Buddhismo, Internet e Intelligenza Artificiale nella Cina Contemporanea
Luogo: Palazzo Prodi, Via Tomaso Gar, 14 - Dipartimento di Lettere e Filosofia, Aula 005
Ore: 16:00
L’interagire tra religione e media ha influenzato il modo in cui la società percepisce e vive la religione e il religioso, ha cambiato le strutture cardinali del rapporto tra praticanti e pratica, e tra praticanti e autorità religiose, e allo stesso tempo ha anche trasformato caratteristiche e funzioni dei media stessi. Nell’Asia estremo orientale, vari gruppi e personalità religiosi hanno i propri siti internet, e alcuni fedeli vivono la propria fede esclusivamente in uno spazio virtuale e compiono rituali online. Questo avviene anche in Cina, dove, per esempio, WeChat e Weibo sono diventati il canale di comunicazione principale anche per entità religiose. Da alcuni anni la robotica è anche entrata nel panorama religioso asiatico: in Cina, il monaco robot Xian’er (monastero buddhista Longquan, Pechino) e il robot del filosofo confuciano cinese Wang Yangming (a Guiyang) sono i casi più conosciuti. E al contempo varie campagne pubblicitarie cinesi hanno adottato simboli religiosi per promuovere prodotti e scopi non religiosi.
Questo mio intervento, basato su anni di interviste e ricerca sul campo in Cina, discuterà come e perché enti religiosi nella Cina continentale abbiano adottato il digitale e la robotica per predicare e praticare la dottrine, quanto lo Stato sia intervenuto e abbia incoraggiato questa realtà, e quanto questo fenomeno appartenga alla cultura cinese in senso lato. Esempi e tematiche verrranno analizzate anche da una prospettiva comparata, nel contesto globale dell’uso religioso dei media e della tecnologia.
Sarà possibile assistere al seminario in forma telematica via Zoom con preiscrizione obbligatoria da effettuarsi al seguente link .
Solo per studenti e studentesse e dottorandi e dottorande UniTrento
In presenza è richiesta la compilazione del form entro le ore 12:00 di venerdì 16 ottobre (fino al raggiungimento della capienza massima dell'aula).