Minoranze storiche e altre minoranze
Luogo: MUSEO LADIN DE FASCIA Strada de Sèn Jan, 5 - Pozza di Fassa (TN)
Orario: dalle 14.00 di venerdi 12/04, alle 12.30 di sabato 13/04
Presentazione
In epoca recente, soprattutto a partire dal periodo successivo alla seconda guerra mondiale, il paradigma costituzionale del pluralismo culturale in Europa e in Italia si è consolidato, con il superamento della presunta omogenea uniformità culturale dell’elemento sociale dello Stato nazionale (il popolo) e con il riconoscimento di una sfera articolata di diritti in capo alle «minoranze storiche», ossia di comunità identificate in ragione del fattore nazionale e/o linguistico e tradizionalmente insediate nel proprio territorio originario le quali, per le vicende tipiche della storia europea, si sono ritrovate all’interno di confini statuali mutevoli.
Accanto a tali minoranze storiche, tuttavia, si conferma in vaste aree d’ Europa e in Italia il fenomeno – altrettanto consolidato storicamente - delle comunità Rom e Sinti che non sono destinatarie della medesima disciplina formale ovvero non risultano affatto tutelate. Nel corso degli ultimi vent’anni, inoltre, l’esperienza del pluralismo culturale s’è andata modificando come conseguenza strutturale delle ben note dinamiche di immigrazione di provenienza soprattutto da contesti extraeuropei e con vocazione alla stabilità dell’insediamento. In altre parole, accanto alle «minoranze storiche», il fenomeno sociale connesso al paradigma costituzionale del pluralismo culturale non può oggi non essere associato anche ad «altre minoranze».
In proposito, occorre segnalare come sempre più spesso, anche nel linguaggio scientifico, si parli a questo proposito come di «nuove minoranze», nell’implicito presupposto che possano anch’esse essere qualificate quali «formazioni sociali» alla stregua dell’art. 2 Cost. e risultare destinatarie di norme quali l’art. 6 Cost., secondo il quale, come noto, “La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche”.
Sorge peraltro l’interrogativo circa la diversità dei presupposti storici e dei profili distintivi di quelle che potrebbero essere qualificate, piuttosto, come «altre minoranze» e per le quali, di conseguenza, non possa configurarsi la prospettiva di un’applicazione analogica della disciplina maturata progressivamente con riguardo alle minoranze storiche. Nondimeno, la disciplina di riconoscimento e tutela destinata alle altre minoranze attraverso «apposite norme» potrebbe ispirarsi selettivamente alla disciplina rivolta alle minoranze storiche.
L’incontro di studio di Pozza di Fassa, ospiti ed interlocutori della Comunità Ladina, è finalizzato all’esame sia di una eventuale condivisione della ratio di riconoscimento di gruppi minoritari distinti, sia di una selezione di “apposite norme” idonee a costituire una disciplina adeguata per destinatari meritevoli di tutela quali «altre minoranze».
Programma
Venerdì 12 aprile 2019
14.00 - Saluti istituzionali:
Elena Testor, Procuradora del Comun General de Fascia e Senatrice della Repubblica
Presidenza dell'Istituto Culturale Ladino di Fassa
Presentazione:
Roberto Toniatti, Università di Trento
14.30 - Prima sessione
Presidenza: Francesco Palermo, Eurac, Bolzano/Bozen Minoranze nazionali e 'altre' minoranze: un Giano bifronte?
Spunti di riflessione in ambito italiano ed europeo
Roberta Medda-Windischer, Eurac, Bolzano/Bozen
Costituzione e multiculturalismo. L'estensibilità delle norme costituzionali su minoranze e cultura agli immigrati
Ilenia Ruggiu, Università di Cagliari
Lingua, istruzione e integrazione degli immigrati.
Francesca Biondi Dal Monte, Scuola Superiore Sant'Anna, Pisa
Discussione e repliche
Sabato 13 aprile 2019
9.30 - Seconda sessione
Minoranze storiche e altre minoranze, tra diritti speciali e diritti nuovi
Cinzia Piciocchi, Università di Trento
La (mancata) tutela di Rom e Sinti in Italia
Valeria Piergigli, Università di Siena
La tutela delle comunità cinesi in Italia
Lino Panzeri, Università dell’Insubria
Discussione e repliche
12.30 - Conclusioni:
Emanuele Rossi, Scuola Superiore Sant’Anna, Pisa
Iscrizione
L'iscrizione all'evento è gratuita ma vi preghiamo di effettuarla tramite il Form di adesione on line (fare click qui) oppure seguendo il link che trovate in alto a destra nel box LINK UTILI, dove potete anche trovare una struttura alberghiera convenzionata (con prenotazione autonoma a carico dei singoli partecipanti).
Responsabile scientifico:
Roberto Toniatti, Università di Trento