Convegno di studi in memoria di Enzo Perlot. L’integrazione europea: passato, presente e futuro.

Introduzione

L’Università di Trento e la Facoltà di Giurisprudenza, su impulso dell’Istituto Diplomatico del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, organizzano un convegno di studi in memoria dell’Ambasciatore Enzo Perlot dal titolo “L’integrazione europea: passato, presente e futuro”.
Enzo Perlot, diplomatico italiano di origine trentina e Presidente dell’Università di Trento, ha avuto un ruolo chiave nel percorso di integrazione europea. La sua carriera è legata all’esperienza comunitaria, a partire dai primissimi incarichi alla fine degli anni ‘50 presso la neonata Comunità Economica Europea, fino al ruolo di Rappresentante permanente d'Italia presso la UE nel 1993. Egli ha quindi concluso il suo percorso diplomatico come Ambasciatore d’Italia in Germania. L’Istituto Diplomatico della Farnesina ha dedicato alla sua memoria il corso per giovani Segretari di Legazione entrati in servizio nel 2021 e promuove un ciclo di studi in suo onore a cui anche l’Università di Trento intende partecipare.
Nel solco dell’europeismo cattolico di confine con il mondo tedesco di De Gasperi, Adenauer e Schumann, il contributo dell’Ambasciatore Perlot alla costruzione della casa comune europea si concentra in due passaggi molto importanti. Il primo, all’inizio degli anni ’80, è il rilancio del percorso di integrazione europea per il completamento del Mercato Unico deciso con i trattati del 1958. Il cammino fu ripreso su iniziativa italo-tedesca con il Piano Colombo-Genscher del 1981 poi adottato nella dichiarazione del Consiglio europeo di Stoccarda del 1983 e confluito nell’Atto Unico approvato al Consiglio europeo di Milano del 1985. Il secondo è negli anni ’90 quando, da Ambasciatore a Bonn, diede il suo contributo nella grande campagna diplomatica del governo Prodi per far aderire l’Italia fin da subito all’Euro. Tra le sponde tedesche di quella campagna vi fu anche l’On. Armin Laschet da poco eletto alla guida della Unione Cristiano-Democratica di Germania.
Studiare questi due passaggi, ancora poco presenti nella letteratura scientifica, può contribuire a definire la posizione italiana verso l’Ue ed il mondo germanico anche in vista della prossima conferenza sul Futuro dell’Europa. E guardando al futuro, non può mancare una riflessione sui rapporti tra Europa e Cina, che Perlot visitò con l’allora Presidente Roy Jenkins.

Saluti Istituzionali

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