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Le telefonate: dalla strage di Peteano al caso Moro

Un incontro con il professor John Trumper al Dipartimento di Lettere e Filosofia

23 settembre 2019
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Serenella Baggio
di Serenella Baggio
Professoressa del Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento e responsabile scientifica del progetto CeASUm-LaLL Lingue e linguaggi a confronto.

Prosegue la serie degli incontri con i nostri maggiori fonetisti, nell’ambito del progetto CeASUm-LaLL Lingue e linguaggi a confronto.

Dopo la conferenza del professor Federico Albano Leoni, che ha inaugurato il Gabinetto di Fonetica, e dopo il corso del professor Davide Astori dedicato a Esperanto e semplificazione linguistica, è ora la volta del professor John Trumper dell’Università della Calabria, che presenta la sua attività di perito del tribunale in processi di terrorismo e di ’ndrangheta per l’analisi di materiale sonoro (telefonate anonime, intercettazioni).

John Trumper, autore di vari studi di linguistica giudiziaria, il 25 settembre alle ore 14, in aula 001 di Palazzo Prodi del Dipartimento di Lettere e Filosofia, parlerà del suo ultimo libro: Le telefonate. Le perizie foniche originali sulla strage di Peteano e sul caso Moro, con una nota introduttiva di Albino Salmaso e Marta Maddalon (Padova, CLEUP, 2018).

Si tratta della riproposizione della copia, in forma anastatica, delle perizie di parte sulla strage di Peteano e sulle telefonate del caso Moro, uscita in occasione del 40 anniversario del sequestro del presidente della DC.

A parte questa ricorrenza storica, lo spunto è nato dal desiderio di mostrare a quali livelli fosse giunta la sperimentazione di metodi per misurare la produzione linguistica, all’interno di un modello scientificamente fondato.

Sia nel caso della telefonata di rivendicazione dell’attentato di Peteano, sia in quello delle telefonate a casa Moro, attribuite a Giuseppe Nicotri e a Antonio Negri, il punto di partenza erano ipotesi accusatorie che non individuavano esattamente la provenienza dei telefonisti anonimi.

Nel primo caso, l’ipotesi di lavoro si è basata sull’analisi linguistica – dialettologica – che ha permesso di indicare con precisione l’area di provenienza dell’autore della telefonata, in un primo tempo attribuita a parlanti slavofoni, ipotesi assai pericolosa visto il clima che caratterizzava quei luoghi di divisioni etniche. Al contempo, è stato possibile anche scagionare gli imputati che erano, come è stato chiarito in seguito, solo dei capri espiatori.

Nel caso delle telefonate durante il sequestro Moro, l’analisi è stata molto più complessa e ha utilizzato tutti i metodi messi a punto dalla sociolinguistica.

La variabilità degli anonimi è stata messa a confronto con quella di numerose comunità di parlanti, provenienti da varie regioni, e le analisi statistiche più appropriate sono state utilizzate per determinare la distanza tra la produzione degli imputati e quella degli anonimi.

Soprattutto nel caso di Antonio Negri, la differenza era immediatamente evidente, per cui il ricorso a metodologie così raffinate era, sul piano scientifico, del tutto superfluo.

Resta dunque la considerazione che in entrambi i casi, si è trattato di veri e propri depistaggi che l’applicazione di accurate analisi scientifiche ha potuto smontare.

Il seminario del professor John Trumper “La voce in tribunale. Consulenze fonetiche in cause giudiziarie” è aperto a studenti e studentesse, in particolar modo delle lauree magistrali, a dottorandi e dottorande, e anche alla cittadinanza.