Stefano Troncone presenta la sua invenzione, foto Roberto Bernardinatti

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UN’IDEA BRILLANTE IN TRE MINUTI

Ospitato a Trento il primo Falling Walls Lab nazionale che ha decretato vincitore Stefano Troncone con la sua innovativa sedia a rotelle

14 ottobre 2014
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Francesca Chistè
di Francesca Chistè
Lavora presso la Divisione Comunicazione ed Eventi dell’Università di Trento.

Una carrozzina di nuova concezione, che restituisce alle persone che la usano la percezione dell’equilibrio e che permette loro di fare una serie di movimenti e di cambiare posizione in modo agevole. Leggera e trasportabile, la carrozzina è frutto del connubio tra ingegneria meccanica e ingegneria biomedica applicata, in grado di apportare beneficio alla colonna vertebrale e alle spalle, grazie alla possibilità di cambiare la posizione di seduta, similmente alle più moderne sedie da ufficio. Con questa proposta Stefano Troncone, dottorando presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Napoli “Federico II”, ha vinto la fase nazionale di Falling Walls Lab, il laboratorio di idee innovative destinato agli under 35 e ospitato lo scorso 3 ottobre presso il Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale dell’Università di Trento. Tre (soli) minuti di tempo per presentare la propria idea innovativa, per convincere la giuria della validità della propria proposta e per aggiudicarsi un volo verso Berlino in vista della finale, assieme ad altri 99 candidati da tutto il mondo. E, cosa forse più importante, l’opportunità di partecipare, sempre a Berlino e nel caso risultasse tra i primi tre nella finale, alla Conferenza conclusiva del 9 novembre, anniversario della caduta del Muro. Perché l’obiettivo è proprio quello di far cadere tutti i muri, fisici e non.

Falling Walls Lab fa parte del circuito Falling Walls Lab Foundation, con sede a Berlino; tutti gli anni propone un concorso riservato ai giovani fino a 35 anni d’età perché presentino idee innovative e destinate a cambiare il futuro. La selezione è aperta a tutte le discipline e aree di interesse e molte sono state le domande pervenute all’Ateneo di Trento, che primo in Italia ha organizzato e ospitato quest’anno il Lab.

Il secondo premio del concorso è andato a Susan Wache, dottoranda in Neurobiopsychologie della Osnabrück University. Wache ha presentato uno strumento per ovviare alle difficoltà di orientamento: una cintura intuitiva, collegata via satellitare tramite GPS, che aiuta le persone nella ‘navigazione’ per strada. L’obiettivo è quello di supportare il sempre crescente numero di anziani e di persone con difficoltà di orientamento nel raggiungere qualsiasi luogo, compresa la propria casa per farvi ritorno da una passeggiata. La cintura di navigazione, che sfrutta una vibrazione ad angoli specifici per indicare la giusta direzione, lascia mani e orecchie liberi e rende le persone, soprattutto quelle più anziane, autonome e attive.

Luca Ragazzoni si è aggiudicato il terzo posto. Dottorando presso il CRIMEDIM, Centro di Ricerca in Medicina d'Emergenza e dei Disastri di Novara che afferisce all’Università del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro”, Ragazzoni ha ideato un programma per la gestione del rischio di disastri mondiali destinato ai giovani, incentrato su strumenti di apprendimento innovativi. L’idea alla base è che l'innovazione nell’istruzione universitaria passi attraverso l’apprendimento potenziato dalla tecnologia e la Peer Education, perché si possa ridurre la mortalità dovuta ai disastri (umani e ambientali) e la morbilità in tutto il mondo.

La giuria locale era composta da figure di spicco del mondo accademico e imprenditoriale e presieduta da Nicola Pugno, professore ordinario di Meccanica dei Solidi e delle Strutture del Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica dell’Ateneo, nonché membro di giuria del prossimo Falling Walls Lab a Berlino (presieduta dal professor Carl-Henrik Heldin, Chairman del Board della Nobel Foundation) e precedente speaker a Falling Walls. Il professor Pugno ha così commentato: “Il lavoro di selezione non è stato facile, e siamo molto soddisfatti anche perché si trattava della prima edizione italiana e avere ricevuto 50 domande è stata una bella partenza”.

Delle quasi 50 domande pervenute, solo 18 hanno superato il primo vaglio e di queste 15 sono state effettivamente presentate. Molte anche le discipline trattate e le aree di interesse dei candidati: medicina, ingegneria, economia e marketing, solo per citarne alcune. Il concorso prosegue con la finale in programma l’8 novembre prossimo a Berlino, che vede l’affluenza dei 100 migliori candidati da tutto il mondo, vincitori dei singoli Lab nazionali.