Un’autonomia speciale dinamica, solidale, interattiva
Le due Province autonome di Bolzano/Südtirol e Trento hanno progressivamente e costantemente costruito, nel corso degli anni, un’esperienza di autonomia territoriale che viene diffusamente riconosciuta come un modello al quale guardare per una seria valorizzazione del potenziale del sistema regionale italiano.
L’autonomia speciale si è sviluppata seguendo una pluralità di percorsi istituzionali: la revisione dello Statuto speciale, la promozione di una notevole serie di norme di attuazione, l’intesa con lo Stato per l’adeguamento statutario del regime finanziario, l’elaborazione di propri indirizzi politici espressi nella legislazione autonoma e nell’azione amministrativa. In altre parole, la specialità è stata capace di manifestare una marcata dinamicità che si è tradotta, fra l’altro, in un corpo normativo articolato e complesso.
La Provincia autonoma di Bolzano/ Südtirol ha prodotto uno studio (“Sviluppi e mutamenti dell’autonomia dell’Alto Adige a partire dalla dichiarazione di chiusura della vertenza 1992”, aggiornato al 2016) che ne costituisce una eloquente testimonianza, oltre a rappresentare un indispensabile strumento di lavoro e di analisi.
La conclusione di accordi con il Governo per la ridefinizione del quadro delle relazioni finanziarie ha reso altresì evidente, contro una pluralità di pregiudizi, le scelte di solidarietà ai fini della perequazione
territoriale. Anche in tale prospettiva, la propensione delle due autonomie provinciali speciali a rapporti interattivi con lo Stato e le altre Regioni ha avuto modo di manifestarsi con particolare concretezza e di esprimere la rilevanza degli strumenti di raccordo sui quali la Commissione parlamentare per le questioni regionali ha condotto una preziosa indagine conoscitiva ed ha elaborato interessanti relazioni conclusive.
In questo contesto – anche nell’eventuale prospettiva di una prossima revisione statutaria – l’esperienza delle due autonomie speciali si presta ad essere meglio conosciuta, a valorizzare i propri modi di raccordo con l’ordinamento e a mantenere una qualificata interlocuzione con le istituzioni e le forze politiche. Peraltro, i segnali di una eventuale nuova stagione del regionalismo italiano, conseguenti anche all’applicazione dell’art. 116, 3° comma, inducono a farsi carico del necessario riflesso delle autonomie territoriali sull’architettura istituzionale dello Stato, riconoscendo che alla “questione regionale” corrisponde ineludibilmente anche una “questione statale”.
Per promuovere una riflessione sul complesso di tali prospettive, nell’ambito del Progetto LIA (Laboratorio di Innovazione istituzionale per l’Autonomia integrale) dell’Università di Trento sono organizzati e proposti gli incontri qui di seguito indicati:
Venerdì 24 novembre
Ore 10.00-12.30
Luogo: Facoltà di Giurisprudenza, via Rosmini, 27 - Trento - Aula 3
Tavola rotonda:
- Presentazione della ricerca “Sviluppi e mutamenti dell’autonomia dell’Alto Adige a partire dalla dichiarazione di chiusura della vertenza 1992”
studio elaborato da Esther Happacher, Istituto di diritto italiano e da Walter Obwexer, Istituto di diritto europeo e internazionale, Università di Innsbruck
Coordina:
- Massimo Carli, Università di Firenze
Partecipano:
- Renate von Guggenberg, Avvocata della Provincia Autonoma di Bolzano-Sϋdtirol
- Gianfranco Postal, già Dirigente generale, Provincia autonoma di Trento e già Consigliere, Corte dei conti
- Fabio Scalet, Dirigente generale, Dipart. Affari Istituzionali e Legislativi, Provincia autonoma di Trento
Conclusioni:
- Esther Happacher, Istituto di diritto italiano, Università di Innsbruck
Lo studio, nelle due lingue ufficiali, è consultabile a questo link
Ore 14.30-18.30
Luogo: Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale, via Verdi, 26 - Trento – Aula Kessler
Convegno:
- Il raccordo Stato-Regioni speciali: le nuove prospettive emergenti dalla Relazione finale dell’indagine conoscitiva parlamentare
Saluti istituzionali
Introduzione: Roberto Toniatti, Università di Trento
Presentazione della Relazione:
- On. Gianpiero D’Alia, Presidente Commissione parlamentare per le questioni regionali
Interventi:
- Massimo Carli, Università di Firenze;
- Robert Louvin, Università della Calabria, Presidente della Commissione paritetica Stato-Valle d’Aosta /Vallée d’Aoste;
- Elena D’Orlando, Università di Udine e componente la Commissione paritetica Stato-Regione Friuli Venezia Giulia;
- Roberto Toniatti, Università di Trento;
- Esther Happacher, Università di Innsbruck.
Conclusioni:
- On. Gianpiero D’Alia, Presidente Commissione parlamentare per le questioni regionali
Sabato 25 novembre
Ore 9.30-12.30
Luogo: Facoltà di Giurisprudenza, via Verdi, 53 Trento - Sala Conferenze
Dibattito:
- Quale architettura istituzionale per il regionalismo differenziato italiano?
Avvio dei lavori e sintesi dei lavori del giorno precedente, Esther Happacher e Roberto Toniatti
Introduzione:
- Ugo Rossi, Presidente della Provincia Autonoma di Trento
Partecipano:
- On. Gianpiero D’Alia, Presidente Commissione parlamentare per le questioni regionali
- On. Lorenzo Dellai, Deputato, Presidente della Commissione paritetica
- Sen. Giorgio Tonini, Presidente della Commissione Finanza del Senato della Repubblica
- Sen. Karl Zeller, Senatore, Presidente del Gruppo Per le Autonomie
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