Conferenza / Incontro

Gli Enigmi di Giuditta. Tavolo drammaturgico-musicale

15 novembre 2021
Orario di inizio 
17:00
Palazzo Paolo Prodi - Via Tommaso Gar 14, Trento
Aula 007
Destinatari: 
Tutti/e
Partecipazione: 
Ingresso libero con prenotazione
Contatti: 
Staff CeASUm
0461 281712

Descrizione

Conclude il ciclo Gli enigmi di Giuditta il tavolo drammaturgico-musicale; e non potrebbe essere altrimenti, visto lo scopo finale di questa rassegna di interpretazioni, riflessioni, rappresentazioni e riscritture del soggetto biblico trattato: la creazione di un nuovo testo drammaturgico-musicale su Giuditta e Oloferne, che verrà presentato al pubblico in maggio 2022.
L’incontro svilupperà un itinerario ragionato sull’impiego dinamico del tema nell’ambito della storia della musica.
Riferimenti alla figura di Giuditta sono presenti nella liturgia da tempi molto antichi. Passi tratti dal Liber Judith sono stati utilizzati come canti e letture per l’ufficio delle ore e la messa. Le principali interpretazioni del testo deuterocanonico dell'Antico Testamento in ambito liturgico includono anche il tema della vittoria militare sul nemico. La musica, e in particolare il canto, assumono il ruolo di amplificare, ornare, e trasmettere anche la voce stessa di Giuditta attraverso la citazione di passaggi in discorso diretto.
Un tornante fondamentale sarà dunque costituito dal periodo tra il secondo Seicento e il Settecento, quando il tema di Giuditta pervaderà largamente il repertorio dell'oratorio in musica. È in questo contesto culturale che il confronto fra le diverse soluzioni drammaturgiche e musicali rappresentate in alcune opere significative comincia a suggerire una natura duttile e sfaccettata del personaggio chiave.
Nell'ambito parallelo della cultura popolare e delle tradizioni orali è il canto narrativo, insieme alla fiaba, a conservare per secoli, elaborare nei canovacci, e diffondere in un vasto bacino territoriale lontani archetipi letterari. Una vicenda comune in molti tratti al racconto di Giuditta e Oloferne compare proprio nel modello di ballata più noto e documentato in Europa sino all'età contemporanea. Una discendenza dal testo biblico e dal suo fortunato reimpiego artistico-letterario è quantomeno incerta, ma ugualmente discussa. È invece indubbia la nucleare pregnanza tematica, capace di trascendere confini linguistici ed espressivi.
Lungo la via maestra dell’arte musicale, nel secondo Settecento e nell’Ottocento le realizzazioni in forma di oratorio (oppure operistiche) del ‘plot’ di Giuditta e Oloferne diventano assai meno frequenti e prestigiose rispetto alla grande stagione barocca. Infine, nel primo Novecento si assiste a una leggera ripresa di interesse per questo soggetto biblico, nuovamente trascurato nella seconda metà del secolo.
Perché allora comporre oggi un oratorio su Giuditta?

Intervengono

  • Guido Raschieri (Università di Trento)
  • Daniele Torelli (Civica Scuola di Musica "Claudio Abbado"di Milano)
  • Marco Uvietta (Università di Trento)
  • Giovanni Varelli (Università di Oxford)

Partecipazione

A causa delle restrizioni dovute all'emergenza sanitaria, per partecipare in presenza è obbligatorio registrarsi al seguente link

L'iscrizione chiuderà il giorno 15 novembre 2021 alle ore 10.00

E' inoltre possibile partecipare via zoom iscrivendosi al seguente link

L'iscrizione per partecipare via zoom chiuderà il giorno 15 novembre alle ore 12.00

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