Teatro d'impresa. (archivio UniTrento)

Formazione

TEATRO D’IMPRESA

Un modo non convenzionale per apprendere le strategie aziendali

26 maggio 2017
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di Marinella Daidone
Lavora presso la Divisione Comunicazione ed Eventi dell’Università di Trento.

Chi ha detto che economia e teatro non possono stare bene insieme? Gli studenti del corso di Strategia progredita sono pronti a dimostrarci il contrario.
Il corso, di cui è titolare il professor Sandro Trento, è uno degli insegnamenti del Dipartimento di Economia e Management dell’Ateneo e prevede un’attività di laboratorio molto particolare, promossa dalla professoressa Mariasole Bannò. Ce ne parla Andrea Albertini, attore e regista di Brescia che sta supportando gli studenti in questa attività.

L’economia e la strategia aziendale sembrano temi molto distanti dall’arte teatrale. È difficile far incontrare questi due mondi?
Poteva sembrare difficile. In realtà, questa nuova modalità didattica ha permesso di percorrere, in maniera trasversale e simbolica, gli interrogativi oggetto della materia d’esame. Mentre il professor Trento e la professoressa Bannò portano avanti la parte di insegnamento più tradizionale, a me è stato affidato il compito di trasformare uno dei tanti aspetti affrontati nel corso di strategia progredita, in un piccolo spettacolo teatrale.

Che tipo di lavoro state portando avanti insieme ai ragazzi?
Durante i primi incontri con i ragazzi, vengono delineati con loro i possibili percorsi simbolici relativi agli argomenti trattati nell’esame, come ad esempio antitrust, internazionalizzazione, passaggio generazionale in azienda e molti altri. Questi percorsi simbolici danno vita a un canovaccio e poi a un copione teatrale vero e proprio. In seguito, durante le prove, si mettono a punto tutti i dettagli relativi alla performance. Voci, corpi, intenzioni, controscene, luci, musiche, proiezioni compongono infine il caleidoscopio metaforico e allegorico che è proprio della rappresentazione teatrale.

Non è il primo anno che viene fatto questo laboratorio. Qual è, secondo lei, l’efficacia di questo tipo di insegnamento?
Il teatro consente di far lavorare in squadra piccoli gruppi di studenti e quindi è uno strumento di team-building. Prevede anche un forte coinvolgimento attivo da parte degli studenti: scegliere su quale aspetto della situazione aziendale soffermarsi, come presentare una particolare vicenda, ripartirsi i ruoli, scrivere un copione, preparare la scenografia. È quindi uno strumento che stimola la creatività, sollecita la capacità di ascolto, valorizza le capacità espressive e comunicative, migliora l'immagine di sé e l'autostima, cerca di comunicare in modo autentico e creativo le esperienze, le emozioni e gli stati d'animo, toglie maschere ed imbarazzi favorendo l'espressività.

Allora appuntamento a teatro?
Certo. L’invito è per venerdì 9 giugno alle ore 21 al Teatro Sanbàpolis dell’Opera Universitaria con “Teatro d’impresa”, uno degli eventi di Università Estate 2017.