La Legge Rognoni-La Torre tra storia e attualità
Il 13 settembre 1982 entrò in vigore la Legge n. 646, nota come “Legge Rognoni-La Torre”, che introdusse per la prima volta nel Codice penale italiano il reato di “associazione a delinquere di tipo mafioso” (art. 416 bis) e la conseguente previsione di misure patrimoniali applicabili all’accumulazione illecita di capitali.
Il libro (primo volume della collana AP-Profondimenti, promossa da AvvisoPubblico), curato da Enzo Ciconte, descrive storicamente il percorso della legge e contiene contributi di un magistrato, di un dirigente di Polizia e di un Sindaco che, da diversi punti di vista, si sono cimentati con l’applicazione delle misure di prevenzione e con l’utilizzo per finalità di carattere sociale delle ricchezze sottratte alle Mafie. Contiene inoltre un contributo di Giuliano Turone, un’intervista inedita a Virginio Rognoni e gli stralci di alcuni documenti recentemente desecretati, insieme a dati statistici su beni e aziende confiscate.
La tavola rotonda sarà l’occasione per far dialogare esperti da diverse discipline e prospettive sull’attualità dell’art. 416 bis (e delle misure collegate) a quarant’anni dalla sua promulgazione.
Programma
Introduce e modera
Gabriele Baratto, RTD, Docente di "Aspetti criminologici e giuridici del fenomeno mafioso", Facoltà di Giurisprudenza, Università di Trento
Presenta il libro
Enzo Ciconte, Docente di "Storia delle mafie italiane" presso l'Università di Pavia, Curatore del libro "La Legge Rognoni-La Torre tra storia e attualità", Collana AP-Profondimenti, Rubbettino Editore, 2022
Intervengono
Andrea Di Nicola, Professore associato di criminologia, Facoltà di Giurisprudenza, Università di Trento e Direttore del Centro di Scienze della Sicurezza e della Criminalità, Università di Trento e di Verona
Roberto Flor, Professore associato di diritto penale, Dipartimento di Scienze Giuridiche, Università di Verona e Coordinatore Scientifico della sede di Verona del Centro di Scienze della Sicurezza e della Criminalità, Università di Trento e di Verona
Sandro Raimondi, Procuratore della Repubblica, Procura Distrettuale della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Trento
Pierpaolo Romani, Coordinatore nazionale di AvvisoPubblico
Responsabile scientifico: Gabriele Baratto, Università di Trento
