Controllo della cocciniglia cotonosa Planococcus ficus mediante lanci di insetti utili

Seminario con Stefano Foschi - BIOPLANET Insetti utili
10 aprile 2019
10 aprile 2019

Ore 15.00 - 18.00
Luogo: Palazzo della Ricerca e della Conoscenza, via E.Mach 1, San Michele all'Adige - Sala conferenze, 3° piano.

Seminario rivolto agli studenti dei corsi:

  • "Viticoltura biologica"
  • "Bioagrofarmaci e tecniche innovative di difesa"

III anno del corso di laurea in Viticoltura ed Enologia. 

Interverrà il dott. Stefano Foschi di BIOPLANET srl - Insetti Utili

Abstract

La lotta biologica con insetti ed acari utili nei vigneti, sia per le uva da tavola, sia per le uve destinate alla vinificazione, diviene un elemento fondamentale per il controllo di alcuni fitofagi chiave, fra i quali negli ultimi anni spicca la cocciniglia cotonosa.
La motivazione dello sviluppo crescente della lotta biologica in questi contesti produttivi, è legata alle sempre più evidenti difficoltà nel contenimento dei fitofagi con l'uso della sola chimica, a causa di riconosciuti fenomeni di resistenza insorta verso l'uso ripetuto dei principi attivi.
A questo ovviamente aggiungiamo la necessità di ottenere una produzione con elevati standard di sanità fitosanitaria senza la presenza di residui indesiderati alla raccolta,  che potrebbero limitare in maniera considerevole le possibilità di commercializzazione in paesi che rappresentano mercati importanti per il prodotto italiano.
Le osservazioni sperimentali e le esperienze applicative dell'ultimo quinquennio ci hanno permesso di definire una tecnica di controllo della cocciniglia con l'uso di parassitoidi e predatori specifici. La base del controllo è costituita dall'introduzione precoce del parassitoide Anagyrus pseudococci. Questo imenottero, indigeno nel bacino mediterraneo e quindi ben adattato alle nostre condizioni ambientali, depone le uova su neanidi di seconda e terza età di Planococcus vitis, nonché su femmine immature e talora anche già gravide. La chiave del successo è legata alla possibilità di inserire il parassitoide nell'ambiente in tarda primavera, prima che la cocciniglia riveli la sua virulenza in maniera evidente.
Questo ci consente un insediamento dell'insetto utile ed una sua riproduzione/propagazione in contemporanea allo sviluppo della popolazione di cocciniglia, impedendo però alla stessa di raggiungere dei livelli di inaccettabile dannosità. In fase di stagione più avanzata, su eventuali focolai comunque giudicati pericolosi, si effettuano delle introduzioni mirate dei coccinellidi predatori Cryptolaemus montrouzieri, in grado di predare attivamente tutti gli stadi della cocciniglia e di riprodursi sulla stessa deponendo le proprie uova in vicinanza delle prede.