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Formazione

I limiti del nostro linguaggio sono i limiti del nostro mondo

Fra il 14 e il 16 aprile si tengono a Rovereto Educa e EducaImmagine. Numerosi contributi sono targati UniTrento

7 aprile 2023
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di Lorenzo Perin
Studente collaboratore Ufficio stampa e relazioni esterne

Tredicesima edizione per il Festival dell’educazione promosso da Provincia, Università di Trento, Comune di Rovereto e organizzato da Consolida con il supporto scientifico di Fondazione Bruno Kessler e Fondazione Demarchi. Quarto anno, invece, per EducaImmagine, declinazione “audiovisiva” della rassegna. Tanti i contenuti targati UniTrento.

In una conferenza sull’educazione di qualche anno fa, Franco Nembrini, noto pedagogista e insegnante bergamasco, iniziò il suo discorso con alcune citazioni tratte dal mondo antico, di cui le più rilevanti sono forse quelle di due giganti greci: "La nostra gioventù ama il lusso, è maleducata, si burla dell’autorità e non ha alcun rispetto degli anziani". (Socrate) e "Non c’è più alcuna speranza per l’avvenire del nostro Paese, se la gioventù di oggi prenderà il potere domani". (Esiodo) La chiosa finale del professore è stata: “Insomma, l’educazione è un casino da mo’, non complichiamoci ulteriormente la vita!”

Ed è nel tentativo di "mettere ordine" in questa confusione che Educa si ripropone anche quest’anno, come da 13 a questa parte.

Il festival dell’educazione, rimette al centro l’educazione, contribuendo a ridare vita ai suoi eterni temi e problemi, tentando di proporre nuove soluzioni. In uno spazio di incontro e dialogo tra generazioni, professionisti e famiglie ci sarà posto per tutto: giochi, libri, conferenze, laboratori, riflessioni collettive e tanto altro.

Insomma, tre giorni di eventi, due festival e un tema: “Nuovi alfabeti”.  È infatti sul linguaggio, che definisce al tempo stesso i limiti e la base di partenza del mondo che dobbiamo costruire, che si incentra il festival. Con le parole degli organizzatori: “È a scuola e con la scuola, insieme ai suoi protagonisti, che è possibile costruire spazi di dialogo e di incontro, ricercare nuove modalità di confronto e di ascolto per costruire insieme il lessico del futuro".

Le proposte di UniTrento

Sono ben 9 gli eventi curati dall’Università di Trento, quasi tutti a Palazzo Piomarta.

Si parte con ”Scuola e Università del futuro: la parola agli studenti”, il 14 aprile dalle 16.30 alle 18, nell’aula magna: in dialogo con i decisori in materia di politiche educative, studenti e studentesse porteranno la loro prospettiva su come e cosa vorrebbero studiare nel futuro, in un clima di riflessione collettiva dal sapore democratico e partecipativo.

Quasi in contemporanea, in aula 10, dalle 16.45 alle 18.45, alunni e alunne della scuola primaria e secondaria di primo grado potranno cimentarsi in “Raccontiamo una storia: cosa succede a scuola?”, in cui saranno chiamati a inventare una storia ambientata nella loro scuola, esercitando creatività e abilità di storytelling.

La giornata del 15 aprile propone “Autismi e Scuola” con Stefano Cainelli e Carolina Cocco. In aula 14, dalle ore 11.00 alle ore 12.30. L’evento consisterà nella presentazione del libro che dà il nome all’evento da parte degli autori, docenti del Dipsco.

In aula magna, dalle 15.00 alle 16.30, andrà in scena “Narrazione per l’inclusione” con Federico Albiero, Fabio Filosofi e Giuseppe Iandolo: durante l’evento, attraverso il potere e il fascino della forma narrativa, si tenterà di combattere stereotipi e pregiudizi.

“Formare giocando, giocando formandosi” prosegue la giornata nell’aula “Didattica partecipativa”: docenti ed educatori, simulando situazioni critiche nei processi d’inclusione, saranno portati a sviluppare una nuova prospettiva sulle cose, verso approcci e stili di comunicazione ispirati alla cooperazione e alla condivisione di conoscenze.

Nel mentre, lungo tutta la giornata (10.00-12.30, 14.00-18.00) in corso Bettini si terrà a ciclo continuo “Matematici per gioco”: matematica e gioco, per via delle molte - anche se non immediate - somiglianze, sono spesso andate a braccetto; numerosi problemi matematici sono infatti spesso formulati in forma di enigmi e giochi. In modo ludico e divertente, in questo evento sarà ripercorsa la storia di questo intreccio.

Infine, dalle 15.00 alle 18.00 (ma anche domenica 16, dalle 10.00 alle 12.30) “Skies of Manawak”, o il “Videogioco per allenare la mente”, sarà occasione per alunni e alunne della scuola primaria e secondaria di primo grado di allenare le abilità cognitive di base (come memoria e apprendimento) attraverso il gaming.

Per domenica 15, segnaliamo invece “Scrivere la biografia di una donna”. Dalle 10 alle 12, in aula 20, con Lucia Rodler propone un laboratorio di scrittura pensato per chi vorrebbe dar voce alla vita di una donna, ma non ha (ancora) gli strumenti per farlo.

Dalle 11.30 alle 13.00, in aula magna, “Valutare per accompagnare”. Alessia Bevilacqua, Mario Castoldi, ed Ettore Felisatti ci faranno riflettere su cos’è la valutazione e come viene percepita da chi la riceve e da chi la elabora. Ricercatori e ricercatrici dell’Università si sono interrogati, assieme a genitori e studenti, su questi e altri temi e qui presenteranno gli esiti del confronto.

Il calendario completo degli eventi è disponibile sul sito web del festival.