettività, a stagionalità estesa, legate ai comprensori dello sci di fondo invernale, all’outdoor, al cicloturismo e al turismo culturale/enogastronomico. 

I progetti presentati sono 11 inediti, estrapolati da una più ampia rosa di progetti al fine di avere una selezione composita di lavori che rappresentino le diverse forme di approccio e soluzione all’esigenza commissionata. La selezione è esibita con modelli plastici e con elaborati grafici volti a comunicare il progetto sviluppato ad un qualsiasi amante della montagna ed a un pubblico quindi più ampio rispetto al normale tecnico di settore. Sono 11 architetture PLUS perché strutture in grado di ospitare diverse tipologie di utenze e relazioni oltre che funzioni.

La mostra si può visitare nello Spazio archeologico del SASS, piazza Cesare Battisti, Trento, dal 27 aprile al 14 maggio 2017. È aperta dal martedì alla domenica (lunedì chiuso), dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.30. L'entrata è gratuita durante il Festival (fino al 7 maggio), mentre è a pagamento dal 9 al 14 maggio.

La mostra è stata organizzata dal Laboratorio di architettura alpina rifugioPLUS del Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e meccanica (DICAM) e dalla laurea a ciclo unico in Ingegneria edile -architettura dell’Ateneo, nell’ambito dell’insegnamento di Architettura e Composizione architettonica III del professor arch. Claudio Lamanna, con il partenariato della Fondazione Accademia della Montagna del Trentino. Hanno curato la mostra Giovanna Salgarello e Riccardo Giacomelli.
L’inaugurazione sì è svolta il 27 aprile con la partecipazione di Luana Bisesti e Carlo Ancona, rispettivamente direttrice e consigliere del direttivo del Trento Film Festival, di Bruno Zanon e Gianluca Cepollaro, rispettivamente presidente del comitato scientifico e direttore dei STEP (Scuola per il Governo del Territorio e del Paesaggio), di Luca Nicolussi Paolaz, sindaco di Luserna, ed Egidio Bonapace, gestore di rifugi e già presidente della Fondazione Accademia della Montagna del Trentino.