Il linguaggio specialistico in letteratura, o del come suona la parola tecnica
Abstract
Il seminario racconta, attraverso l’esperienza in prima persona di Galletta, ingegnera e scrittrice, come e dove il mondo della letteratura e quello della tecnica si toccano, scambiandosi in maniera fertile. Attraverso l’esempio di autori italiani del Novecento verrà analizzata la possibilità espressiva del linguaggio specialistico in letteratura, a cui verrà affiancato qualche straniero che ha raccontato in maniera peculiare il lavoro tecnico. Una seconda parte verrà dedicata al paesaggio, alla capacità di raccontarlo e descriverlo, con particolare riferimento alle opere fluviali e a cosa significa progettare un'opera idraulica nel suo contesto, con esempi relativi all’esperienza lavorativa di Galletta. L’idea di fondo, in questa seconda parte, è che alla base della scrittura e della buona progettazione è il medesimo: la capacità di “guardare” il circostante per coglierne la complessità da una parte, e i dettagli dall’altra.
L'autrice
Veronica Galletta, nata e cresciuta a Siracusa, è laureata in ingegneria civile idraulica a Catania, materia in cui ha conseguito il dottorato di ricerca, e ha lavorato come ingegnere nella gestione di fiumi, mari e coste prima di intraprendere la carriera di scrittrice. Oltre a numerosi racconti pubblicati su riviste e quotidiani, con Le isole di Norman ha vinto nel 2020 il Premio Campiello Opera Prima. Alla propria passione per l’idraulica fluviale ha dedicato il secondo romanzo, Nina sull’argine, uscito nell’ottobre del 2021, che ha vinto il Premio Letteratura d’Impresa 2022 ed è stato finalista alla LXXVI edizione del Premio Strega. Nella sua attività di scrittrice, pensatrice e osservatrice, la formazione dell'ingegnere costituisce un cardine fondamentale legato al parallelo fra lo scrivere e l'agire.