Incontri con gli esperti: Nicola Biasi. Uno sguardo al futuro con i vitigni resistenti.
Viviamo in un mondo, messo sempre in maggior difficoltà dal cambiamento climatico. Questo cambiamento è causato principalmente dall’inquinamento prodotto dall’uomo. È innegabile che l’agricoltura e la viticoltura facciano parte di questo sistema pericoloso e ormai quasi incontrollabile. Per produrre una bottiglia di vino l’impatto a livello di impronta del carbonio è spesso superiore a 1 grammo di CO2. La viticoltura in determinate condizioni e territori incide per più del 50 % in quel grammo di anidride carbonica. Diventa un obbligo professionale e morale per tutti gli enologi cambiare approccio per cercare di migliorare l’impatto in termini di inquinamento che il mondo del vino ha. L’utilizzo degli ibridi resistenti è ad oggi indubbiamente l’unica soluzione a questo problema mantenendo sempre un alto livello qualitativo.
Nicola Blasi è enologo consulente con esperienze in differenti regioni italiane. Collabora attivamente con il Wine Research Team di Riccardo Cotarella, ha ricevuto il riconoscimento come “Miglior Giovane Enologo d’Italia nel 2020”.