Autostrada e paesaggio

Nuove ecologie per le autostrade nell'esperienza di Autobrennero A22
16 gennaio 2015
16 Gennaio - 8 Febbraio

Mart Rovereto
Foyer dell’Archivio del ‘900
corso Bettini 43, Rovereto (TN)

A cura di Pino Scaglione
con Mosè Ricci e la collaborazione di AnnaGiulia Metrini e Gaia Sgaramella

Venerdì 16 Gennaio, ore 12.00:  Inaugurazione Mostra

La mostra nasce dall’indagine commissionata all’Università di Trento da Autobrennero circa quattro anni fa e si inserisce nell’esplorazione che il Mart ha avviato nell’ultimo biennio sul tema del paesaggio e delle trasformazioni sui territori

La mostra è l’esito della prima parte di ricerche e progetti realizzati dal Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica (DICAM) dell'Università degli Studi di Trento e dai suoi partner per delineare un futuro in cui l’autostrada rappresenti un modello di qualità dell’attraversamento e del viaggio, con un approccio ecologico che favorisca l’esperienza e la conoscenza del paesaggio. Attraverso la presentazione di progetti locali e internazionali, l'esposizione offre un ampio panorama delle prospettive di sostenibilità che la mobilità avrà nei prossimi anni.

Kengo Kuma, Jurgen Mayer H., Aranda/Lash, Weiss-Manfredi, le università di Trento, Innsbruck, Monaco, Michigan e Harvard GSD sono solo alcuni dei nomi dei progettisti e dei centri di ricerca coinvolti nella sperimentazione coordinata per oltre tre anni dal DICAM.

Video, fotografie, plastici e progetti ideati per l’autostrada A22 e per altre autostrade internazionali consentono di conoscere gli aspetti meno usuali e più avveniristici legati al tema della mobilità e dell’automobile. Nel futuro lo spostamento sarà meno focalizzato sulla velocità e più orientato alla qualità e alla sostenibilità.

Intrattenimento, sosta, esperienze artistiche, culturali, enograstronomiche faranno parte di un modo diverso di fruire delle autostrade di domani, strettamente connesse con i luoghi che attraverseranno, da valorizzare nella loro straordinarietà e unicità. Di notevole qualità architettonica e minor impatto dovranno essere le aree di servizio, le barriere antirumore, i sovrappassi, i dispositivi per le energie alternative, i cosiddetti boschi fotovoltaici.