Qualcosa d'invisibile, di e con Giuliana Musso. © Matteo Lavazza Seranto

Eventi

Quando la scienza emoziona e fa pensare

Torna il Teatro della Meraviglia dal 19 al 29 febbraio a Trento, Teatro Sanbàpolis

10 febbraio 2020
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Stefano Oss
Andrea Brunello
di Stefano Oss e Andrea Brunello
Direttori artistici e scientifici del Teatro della Meraviglia.

Torna il Teatro della Meraviglia (TdM) che continua il suo percorso di studio, analisi e proposta legata al teatro che racconta la scienza. Con questa quarta edizione, in scena dal 19 al 29 febbraio al Teatro Sanbàpolis, il Festival offre un cartellone adatto sia agli amanti del teatro ma anche a chi, come gli studenti e le studentesse dell’Ateneo Trentino, si lasciano incuriosire da un modo nuovo ed emozionale di raccontare la scienza. Infatti, oltre agli spettacoli in programma, l’edizione 2020 del TdM dedica molte energie alla ricerca che si svolge all’Università di Trento per valorizzare le eccellenze scientifiche, tanto spesso sconosciute, e creare una connessione ancora più forte con la cittadinanza.

In cartellone quattro spettacoli, una serata dedicata alla narrazione scientifica e sei “augmented lecture”, lezioni-spettacolo nate dalla collaborazione fra il TdM, i ricercatori e le ricercatrici dell’Ateneo trentino e sei artisti professionisti attivi sul territorio. Novità di questa edizione l’allargamento delle discipline coinvolte per proporre la scienza come “esperienza del sapere”. Non solo fisica, quindi, ma in questa edizione 2020 si parlerà anche di letteratura antica, future studies, biosfera, economia circolare, informatica e chimica.

Il Festival si aprirà proprio con una delle augmented lecture, Meraviglia, Lucrezio e noi di e con Zeno Gaburro (Dipartimento di Fisica, UniTrento) accompagnato dal musicista Enrico Merlin che si terrà mercoledì 19 febbraio alle 20.30. A seguire la stessa sera ci sarà Rocco Scolozzi (Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale, UniTrento) con l’attore Giulio Federico Janni che proporranno I futuri sono nostri e ce li coltiviamo noi!.

Si continua venerdì 21 febbraio alle 20.30 con La biosfera, la famiglia e l’economia circolare: storie del quotidiano, ma guardando più lontano di e con Luca Fiori (Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e meccanica, UniTrento) e con l’attore Giacomo Anderle. A seguire, la stessa sera, La bellezza computazionale della Natura, una lezione aumentata di Alberto Montresor (Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell'Informazione, UniTrento) e il musicista Carlo La Manna.

Le lecture continueranno anche giovedì 27 febbraio alle 20.30 con Contronatura. Dalla cenere al fuoco di e con Paolo Tosi (Dipartimento di Fisica, UniTrento) accompagnato dall’attore e comico Mario Cagol. La stessa sera, la lecture: Lucienne, Perreca e le onde gravitazionali con in scena il fisico Antonio Perreca insieme alla figlia, l’attrice Lucienne Perreca.

Non solo scienza, ma vita vissuta, sogni, motivazioni, fallimenti e successi. Per parlarne, il Festival si sposta, ma solo per una sera, al Teatro Portland di Trento venerdì 28 febbraio alle 20.30 per un evento dedicato ad altri ricercatori e ricercatrici dell’Ateneo trentino, raccontati da Progetto Apollo, un gruppo di universitari e universitarie che da alcuni anni si dedicano allo storytelling scientifico. Gli studenti e le studentesse racconteranno, in forma di narrazione, aneddoti personali e i dietro le quinte della ricerca in UniTrento.

In piena continuità con le edizioni passate, il Teatro della Meraviglia ospiterà anche quattro produzioni teatrali vere e proprie. Ogni spettacolo sarà preceduto da un “aprispettacolo” a cura di Progetto Apollo. Si comincia giovedì 20 febbraio alle 20.30 con IncoScienza. Riflessioni scientifiche sull'Universo con il duo comico I Papu che invitano il pubblico ad avvicinarsi alla scienza con fiducia e con il sorriso spiazzandolo mentre toccano temi come il ruolo della scienza, le leggi naturali, la relazione micro-macro e la meccanica quantistica.

Sabato 22 febbraio alle 20.30 l’attrice e autrice Giuliana Musso proporrà Qualcosa d’invisibile. Concerto per theremin, pianoforte e parole, in scena con Leo Virgili (theremin) e Giovanna Pezzetta (pianoforte). Il theremin è stato il primo strumento musicale elettronico e rimane ancora oggi qualcosa di veramente meraviglioso.

Nel Teatro della Meraviglia di questa edizione vi sarà spazio dedicato anche a Nikola Tesla, un personaggio assolutamente unico, un’icona della scienza moderna che quando era in vita veniva però considerato un pazzo da silenziare. Il Funambolo della luce di e con Ciro Masella andrà in scena mercoledì 26 febbraio alle 20.30 per raccontare che uscire dagli schemi possa essere molto pericoloso.

Il quarto appuntamento spettacolare sarà con la compagnia trentina Arditodesìo che chiuderà il Festival sabato 29 febbraio alle 20.30 con la sua ultima produzione, Fly Me to the Moon. Lo spettacolo di Andrea Brunello porta il pubblico nel fantastico mondo delle missioni Apollo e della corsa verso la Luna.

Il Teatro della Meraviglia è un progetto congiunto dell’Università di Trento, l’Opera Universitaria, la Compagnia Arditodesìo e il Teatro Portland. La direzione artistica e scientifica è di Andrea Brunello (direttore artistico Compagnia Arditodesìo e Jet Propulsion Theatre) e Stefano Oss (responsabile del Laboratorio di Comunicazione delle Scienze Fisiche, Università di Trento), quella organizzativa è del Teatro Portland. Il progetto si inserisce all’interno del Jet Propulsion Theatre, un laboratorio permanente di creazione teatrale ispirata alla scienza a cui partecipano Università di Trento e Compagnia Arditodesìo/Teatro Portland.
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