Interculturalità e istruzione: che cos’è l’educazione interculturale?
Ogni professione ha i propri strumenti di lavoro: per il giurista, i principali sono le definizioni, le classificazioni ed i principi la cui individuazione critica scelta, interpretazione ed applicazione in un contesto contenzioso hanno conseguenze importanti in termini di garanzia effettiva dei diritti. Le complessità della società contemporanea, però, hanno condotto chi si occupa di diritto ad avvicinarsi ai confini con altri saperi: la medicina, la scienza, la sociologia, l’antropologia. In queste intercapedini, ci si trova spesso a confronto con parole identiche, che possono assumere significato diverso quando rispondano alle regole della semantica condivise e note a chi si sia formato in un determinato ambito disciplinare, ma non immediatamente comprensibili a chi non ne abbia competenza.
Il termine interculturalismo, ad esempio, è penetrato nell’ambito giuridico, essendo menzionato talvolta in leggi, sentenze e più spesso in documenti internazionali e di dottrina. Ne è derivata un’ampia letteratura di approfondimento di questo concetto e della sua portata anche giuridica.
Il riconoscimento della natura interdisciplinare di questa definizione, tuttavia, porta ad interrogarsi sul suo significato negli ambiti di discipline contigue, ma diverse rispetto al diritto e sulla possibilità di individuare terreni lessicali comuni. Questa serie di incontri pone in dialogo giuristi/e con esperti/e di altre discipline, ponendo a tutti/e una stessa domanda iniziale: che cos’è interculturalismo? In che cosa esso differisce dal multiculturalismo? L’interculturalismo ammette o esclude rapporti di preminenza di una cultura su altre? In particolare, la cultura ospitante può esigere l’accettazione di una serie di valori/interessi/criteri di condotta da qualificare come comuni? L’interculturalismo esclude l’assimilazione culturale? L’interculturalismo favorisce l’integrazione? L’interculturalismo è un metodo di lavoro? In questo caso, di quali strumenti si avvale? Vi è il rischio di un uso “fai da te” che rischia di generare o rafforzare stereotipi culturali? Vi è il rischio di sovrapporre una dinamica di gruppo alla dimensione della tutela dell’individuo? Al fine di tentare di dare qualche risposta necessariamente interlocutoria a questi quesiti, il ciclo di incontri che qui si presenta è finalizzato ad esplorare la definizione di interculturalismo nell’ambito della medicina, del servizio sociale, della protezione internazionale, dell’istruzione, del diritto di famiglia. Il confronto tra competenze diverse sarà volto all’individuazione degli elementi che accomunano e di quelli che divergono all’interno dei diversi settori e ambiti disciplinari, nella ricerca della possibilità di individuare percorsi di interculturalismo in cui modalità ed obiettivi possano convergere.
Quinto incontro
Proseguono i dialoghi sul concetto di interculturalità in prospettiva interdisciplinare. In questo incontro, ne analizziamo la rilevanza in un ambito di cruciale importanza: l’istruzione. La scuola rappresenta uno dei primi luoghi in cui la pluralità di culture emerge e pone problematiche concrete, sulle quali si devono confrontare attori diversi: studenti e studentesse, corpo docente e genitori. In una prospettiva più generale, il dialogo ed i conflitti che emergono nell’ambito dell’istruzione riflettono lo spazio del pluralismo nel contesto sociale esistente ed in quello che si vuole costruire. La scuola, infatti, rappresenta un’occasione per dimostrare coerenza tra i valori che si insegnano ed
i comportamenti che si tengono. Ne parliamo con tre esperte che, da prospettive differenti, si occupano di istruzione; a loro chiederemo di raccontare in che cosa consista e quali problematiche ponga l’educazione interculturale.
Programma
Introduce:
Cinzia Piciocchi, Università degli Studi di Trento
Giuditta Matucci, Università degli Studi di Pavia,
Davide Strazzari, Università degli studi di Trento
Carla Maria Reale, Università degli studi di Trento
Comitato scientifico: Cinzia Piciocchi, Davide Strazzari, Roberto Toniatti, Carla Maria Reale (Università di Trento)
Il Seminario si svolge nell’ambito del progetto PRIN (2017) - "Dal pluralismo giuridico allo Stato interculturale. Statuti personali, deroghe al diritto comune e limiti inderogabili nello spazio giuridico europeo".