Lingue naturali, lingue inventate
Luogo: Palazzo Paolo Prodi, via Tommaso Gar 14 (Trento) – Aula 005
Giornata di convegno dedicato al tema trattato in un libro, memorabile per molti linguisti non troppo di scuola, dell’orientalista Alessandro Bausani, intitolato appunto Le lingue inventate (Roma, Ubaldini, 1974). Occuparsi di interlinguistica e, più in generale, della distinzione tra naturale e inventato, tra comune e segreto, tra ricevuto e creativo, non è solo un piacevole gioco intellettuale, ma mette alla prova, sperimentalmente, la nostra conoscenza delle lingue e dei loro meccanismi di funzionamento. Il problema, affrontato già da Dante nel primo libro del De vulgari eloquentia, sarà trattato da valorosi linguisti da diversi punti di vista, ma sempre in relazione alle loro ricerche in corso. Verrà dato ampio spazio alla discussione, aperta anche al pubblico.
Programma
Ore 8.30 Saluti istituzionali
Maurizio Giangiulio, Coordinatore del Centro di Alti Studi Umanistici (CeASUm)
Emanuele Banfi (Milano) Forma e percezione di ‘parole’ in lingue storico-naturali tipologicamente diverse
Giorgio Graffi (Verona) I progetti di «lingue universali» del Seicento: soltanto utopie?
Davide Astori (Parma) Quanto è naturale una lingua pianificata?
Glauco Sanga (Venezia) In statu nascenti. L’infinito della lingua franca e il verbo nei pidgin
Andrea Scala (Milano) Manipolazione del segno e poiesi linguistica nel gergo: riflessioni a partire da materiali italo-romanzi ed etio-semitici
Franco Crevatin (Trieste) Lingue e saperi segreti
Massimiliano De Villa (Trento) Dalla lingua del nome alla lingua pura: La riflessione del primo Benjamin sul parlare umano e sulla traduzione