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Formazione

LEGO® SERIOUS PLAY

Affrontare la sfida dell’occupabilità attraverso l’utilizzo dei celebri mattoncini colorati. Un’iniziativa rivolta a studenti e neo laureati dell’Ateneo

11 giugno 2015
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Greta Braga
di Greta Braga
Lavora presso l’Ufficio Job Guidance dell’Università di Trento.

Il 21 e il 22 maggio 2015 ha avuto luogo il corso “Real time for you: affrontare la sfida dell’occupabilità”. Il corso, incentrato sul tema del mondo del lavoro e di come affrontarlo, è stato tenuto da Giorgio Beltrami, formatore certificato nel metodo LEGO® SERIOUS PLAY®. Il metodo nasce negli anni Novanta in Danimarca come sistema per facilitare processi decisionali e di problem solving, per sperimentare il lavoro in gruppo, la creatività dei singoli e la collaborazione dei molti rispetto a determinati temi e obiettivi, nonché come metodo conoscitivo. Il nome del metodo lascia prevedere che, per lo svolgimento del corso, si utilizzi uno strumento inusuale: i celebri mattoncini colorati LEGO. L’utilizzo del LEGO per la formazione può far pensare al fatto che si tratti solo di un gioco, ma l’obiettivo del corso è stato quello di costruire qualcosa di serio: consapevolezza, nuove chiavi di lettura di sé e, nel nostro caso specifico, del mondo del lavoro. 

I ragazzi che hanno preso parte alle giornate formative si sono confrontati con alcuni dei grandi temi che caratterizzano i nostri giorni e che li toccano da vicino: come si vede uno studente o un neo laureato rispetto al mondo del lavoro? Come uno studente o un neo laureato vede il mondo del lavoro? Come cerca di attrezzarsi verso quel mondo?
Per rispondere a queste domande i partecipanti hanno avuto a disposizione una vasta gamma dei famosi mattoncini colorati e hanno dato vita a costruzioni dalla forme più disparate e bizzarre.
Rendere oggettivo, materializzare il proprio pensiero in una costruzione ha permesso a ciascuno di riflettere in modo distaccato sulla propria visione del lavoro, sulle proprie paure e sfide da affrontare.
La novità del metodo è stata accolta con stupore, ma anche con entusiasmo dai partecipanti che si sono messi in gioco e hanno creato costruzioni davvero singolari che sono state commentate, integrate e interpretate (e talvolta anche fraintese) dagli altri partecipanti.

La condivisione con gli altri delle proprie costruzioni ha rappresentato un modo per indagare ulteriormente sé stessi e le proprie prospettive, aspettative e proiezioni del mondo del lavoro e per condividere con gli altri le proprie idee e, perché no, preoccupazioni. È così emerso che, nonostante la distanza dei percorsi di studio intrapresi, l’incertezza e la curiosità rispetto al mondo del lavoro uniscono studenti e neo laureati.
Questa comunanza è stata rappresentata metaforicamente grazie all’assemblaggio delle singole costruzioni di ognuno in un unico grande pezzo: la visione del mondo del lavoro. Il passo successivo, sotto la supervisione attenta di Giorgio Beltrami, è stato quello di “connettere” l'originaria costruzione che rappresentava sé stessi rispetto al mondo del lavoro con la costruzione collettiva che rappresentava la visione globale del mondo del lavoro. “Perché ti sei collegato proprio in quel punto? Come pensi di poterci arrivare o poter superare gli ostacoli che ti separano dall'obiettivo? Cosa puoi fare per migliorare la tua posizione rispetto al mondo del lavoro?” ha incalzato il formatore. Ha avuto così inizio un confronto che ha aiutato i ragazzi a compiere un piccolo passo avanti verso la consapevolezza dei propri obiettivi.

Il corso rientra nell’offerta di percorsi e seminari di formazione organizzati dall’Università di Trento attraverso l’ufficio Job Guidance, rivolti a studenti e neo laureati allo scopo di rafforzare le competenze soft utili per affrontare il lavoro.