Una foto di gruppo dalla CyberChallenge.IT 2022 © DISI_UniTrento

Formazione

Challenge e hackathon: il DISI raccoglie la sfida del futuro

Il Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell'Informazione propone ogni anno tante occasioni di apprendimento innovativo

9 novembre 2022
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Alberto Montresor
Professore al Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell'Informazione

Al Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione le challenges sono una delle specialità della casa. Spesso, si presentano sotto forma di hackathon, eventi in cui vengono lanciate sfide di carattere tecnologico, aziendale o sociale, alle quali i partecipanti (per lo più sviluppatori software e designer) devono rispondere proponendo soluzioni in uno sprint di 24-48 ore.

Il termine hackathon unisce le parole "hacker" (qui inteso nel senso più nobile di chi usa creatività e immaginazione per risolvere un problema) e “marathon”. Data la lunga durata della sfida (una vera maratona), può capitare che i partecipanti lavorino senza interruzioni durante la notte, magari riposando brevemente nei sacchi a pelo.

Il primo hackathon del DISI si è svolto dieci anni fa. Era una gara locale nata all’interno dell’edizione 2012 degli ICT Days. Nati come raduni per pochi appassionati, questi eventi coinvolgono oggi decine di partecipanti. Questa proposta formativa rappresenta un’occasione importante di apprendimento extracurriculare, un completamento della lezione in aula che permette di assimilare al meglio i concetti passando dalla teoria alle sfide reali. Ma sono anche un modo per acquisire soft skill come la capacità di lavorare in gruppo, le tecniche per presentare il proprio lavoro o il rispetto delle consegne.

All’inizio, gli hackathon del DISI presentavano sfide basate sui bisogni di chi frequenta il Dipartimento, ad esempio lo sviluppo di app per tenere sotto controllo la coda alla mensa o scoprire le aule vuote dove studiare. A partire dal 2016, sono stati coinvolti enti e aziende, come FBK, Trentino Sviluppo, Almaviva e Vodafone. Nonostante il coinvolgimento di nomi importanti, gli eventi del DISI possono ancora essere definiti "your friendly hackathon", ovvero ambienti rilassati dove studenti e studentesse possono cimentarsi con la competizione per la prima volta. Molti e molte di loro scelgono poi di proseguire questa strada partecipando a gare regionali e non solo.

Oltre al tradizionale hackathon organizzato negli ICT Days, il DISI ha partecipato come sede locale a numerosi eventi internazionali, ad esempio il Software-Defined Radio Hackathon organizzato dal professor Fabrizio Granelli.

Un altro hackathon importante è il DigiEduHack di EIT Climate-KIC, competizione mondiale incentrata sull’innovazione digitale nella didattica. Il DISI ha partecipato per la prima volta nel 2019, risultando fra i vincitori l’anno successivo (2020, Provolosi) e quello dopo ancora (2021, 11Chips).

Il DISI ospita anche le competizioni di programmazione, come il Google HashCode e la Reply Code Challenge. In questo caso, le aziende propongono agli studenti un problema di programmazione e i partecipanti hanno poche ore per rispondere con un algoritmo. Dal 2017, il Dipartimento ha messo a disposizione di queste challenge un hub, ovvero uno spazio fisico dove le squadre possono lavorare. Nel 2020 e nel 2021, l’hub di UniTrento si è piazzato secondo al mondo per quantità e qualità totale delle soluzioni proposte. Nel 2022, Google non ha pubblicato la classifica per Hub, ma il DISI si è consolato vincendo l’University League della Reply Code Challenge.

L’approccio basato su sfide permette anche di entrare in contatto con il mondo delle scuole. Da anni il DISI organizza allenamenti per ragazze e ragazzi delle superiori che partecipano alle Olimpiadi dell’Informatica. Ancora più interessante è l’approccio proposto dalla Cyberchallenge.IT, il primo programma di addestramento in cybersecurity per studentesse e studenti organizzato dal Cybersecurity National Lab. Grazie al contributo del professor Bruno Crispo, il DISI ha partecipato con un team misto composto da studenti della scuola e dell’Università.

E nel futuro? I progetti sono ancora tanti. A fine novembre, ci sarà un piccolo hackathon organizzato dal progetto iProduce e finanziato da EIT Manufacturing; il Dipartimento sta inoltre lavorando per il Google Hashcode e la Reply Code Challenge con l’obiettivo di realizzare le edizioni più grandi di sempre. Ma l’evento più interessante è una gara di robotica che verrà organizzata nella prossima primavera: l’idea arriva direttamente da studentesse e studenti, a rimarcare il clima "challenge-based" che si è creato in Dipartimento.

Alberto Montresor è professore ordinario al Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell'Informazione. Promotore dei primi hackathon del DISI, organizza DigiEduhack e iProduce, e coordina gli Hub UniTrento per Google Hashcode e Reply Code Challenge.