Seminario

"Libertà di filosofare in naturalibus: Galileo, Campanella e la lotta per la nuova scienza alla corte di Urbano VIII"

26 ottobre 2022
Orario di inizio 
17:00
Palazzo di Sociologia - Via Verdi 26, Trento
Aula Kessler
Organizzato da: 
Jean Monnet European Centre of Excellence - Facoltà di Giurisprudenza
Destinatari: 
Tutti/e
Partecipazione: 
Ingresso libero con prenotazione
Scadenza prenotazioni: 
25 ottobre 2022, 23:59

Alla fine degli anni Venti del Seicento, Tommaso Campanella scrive un ponderoso commentario a una scelta di poesie latine di Papa Urbano VIII. Tra queste, grande rilievo è dato all'Adulatio perniciosa, la poesia che il futuro papa aveva dedicato a Galileo e alle sue scoperte telescopiche (in particolare le macchie solari), e nel suo commento Campanella presenta il pontefice come un difensore della nuova scienza contro il dogmatismo di matrice aristotelica ancora dominante nella Chiesa. I Commentaria di Campanella suscitano un'aspra reazione da parte della Curia e dello stesso Urbano VIII, che si sente tradito sul piano personale. Pochi mesi dopo, esce il Dialogo sopra i due massimi sistemi di Galileo (1632), che viene accolto da una reazione ancora più dura. L'incidente che coinvolge Campanella, poi costretto a fuggire da Roma e a rifugiarsi in Francia, potrebbe aver avuto un peso nella successiva vicenda galileiana, spingendo il pontefice a una condanna risoluta e mai modificata, nonostante l'abiura e l'età avanzata di Galileo.
 
In the late 1620s, Tommaso Campanella wrote a voluminous commentary on Urban VIII’s Latin poems, in which he gave pride of place to the Adulatio perniciosa (the poem in praise of Galileo and his discovery of sunspots) and presented the pope as an advocate of the new science against the dogmatic Aristotelians from within the Church. This caused a harsh reaction from the Curia and the pope felt betrayed by someone he considered close. Shortly thereafter, when Galileo’s Dialogue on the Two Chief World Systems (1632) was published, it met with an even harsher reaction. The Campanella incident might have contributed to the pope’s resolution to sentence Galileo in 1633, and in his determination never to revise his decision, Galileo's abjuration and old age notwithstanding.

Relatore

Stefano Gattei, Università di Trento

Coordina

Ester Gallo, Università di Trento

Interviene

Paolo Ponzio, Università di Bari