Problematiche relative alla sicurezza e alla qualità dei molluschi bivalvi

Abstract
La molluschicoltura ha una grande tradizione in Italia, paese che si colloca ai vertici della produzione europea, insieme a Spagna e Francia. I mitili (della specie Mytilus galloprovincialis) rappresentano il principale prodotto dell’acquacoltura italiana (52.546.8 t prodotte nel 2019), coprendo i due terzi della produzione della UE. L’Italia è inoltre il principale paese produttore di vongola verace (Ruditapes
philippinarum) della UE, con il 94,2% in volume (25.906,7 t) e il 90,9% in valore, e l’unico produttore di Ruditapes decussatus (vongola verace autoctona, con 48,5 t). Mentre le Nuove Linee Guida Strategiche adottate nel 2021 dalla Commissione Europea promuovono il settore della molluschicoltura quale forma di acquacoltura a basso impatto, con effetti benefici sia sull’ambiente che sul clima, questo importante comparto dell’acquacoltura nazionale è altamente esposto agli effetti dell’inquinamento e ai rischi che ne possono derivare anche per gli aspetti di sicurezza del prodotto finale.

Bio
Giuliana Parisi è professore ordinario presso l’Università di Firenze, Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie Alimentari Ambientali e Forestali. Docente di Acquacoltura e di Qualità dei prodotti di origine animale, è stata relatore di oltre 70 studenti di laurea magistrale e di 15 studenti di dottorato. Da oltre trent’anni la sua attività di ricerca è focalizzata su vari aspetti riguardanti le produzioni ittiche, dalla
problematica relativa all’utilizzo di fonti proteiche alternative per la formulazione dei mangimi, agli aspetti del benessere dei pesci in allevamento, alle tecniche di allevamento in grado di incrementare la sostenibilità della filiera fino agli aspetti legati alla qualità del prodotto. Vanta numerose collaborazioni di ricerca a livello internazionale. È rappresentante italiano nel WEFTA (West European Fish Technologists’ Association).