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Formazione

Sordità e Lingua dei segni, dalle mascherine alle neuroscienze

Al via i seminari CIRCLeS 2023, il ciclo di incontri accessibile che spiega lo stato dell’arte della ricerca sulla sordità

27 aprile 2023
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di Johnny Gretter
Studente collaboratore Ufficio stampa e relazioni esterne

Accade, a volte, che il mondo della ricerca faccia grandi passi in avanti, mentre le persone rimangono all’oscuro di queste novità. Anche chi ha una professione molto specializzata, per esempio nella medicina, nella psicologia o nell’educazione, può restare indietro su alcuni importanti sviluppi. Questo è vero, ad esempio, per lo studio della sordità. La ricerca italiana è spesso molto aggiornata su questo argomento, ma la sua trasferibilità rimane difficile, sia in ambito educativo che clinico. Così, nel 2021, cinque università italiane decidono di unirsi nel Centro Interuniversitario di Ricerca ‘Cognizione Linguaggio e Sordità’ (CIRCLeS), per promuovere la ricerca e la formazione su questo argomento. Dopo il convegno inaugurale tenutosi a Palermo il primo aprile scorso, nel corso del 2023 CIRCLeS offrirà un ciclo di seminari online, completamente accessibili e gratuiti, per approfondire una vasta gamma di argomenti legati alla Lingua dei segni italiana (o LIS), alla sordità e alla comunicazione.

«Questi incontri sono stati organizzati dal comitato scientifico del CIRCLeS, un polo interuniversitario che unisce UniTrento e altri quattro atenei: l’Università Ca’ Foscari di Venezia, l’Università di Catania, l’Università Milano-Bicocca e l’Università di Palermo», spiega Francesco Pavani, ordinario di psicologia generale e rappresentante del CIRCLeS per UniTrento. «Il centro studia la sordità, le lingue dei segni e tutto ciò che riguarda le sordità profonde, soprattutto quelle cominciate durante l’infanzia. È un tema che interessa moltissime persone e ha una rilevanza clinico-sociale molto forte. Interessa quei professionisti che si occupano di logopedia e di insegnamento, ma anche i genitori di chi vive un’esperienza di sordità e i medici che prendono in carico i pazienti».

Proprio per questo, il ciclo di incontri è aperto a chiunque voglia partecipare. «Anche se l’obiettivo è coinvolgere moltissime persone, i seminari saranno di livello specialistico», continua Pavani. «Così, miriamo a fare il punto della situazione sugli ultimi sviluppi nella ricerca sul tema della sordità: c’è bisogno di fare molta formazione a riguardo. Tante persone sono sensibili e partecipi agli accesi dibattiti che si innescano su questo tema, spesso esprimendo giudizi e opinioni polarizzate che si basano su concezioni superate o fuorvianti. Come università, invece, dobbiamo farci portavoce delle novità nello scenario e dei dati che emergono dalla ricerca scientifica». 

Tra le novità di ricerca che saranno trattate nel corso del ciclo di seminari ci sarà, ad esempio, lo studio della LIS e del modo in cui queste ricerche possono cambiare anche l’approccio alle lingue vocali. Altri incontri invece saranno incentrati sulle difficoltà che le persone sorde incontrano nella lettura dei testi scritti. Dal momento che i testi scritti sono trasposizioni di una lingua vocale, chi vive un’esperienza di sordità spesso presenta fragilità linguistiche anche nell’italiano scritto. Ne consegue una maggiore difficoltà ad accedere alla scolarizzazione di alto livello e raggiungere la piena indipendenza personale.

Due in particolare saranno gli argomenti trattati dal professor Pavani nel corso del ciclo di incontri. «Un primo intervento riguarda l’impatto che l’uso delle mascherine ha avuto non solo sulle lingue vocali, ma anche su quelle segnate», spiega. «È uno studio fatto in collaborazione con Gabriele Gianfreda, ricercatore sordo del CNR di Roma. Per la maggior parte delle persone è un fatto poco noto, ma le lingue dei segni esprimono una parte del loro significato anche attraverso i movimenti del volto, che possono modificare il segno espresso attraverso i movimenti delle mani. Quindi, se il volto viene coperto da una mascherina, anche la lingua dei segni ne risente e si creano delle ricadute comunicative». 

L’altro intervento, invece, sarà di carattere neuroscientifico. «Le neuroscienze hanno fatto passi molto ampi nel capire come cambia il cervello di una persona che vive delle privazioni sensoriali, come la cecità o la sordità», conclude Pavani. «Purtroppo, nel corso degli ultimi due decenni, i dati emersi da ricerche come queste sono stati spesso interpretati in maniera fuorviante, finendo con l’alimentare posizioni ideologiche o con l’essere usati in modo strumentale. Adesso, grazie a una maggiore consapevolezza del mondo della ricerca, le cose stanno iniziando a cambiare».

I seminari CIRCLeS saranno aperti al pubblico, completamente gratuiti. In tutti i seminari sarà anche garantito l'interpretariato LIS-Italiano, organizzato dall'Ente Nazionale Sordi (ENS), e sarà possibile attivare la sottotitolazione automatica. Gli eventi del 2023 si svolgeranno tutti dalle 17:30 alle 19:00, su piattaforma zoom, a partire dal 4 maggio fino al 14 dicembre. La lista completa degli incontri è disponibile sul sito di UniTrento.