Il viaggio di una vita
Non esistono punti di arrivo, ma eterne ripartenze in cui l’unico scopo della vita è il percorso. In questi anni mi sono sempre rivisto nella poesia Itaca di Costantino Kavafis:
“Itaca t’ha donato il bel viaggio.
Senza di lei non ti mettevi in via.
Nulla ha da darti più.
E se la trovi povera, Itaca non t’ha illuso.
Reduce così saggio, così esperto,
avrai capito cosa vuol dire un’Itaca.”
Così ho viaggiato in tutto il Mediterraneo toccando con mano guerre e splendori dei Paesi che vi si affacciano.
Ho viaggiato attraverso la cultura del popolo Rom: un mondo di cui tutti parlano ma che nessuno conosce.
Ho viaggiato nell’entroterra italiano andando a conoscere il lavoro, la fatica, il sudore di chi da un terreno avaro strappa sopravvivenza ed eccellenze.
Ho viaggiato nelle nostre radici attraverso i Campi di Concentramento della II Guerra Mondiale.
Ho viaggiato nella Biologia Vegetale per ascoltare la voce degli alberi e sentire il loro punto di vista sul nostro agire nei confronti dell’Ambiente.
Tutti questi viaggi hanno tracciato il percorso del mio teatro. Un teatro fatto di parole che cercano di creare immagini di pensiero capaci di trasportare ogni spettatore nei mondi che ho vissuto e di cui parlo.
Host: prof. Giorgio Vallortigara, CIMeC
è possibile connettersi da remoto su ZOOM, per avere link e passcode contattare grazia.gambardella [at] unitn.it
Si ricorda di rispettare il metro di distanza di sicurezza o in alternativa di indossare la mascherina.