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Formazione

Imparare le lingue in Tandem

Per iscriversi c’è tempo dal 18 settembre al 6 ottobre. Tutte le info sul sito del Cla

12 settembre 2023
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di Lorenza Liandru
Supporto alle Relazioni istituzionali

Tandem – Scambi linguistici e culturali è un progetto che offre a studenti e studentesse l’opportunità di praticare e approfondire una lingua straniera in modo divertente e diverso dal solito. Niente manuali, libri di esercizi o “the book is on the table”. L’idea alla base del Tandem è tanto semplice quanto efficace: due persone di madrelingua diversa si incontrano e dialogano per metà del tempo in una lingua e per metà nell’altra. In questa dinamica ciascuno interpreta, a turno, il ruolo del ‘maestro’ e quello di ‘studente’, ma in un contesto spontaneo e fra pari, ben diverso da una classica lezione di lingua. Un’opportunità per ampliare i propri orizzonti e magari fare nuove amicizie. Ne parliamo con Fabiana Rosi, delegata del rettore alla Formazione linguistica.

Com’è nato il Tandem?

«Il progetto è stato avviato nel 2018 ed è nato da un'idea della professoressa Patrizia Cordin, sul modello di esperienze simili condotte in altre università italiane ed estere. Nel corso delle ultime due edizioni le richieste di partecipazione pervenute al Cla – Centro Linguistico di Ateneo sono state circa mille. È un numero molto alto, che testimonia l'interesse per l’iniziativa. Il successo si deve anche al passaparola di chi ha partecipato: ragazze e ragazzi sono incuriositi da questa innovativa esperienza di apprendimento linguistico e culturale e hanno voglia di mettersi in gioco».

Come si svolge il progetto?

«Gli incontri si svolgono fra coppie definite "Tandem" perché la persona di madrelingua italiana e il partner della lingua straniera si aiutano reciprocamente nel dialogo, prima in una lingua e poi nell'altra. Le coppie si incontrano negli orari e nei luoghi che preferiscono e possono chiacchierare di qualunque tema. Il percorso formativo è così autonomo, flessibile e personalizzato. Permette inoltre di potenziare le competenze linguistiche, le conoscenze culturali e la sensibilità interculturale; quest’ultima rende consapevoli della necessità di capire e rispettare diversi valori e modelli culturali, entrando in contatto diretto e continuativo con chi viene da un altro paese europeo o extraeuropeo. Gli studenti e le studentesse interessate possono trovare tutte le informazioni sul sito del Cla a questo indirizzo».

Il numero di iscrizioni al progetto è elevato, ma la maggior parte di chi partecipa chiede di parlare inglese, tedesco o spagnolo. Come risolvere questo squilibrio?

«La lingua più richiesta dagli italiani è sicuramente l'inglese, seguita da tedesco, spagnolo, francese e russo. Gli studenti internazionali che partecipano al progetto provengono invece dai più svariati paesi e sono portatori di lingue e culture più "esotiche”, tra le quali armeno, hindi, iraniano, persiano, thailandese e turco. Sono situazioni che in parte possono spaventare per la loro diversità dall'italiano e le prevedibili difficoltà di apprendimento. Tuttavia, negli anni si è cercato di spronare i ragazzi e le ragazze a buttarsi anche in nuove avventure, alla scoperta di realtà ancora sconosciute o note solo attraverso stereotipi. Uno degli obiettivi è infatti mettere gli studenti in contatto diretto con una cultura straniera, lontano da rappresentazioni stereotipate e di seconda mano. Ci sono state esperienze molto positive di studenti e studentesse che hanno partecipato a coppie Tandem con lingue e culture lontane, come il finlandese, il coreano, il giapponese. Inoltre, il progetto si è recentemente aperto a percorsi di incontri online fra chi studia a Trento e chi studia italiano in numerosi atenei europei, statunitensi e canadesi per aumentare i partecipanti madrelingua delle lingue più richieste».

Fin qui il punto di vista dei docenti. Ma studenti e studentesse cosa pensano dell’esperienza del Tandem? Abbiamo raccolto alcuni pareri.

«Il progetto è molto efficace, perché dà alle persone coinvolte la completa libertà nell’organizzazione del tempo, senza interferire eccessivamente con gli impegni di ciascun partecipante», spiega Eva Simionato, studentessa del corso di laurea in Lingue moderne. «Inoltre, permette non solo di praticare una lingua straniera, ma anche di sperimentare l’insegnamento della propria, cosa non così semplice e scontata come potrebbe sembrare, soprattutto se si tratta dell’italiano».

Dello stesso parere è anche Elena Frau, iscritta al corso di laurea in Studi internazionali: «Il progetto Tandem permette di imparare o perfezionare una lingua straniera attraverso un metodo di apprendimento informale. La coppia decide gli argomenti da trattare, a seconda delle proprie esigenze, e si può stabilire il metodo di insegnamento».

Secondo Anastasiia Bekhtereva, studentessa russa del Dipartimento Cibio, il punto di forza del progetto Tandem è «l’interazione tra pari, perché non si viene giudicati e si percepisce il partner come un collega, non come un insegnante. Inoltre si può parlare di tutto ciò che interessa e in questo modo si apprende un vocabolario che si userà davvero in seguito».

La domanda, a questo punto è scontata: studenti e studentesse consiglierebbero il progetto ai propri coetanei? Eva Simionato non ha dubbi: «Consiglierei a tutti gli studenti di partecipare a questo progetto, a prescindere dal dipartimento di appartenenza. Tandem permette di conoscere persone di nazionalità e paesi differenti, e aiuta a creare nuovi legami nel contesto universitario».

George-Ciprian Lungu, studente di origini romene iscritto al corso di laurea in Studi storici e filologico-letterari, conclude così: «Sì, consiglio a tutti di fare il Tandem. Oltre alla possibilità di migliorare la seconda lingua, fa conoscere nuove culture. E alla fine, se si va d'accordo con il proprio o la propria partner, possono nascere amicizie che permangono nel tempo, oltre l’esperienza universitaria".