Ri-sorgenze: micro festival delle nuove ecologie
"Ri-sorgenze" è un micro festival diffuso pensato come occasione per riflettere insieme sull’eredità di rovine contemporanee e paesaggi dell’abbandono, i nuovi fossili del terzo millennio. Elementi scartati dall’uomo che sono diventati contesti fertili da un punto di vista ecologico-paesaggistico, questi luoghi si fanno portatori di presenze multispecie e di una vita che prospera tra le rovine.
Declinato attraverso una serie di chiavi di lettura tematiche, che coincidono con le 5 azioni che caratterizzano le sezioni del microfestival (risignificare, rivelare, ridefinire, ricomporre e rigenerare), questo ciclo di incontri prova ad approcciare il tema dei luoghi delle archeologie del contemporaneo offrendo strumenti per decodificarli e interpretarli, per essere capaci di ri-progettarli e inaugurare narrazioni alternative, incorporandone perfino i temi più sperimentali. Di fianco a degrado, oblio e dimenticanza, i paesaggi dell’abbandono ci offrono momenti di splendore e simbiosi, ci parlano di coabitazioni inaspettate e possibilità di convivenza all’interno di territori ibridi, marginali e complessi, sul bordo sempre instabile che separa conflitto e mescolanza.
Il percorso sarà articolato nelle seguenti tappe:
- Ri-significare: agire sulle narrazioni e sull'immateriale è operazione preliminare a qualsiasi rigenerazione
- Ri-velare: le tracce materiali dei paesaggi dell’abbandono sono spesso confuse, indecifrabili e da riscoprire
- Ri-comporre: i percorsi progettuali possono essere capaci di accompagnare dinamiche e processi spontanei
- Ri-definire: nei luoghi dell’ibridazione, termini e concetti consolidati si mescolano e cambiano validità
- Ri-generare: paesaggi inesplorati e concetti alternativi offrono una nuova sintesi nei territori dell’abbandono
Il microfestival fa parte di un ciclo di attività di divulgazione dal titolo Paesaggi Forti: dialoghi su nuove ecologie in divenire, curate all’interno di ELaDe Lab da Sara Favargiotti e Marco Ferrari, Dipartimento di Ingegneria Civile Ambientale e Meccanica dell'Università di Trento, e sviluppate grazie al bando "TrasmettiAMO la ricerca 2024" di Fondazione Caritro.
Di queste attività hanno fatto parte anche la tavola rotonda Memorie future ospitata presso lo Spazio Alpino SAT in occasione del Trento Film Festival, il convegno Paesaggi Fortificati realizzato a Lavarone in collaborazione con Istituto Italiano dei Castelli, e la mostra Paesaggi Forti al forte Colle delle Benne di Levico Terme.
Il festival è promosso dal Dipartimento di Ingegneria Civile Ambientale e Meccanica (DICAM) dell'Università di Trento, ELaDe Lab e TSM | Step e si inserisce all’interno di un progetto di ricerca del DICAM sviluppato grazie al Bando di ricerca su tematiche umanistiche e sociali 2022 di Fondazione Caritro dal titolo Il Sistema dei Forti Trentini come patrimonio UNESCO: una piattaforma per la risignificazione e promozione del paesaggio fortificato trentino.
Questa iniziativa è inoltre il frutto della collaborazione tra una serie di altre realtà partner: il Museo Storico Italiano della Guerra, la SAT - Società degli Alpinisti Tridentini, l’Istituto Italiano dei Castelli sezione Trentino-Alto Adige, la Fondazione Belvedere, l'Associazione culturale Ricerche Fortificazioni Altomedievali, l'Associazione Acropoli e con il supporto del MUSE - Museo delle Scienze, dell’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Trento, dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Trento, del DICAM UNESCO Chair in Engineering for Human and Sustainable Development e con il patrocinio di IASLA - Società scientifica italiana di architettura del paesaggio.
Il formato del festival è stato pensato per offrire l’opportunità di alternare momenti di discussione a presentazioni, allestimenti e interventi artistici, coinvolgendo diverse esperienze e prospettive (paesaggio, architettura, geografia, antropologia, design, teatro, scienze naturali) in maniera fortemente transdisciplinare a partire dal tema della risignificazione dei luoghi o paesaggi abbandonati e delle loro ecologie emergenti e ibride.
Queste iniziative si collocano all'interno di un progetto di ricerca e culturale più ampio dal titolo Paesaggi Forti, curato a partire dal 2019 dall’architetto e ricercatore Marco Ferrari con la supervisione scientifica della professoressa Sara Favargiotti, incentrato sulla proposta di un'interpretazione alternativa e multispecifica dei paesaggi abbandonati e delle rovine dei forti di montagna della prima Guerra Mondiale in Trentino. La fase attuale di sviluppo è quindi il frutto di due diversi progetti di ricerca e di una fase espositiva, in cui si inserisce l’attuale programma pubblico di attività culturali e divulgative centrate in modo più ampio sul tema dell'abbandono e delle ecologie della rovina.
A partire dallo spunto offerto dai paesaggi di archeologia militare trentina infatti, il progetto divulgativo e di ricerca in corso presso il DICAM si propone di offrire nuovi modi e forme di lettura per rovine contemporanee e paesaggi dell’abbandono, presentandole da un punto di vista ecologico e paesaggistico e interpretandole come dei cantieri in cui si stanno costituendo dei processi spontanei di evoluzione. L’obiettivo finale del progetto è quello di promuovere una valorizzazione in chiave contemporanea di questi contesti, che possa portare alla redazione di un documento impostato sulle direttive UNESCO per il sistema fortificato trentino e i suoi paesaggi.
PROGRAMMA
19 novembre, 17.00-19.00 BUM - Biblioteca Universitaria Mesiano
Ri-significare: biografie emergenti e storie di luoghi
Come possono i luoghi fortemente caratterizzati da episodi storici trovare nel loro stato attuale possibilità di risemantizzazione? Attraverso racconti e osservazioni da vari contesti affronteremo paesaggi risignificati, abbandoni, memorie e nuovi immaginari.
17.00-17.10
Saluti a cura di Monica Paoli, BUM
17.10-17.15
Introduzione a cura di Marco Ferrari e Sara Favargiotti, UniTrento
17.15-18.45
Tavola rotonda con:
- Giovanna A. Massari, UniTrento
- Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni, archivio zeta
- Antonella Valentini, Università di Firenze
Modera: Roberta Cuel, UniTrento
18.45-19.00: discussione finale
Ordine degli Ingegneri: saranno rilasciati 2 CFP come “convegno”.
Ordine Architetti P.P.C: saranno rilasciati 2 CFP per la partecipazione.
20 novembre, 15.00-19.00 SASS - Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas (Trento)
Ri-velare: archeologie dei paesaggi contemporanei
Le impronte di paesaggi contemporanei e dell’abbandono costituiscono ormai nuovi fossili, geografie emergenti che caratterizzano interi contesti: esempi di eredità materiali che necessitano di strumenti di decodifica e rilevazione, di strategie e modalità di lettura.
15.00-15.10
Saluti a cura di responsabile Soprintendenza per i beni e le attivita' culturali, Provincia autonoma di Trento
15.10-15.15
Introduzione a cura di Marco Ferrari e Sara Favargiotti
15.15-16.45
Tavola rotonda con:
- Alberto Ferlenga, Università Iuav di Venezia
- Alessandra Quendolo, UniTrento
- Anna Maria Stagno, Università di Genova
Modera: Cristiana Volpi, UniTrento
16.45-17.00
Discussione finale
Ri-comporre: il progetto dell’abbandono
Possiamo imparare dall’abbandono, esiste un design dell’abbandono? Il progetto contemporaneo può mutuare dalle rovine tattiche e strategie di convivenza, iniziando a scardinare momenti costruttivi e progettuali, a mescolare cantiere e spontaneità.
17.00-17.15
Introduzione a cura di Umberto Anesi, Trentino School of Management TSM | Step
17.15-18.45
Tavola rotonda con:
- Fabio Di Carlo, Università degli Studi di Roma "La Sapienza"
- Martino Pedrozzi, Università della Svizzera italiana
- Sergio Sanna, Ground Action
Modera: Marco Ferrari
18.45-19.00
Discussione finale
Ordine degli Ingegneri: saranno rilasciati 2+2 CFP come “convegno”.
Ordine Architetti P.P.C: saranno rilasciati 2+2 CFP per la partecipazione.
21 novembre, 17.00-19.00 Sala Conferenze di Trento della Fondazione Caritro
Ri-definire: orientarsi verso nuovi orizzonti
Le rovine contemporanee sono luoghi dell’ibridazione dove nascono processi e nuove ecologie capaci di ribaltare categorie, definizioni e caratteri consolidati. Cosa resta di selvatico e domestico, tecnologico ed ecologico, artificiale e naturale quando tutto sfuma?
17.00-17.10
Saluti a cura di responsabile Fondazione Caritro
17.10-17.15
Introduzione a cura di Marco Ferrari e Sara Favargiotti
17.15-18.45
Tavola rotonda con:
- Maria Livia Olivetti, Università degli Studi di Palermo
- Mauro Varotto, Università degli Studi di Padova
- Francesca Coppolino, Università degli Studi di Napoli Federico II
Modera: Sara Favargiotti
18.45-19.00
Discussione finale
Ordine degli Ingegneri: saranno rilasciati 2 CFP come “convegno”.
Ordine Architetti P.P.C: saranno rilasciati 2 CFP per la partecipazione.
22 novembre, 17.00-19.00 Spazio Alpino SAT (Trento)
Ri-generare: transizioni, paesaggi e nature ibride
I luoghi dell’abbandono si offrono come laboratori di trasformazione, materiale quanto immateriale, dalle potenzialità e immaginari in parte inesplorate: le categorie si decompongono, le narrazioni si stratificano aprendosi a nuove sintesi e significati possibili.
17.00-17.15
Saluti a cura di Cristian Ferrari, Società degli Alpinisti Tridentini (SAT)
17.10-17.15
Introduzione a cura di Marco Ferrari e Sara Favargiotti
17.15-18.45
Tavola rotonda con:
- Massimo Bernardi, MUSE
- Elena Pirazzoli, Ricercatrice indipendente
- Francesca Zanotto, Politecnico di Milano
Modera: Francesco Frizzera, Museo Storico Italiano della Guerra
18.45-19.00
Discussione finale
Ordine degli Ingegneri: saranno rilasciati 2 CFP come “convegno”.
Ordine Architetti P.P.C: saranno rilasciati 2 CFP per la partecipazione.