Intervista a Martina Dei Cas - alumna e autrice del libro "Angelitos"

evento online
2 marzo 2021
2 marzo 2021

Orario: 21:00 - 22:00.

L’evento è rivolto a tutti gli Alumni e Alumnae e studenti e studentesse dell’Università di Trento e si svolge in modalità online su piattaforma Zoom. Il link verrà inviato solo a chi effettua l'iscrizione online

L'autrice

Martina Dei Cas (1991), laureata in Giurisprudenza ad indirizzo transnazionale all’Università di Trento con una tesi in diritto penale comparato dal titolo “Le fattispecie penali in tema di femminicidio nei Paesi dell’America Latina”, lavora come addetta stampa per Trentino Sviluppo, l’agenzia per lo sviluppo del territorio della Provincia autonoma di Trento. Giornalista pubblicista, collabora con il Corriere del Trentino e il bimestrale pro.di.gio. Insignita dal Presidente della Repubblica del titolo di Alfiere del Lavoro nel 2010 e nominata dal Centro Internazionale per le Ricerche e gli Studi Interculturali di Trieste Giovane ambasciatrice dell’interculturalità 2011, ama viaggiare, scrivere e raccontare le storie di popoli apparentemente lontani, ma vicini a noi nel cuore, nei valori e nella voglia di dignità e riscatto. Due esperienze di volontariato internazionale in America Centrale sono state fonte d’ispirazione per i suoi romanzi “Cacao amaro” (2011) e “Il quaderno del destino” (2015), grazie ai cui diritti d’autore è nato il progetto “Un libro per una biblioteca”, volto a fornire materiali didattici ai bambini e ai ragazzi del Nicaragua rurale, affinché possano continuare a studiare e a lottare per realizzare i loro sogni. 
Dal 2016, è ideatrice e curatrice del Premio Giuseppe Melchionna, un concorso artistico-letterario che ogni anno raduna a Trento un centinaio tra poeti, scrittori e fotografi provenienti da tutta Italia con l’obiettivo di superare le barriere architettoniche e culturali che ancora circondano le persone disabili e le loro famiglie. Dal 2018 è direttrice della rivista storico-culturale “I Quattro Vicariati e le zone limitrofe” del Comune di Ala. Da un reportage in Guatemala è nato, nel 2019, il libro “Angelitos”, la storia vera – patrocinata dal Centro per la Cooperazione Internazionale di Trento e da Amnesty International Italia – di Angelito Escalante, rapito da scuola e ucciso nel 2015 a undici anni da una banda di strada composta da ragazzini poco più grandi di lui, per essersi rifiutato di entrare nella gang e sparare a un autista come rituale di iniziazione. 

Intervista a cura di

Astrid Panizza, classe 1992. E’ giornalista pubblicista e Sommelier AIS, laureata in Mediazione Linguistica alla triennale presso l'Università degli Studi di Trento e in Local Development alla magistrale presso l'Università degli Studi di Padova. 
Al momento, sta finendo il Master "Vini italiani e mercati mondiali" alla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa. 
Scrive per la testata giornalistica online L'Adigetto e per Wine Meridian e gestisce i canali social di una cantina locale. 
Ha collaborato con il quotidiano Trentino e con il Corriere del Trentino. Appassionata di viaggi, ho visitato per scopi accademici e di piacere vari posti nel mondo, dall'Australia all'America Latina, passando per gli Stati Uniti e l'Europa intera.

Il libro

"Angelitos" è la storia vera di un bambino coraggioso che non diventerà mai architetto. Di un papà in cerca di giustizia e di una banda di strada pronta ad ogni eventualità tranne il rifiuto. Di un viadotto alto come il cielo e di un pagliaccio triste. Di una Città del Guatemala dove tra cani randagi, cassonetti e colla da sniffare sbocciano i sogni dei giovani che ogni giorno dicono basta alla violenza. La biografia fatta di tatuaggi e cicatrici, soprusi e amicizie liberatrici di Angelito Escalante Pérez che, a dodici anni, ha scelto di non uccidere. Il libro ha ottenuto il patrocinio di Amnesty International Italia e del Centro per la Cooperazione Internazionale di Trento. (Prospettiva editrice, 2019)

Copertina Libro Angelitos  Martina Dei Cas  Astrid Panizza