Progetto LIA (Laboratorio di Innovazione istituzionale per l'Autonomia integrale) - Gruppo di ricerca ASA (Autonomie Speciali Alpine)
Presentazione
Il modello di autonomia speciale previsto dal testo della Costituzione (art. 116, 1° comma) non ha subito mutamenti formali di grande rilevanza nel corso di questi decenni.
Riforme incisive sono state invece adottate solo per la Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol in virtù delle rivendicazioni del gruppo di lingua tedesca e della pressione internazionale promossa dalla Repubblica federale d’Austria.
Soprattutto quest’ultima autonomia regionale, articolata nelle due Province autonome di Bolzano/Südtirol e di Trento che ne sono state gli autentici motori di sviluppo, ha dimostrato di saper imprimere, all’interno del medesimo modello formale, impulsi significativi verso l’acquisizione di un alto livello quantitativo (ad esempio, attraverso le norme di attuazione) e qualitativo (ad esempio, elaborando una visione strategica espressa attraverso le politiche pubbliche). La dissociazione fra la forma dell’autonomia speciale – prevalentemente immutata dal 1972 – e la sostanza dell’esercizio dell’autonomia è stata definita come “autonomia dinamica”.
Nell’ultimo periodo – a partire soprattutto dal 2008 che ha fatto partire una fase caratterizzata da crisi successive – l’autonomia dinamica ha cominciato ad essere contrastata, sempre all’interno del medesimo modello formale di autonomia speciale. Si conferma che la forma è importante ma la sostanza (cultura dell’autonomia e visione programmatica strategica condivisa) è essenziale. Da ciò il pensiero di iniziare ad elaborare una nuova “forma” corrispondente alla sostanza dell’autonomia dinamica.
In questa fase, occorre pertanto riflettere sull’indirizzo politico statutario da promuovere in tempi brevi in vista di un’acquisizione di risultati favorevoli all’autonomia nel medio termine: l’obiettivo prioritario deve essere scelto fra (i) una razionalizzazione dell’attuale modello di autonomia speciale finalizzata al recupero di competenze, ovvero (ii) una ri-configurazione del modello formale, che tenda non solo a formalizzare la nozione di autonomia dinamica ma ad acquisire un distinto modello formale che potrebbe provvisoriamente denominarsi “autonomia integrale”.
Il seminario – pur riconoscendo che in tempi brevi l’indirizzo politico statutario debba ragionevolmente porsi l’obiettivo di interventi chirurgici volti al ripristino di singole competenze erose - è dedicato ad elaborare idee in vista della seconda opzione, con riguardo al potenziale delle attuali autonomie speciali ma anche delle dinamiche dell’autonomia differenziata ex art. 116, 3° comma Cost. Si tratta di tentare di elaborare alcune premesse per una prospettiva de jure condendo ragionevole, realistica ed equilibrata ma, per quanto possibile, innovativa.
Si tratta, chiaramente, di una prospettiva volta ad analizzare i punti di fragilità e i punti di forza della vigente autonomia speciale e individuare i nodi organizzativi e funzionali. Nel contesto, giova valutare se il contesto dell’Unione Europea e l’esperienza della cooperazione transfrontaliera- attraverso il GECT ed oltre - possano contribuire ad acquisire un ruolo portante nella configurazione di un nuovo modello di autonomia integrale. I punti di fragilità e di forza verranno individuati per tutte le Regioni speciali rappresentate accademicamente al Seminario.
Programma
Venerdì 24 febbraio 2023
Ore 9:15-12:45 Prima sessione
Introduzione: Roberto Toniatti, Università di Trento
I punti di forza e le fragilità del vigente modello di autonomia speciale, Philipp Rossi (Università di Innsbruck))
Il concetto di “autonomia integrale” e unitarietà dell’ordinamento costituzionale nel contesto dell’Unione Europea, Esther Happacher (Università di Innsbruck)
Ore 14:30-18:30 Seconda sessione
Autonomia integrale e ripartizione delle competenze, Gianmario Demuro (Università di Cagliari)
Autonomia integrale, spesa pubblica e risorse, Gianfranco Postal (Università di Udine)
Autonomia integrale e metodo negoziale, Roberto Toniatti (Università di Trento)
Sabato 25 febbraio 2023
Ore 9:15-12:30 Terza sessione
Autonomia integrale, rappresentanza politica e partecipazione alle funzioni dello Stato, Matteo Cosulich (Università di Trento)
Autonomia integrale e sistema politico, Roberto Louvin (Università di Trieste)
Autonomia integrale e forma di Regione, Elena D’Orlando (Università di Udine)
Chiusura dei lavori
Responsabilità scientifica: Prof. Roberto Toniatti (Università di Trento)