Memory studies in Trento – Multidisciplinary perspectives (con Claudio Biagetti e Sandra Toffolo)
Claudio Biagetti (Unitn), Byzantine Hagiography between Memory and History: the case of Hermione of Ephesus / L'agiografia bizantina fra memoria e storia: il caso di Ermione di Efeso
Memory and martyr worship have been intertwined since the dawn of hagiography. Reenacting martyrdom means renewing the memory of an outstanding personality (or, sometimes, of a larger group of individuals), while at the same time reactivating the collective memory and the sense of common belonging to the Christian community. Thus, martyrs perform a social function and strengthen the unity of Christians. As literary reworking of local memories, hagiographic narratives may preserve historically reliable information, achieving their full significance in a comparison with literary tradition and archaeological evidence. An exemplary case is represented by the fragments of the lost Passio of Hermione of Ephesus. In the light of recent discoveries at Selçuk and a reinterpretation of previously neglected epigraphic and hagiographic evidence, the importance of her cult for the Christian community of Ephesus can now be reassessed.
Claudio Biagetti è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Lettere dell’Università di Trento nell’ambito del Progetto ERC FeBo (PI Elena Franchi). Ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia greca presso l’Università degli Studi Roma Tre e la Westfälische Wilhelms-Universität di Münster. Già Jacobi-Stipendiat presso la Kommission für Alte Geschichte di Monaco (2011), Humboldt-Stipendiat presso la WWU Münster (2013-2015) e collaboratore presso lo Arbeitsbereich Alte Geschichte dell’Università di Amburgo (2017), è stato wissenschaftlicher Mitarbeiter presso il Seminar für Alte Geschichte / Institut für Epigraphik della WWU Münster fra il 2019 e il 2022. Dal 2017 al 2022 è stato docente a contratto presso l’Institutum Patristicum Augustinianum, Pontificia Università Lateranense. A partire dal 2007 ha regolarmente preso parte a missioni archeologiche italiane ed estere in Asia Minore (Temnos, Cuma Eolica, Ege d’Eolide-Pergamo, Efeso). È autore di due monografie (Genos, Ethnos, Basileia. Intersezioni fra mito e identità nella letteratura storica sui Messeni, München 2018; Corpus dei Papiri Storici greci e latini. Parte A – Storici greci. Testi storici anepigrafi. Frammenti storici attribuiti a Teopompo di Chio, Pisa-Roma 2019). Insieme a Patrick Sänger (Univ. Münster) e nel quadro della Missione Archeologica Austriaca ad Efeso, sarà curatore dell'editio princeps di due gruppi di ostraka e frammenti ceramici tardo-antichi rinvenuti ad Efeso fra il 2011 e il 2016 per i tipi dei Tituli Asiae Minoris (dir. Th. Corsten).
Sandra Toffolo (ISIG), La memoria dei viaggi. La circolazione di informazioni sui pellegrinaggi in epoca moderna / The memory of travel: The circulation of information about pilgrimages in the early modern period
Tra la fine del ‘300 e la seconda metà del ‘500 Venezia era il porto principale per pellegrini in viaggio per Gerusalemme. Ogni anno decine o centinaia di pellegrini passavano settimane, o a volte persino mesi, a Venezia, aspettando la partenza della loro nave. Durante questo tempo a Venezia, i pellegrini, provenienti da tutta Europa, venivano in contatto con informazioni nuove e contribuivano alla loro circolazione internazionale quando essi, a loro volta, trasmettevano le informazioni ricevute. Tali scambi ebbero luogo attraverso una serie di media diversi, come rappresentazioni visuali con cui entravano in contatto negli spazi pubblici della città, storie trasmesse oralmente dagli abitanti o da altri stranieri, o – visto anche il ruolo importante di Venezia in questo periodo come centro mondiale della stampa – libri sia a stampa sia manoscritti. Tutta una serie di informazioni – riguardanti i viaggi stessi, ma anche pratiche religiose, storia locale, esigenze pratiche e tanti altri argomenti – poté in tal modo essere trasmessa da questo gruppo eterogeneo di viaggiatori. La memoria di pellegrinaggi singoli poté in questi modi essere trasmessa a pellegrini futuri, mentre allo stesso tempo ebbe un impatto anche su viaggi futuri.
Sandra Toffolo è ricercatrice all’Istituto Storico Italo-Germanico di Trento. Prima di arrivare a Trento è stata ricercatrice presso Villa I Tatti – The Harvard University Center for Italian Renaissance Studies, la University of St Andrews (Regno Unito), il Centre d’Études Supérieures de la Renaissance di Tours (Francia), e il Reale Istituto Neerlandese di Roma. Ha conseguito il dottorato di ricerca presso l’Istituto Universitario Europeo di Firenze, e ha studiato anche alle università di Nimega (Paesi Bassi), Firenze e Perugia. Si occupa di mobilità, spazio e della circolazione di persone, oggetti e idee nell’età moderna, in particolare nella Repubblica di Venezia. Nel 2020 è uscita la sua prima monografia: Describing the city, describing the state: Representations of Venice and the Venetian Terraferma in the Renaissance (Leiden/Boston: Brill). Nel 2023 ha curato, insieme a Marta Albalá Pelegrín, uno special issue sulle interazioni tra viaggiatori e residenti locali in Italia in epoca moderna, intitolato Crossroads in early modern Italy: Encounters between foreign travelers and local inhabitants. Attualmente sta lavorando sulla sua seconda monografia, sulla permanenza dei pellegrini stranieri a Venezia in età moderna.