Foto Gae Santi, archivio Facoltà di Giurisprudenza UniTrento.

Formazione

Illustrare la Costituzione nelle scuole superiori

Studentesse e studenti universitari diventano insegnanti per i loro colleghi più giovani

18 febbraio 2020
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Vincenzo Desantis
di Vincenzo Desantis
Frequenta il dottorato di ricerca in Studi giuridici comparati ed europei dell’Università di Trento.

L’offerta formativa della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Trento si è recentemente arricchita di un nuovo corso libero, ispirato all’approccio didattico della Street Law nordamericana nell’ambito degli obiettivi enunciati nel Piano per l’Orientamento e il Tutorato – Vocational Academic in Law Enhancement. 

Il corso si intitola Street Law – Illustrare la Costituzione ed è articolato in venti ore complessive, suddivise tra didattica interna e attività esterne.

Attivato tra le iniziative dedicate alla didattica innovativa, il nuovo corso si prefigge di riproporre l’approccio didattico elaborato nel 1972 presso il Georgetown University Law Center. Le sue attività mirano, infatti, a formare studentesse e studenti universitari in vista dello svolgimento di relazioni e presentazioni giuridiche presso le scuole del territorio.

Questo nuovo metodo di trasmissione della conoscenza si fonda sul convincimento che molti concetti giuridici possano essere comunicati in modo più soddisfacente se sviluppati da relatori che i destinatari dell’insegnamento considerino loro pari.

E, in effetti, l’evidente vicinanza anagrafica e la maggiore capacità di immedesimazione, sembrano rendere gli studenti universitari delle figure particolarmente idonee sia a veicolare contenuti, sia a rapportarsi con la sensibilità dei più giovani.

Confidando in queste potenzialità, il nuovo corso di Street Law ha scommesso sul coinvolgimento di studentesse e studenti universitari nell’esperienza di insegnamento, consentendo agli iscritti del corso di contribuire alla trasmissione del sapere e di partecipare in prima persona al percorso di alfabetizzazione giuridica intrapreso con le scuole del territorio.

L’articolazione del corso è stata elaborata secondo uno schema a più fasi.

Prediligendo un approccio dialogico e aperto, la lezione introduttiva è stata dedicata all’individuazione dei temi che sarebbero stati trattati nelle lezioni successive. 

Durante il primo incontro gli iscritti hanno, infatti, espresso diverse preferenze sui possibili argomenti di insegnamento e, conseguentemente, personalizzato il carico didattico.

Il loro coinvolgimento già in questa fase ha, tra l’altro, permesso di ipotizzare quali argomenti potessero vantare un maggiore appeal tra i giovani studiosi.

Durante le lezioni successive, i docenti del corso hanno illustrato e sintetizzato alcuni dei passaggi chiave degli argomenti selezionati, fornendo spunti di riflessione su cui poter basare gli interventi nelle scuole. 

Le ore così strutturate hanno, tra l’altro, consentito di dissipare eventuali criticità di ordine teorico e di elaborare le opzioni comunicative più efficaci per l’illustrazione degli argomenti.

L’ultima fase del corso è stata, poi, dedicata all’attività esterna.

I partecipanti hanno formato dei gruppi tematici e sono stati accompagnati nelle scuole per sviluppare alcuni temi di estremo interesse e attualità.

Uno dei gruppi ha indagato le dinamiche che presidiano il funzionamento della forma di governo, interrogandosi sui cambiamenti e sugli sviluppi che riguardano l’assetto dei poteri nel nostro ordinamento. 

Nel corso delle presentazioni, gli studenti e le studentesse di questo gruppo hanno illustrato il ruolo e le funzioni degli organi costituzionali, e ne hanno poi analizzato il rapporto anche dal punto di vista delle più recenti evoluzioni politiche.

Sulla scorta della giurisprudenza costituzionale, un altro gruppo di studenti e studentesse si è occupato delle tematiche connesse al fine vita, illustrando a ragazzi e ragazze delle scuole superiori quali siano le principali questioni di ordine giuridico che interessano, oggi, l’interruzione dei trattamenti di sostegno vitale e la libertà di autodeterminazione dei singoli.

Un terzo gruppo si è occupato dei principi costituzionali connessi al fenomeno migratorio, esaminando la condizione giuridica dello straniero e, più in generale, le principali questioni costituzionali connesse al riconoscimento di diritti e libertà ai migranti.

Gli interventi sono stati svolti in quattro scuole, individuate grazie alla fattiva collaborazione del Servizio Istruzione della Provincia autonoma di Trento: l’Istituto di Istruzione superiore don Milani e il Liceo artistico Fortunato Depero per la città di Rovereto; il Liceo Classico Giovanni Prati e il Liceo delle Scienze umane ed Economico Sociale Antonio Rosmini per la città di Trento.

Al termine del corso, impressioni e bilanci sono stati discussi nel corso di un evento conclusivo alla presenza di tutte le parti coinvolte e di chiunque fosse interessato al progetto. È emerso un giudizio molto favorevole nei confronti di questo approccio aperto e multilivello che ha permesso di trasmettere in modo efficace i contenuti ed è stato stimolante sia per l’evidente novità della sua formula, sia per le possibilità di interazione tra docenti e studenti. 

Il 3 febbraio si è svolto presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Trento l’incontro Street Law. Illustrare la Costituzione. L’evento, realizzato con i fondi del Piano per l’Orientamento e il Tutorato - Vocational Academic in Law Enhancement (POT -V.A.L.E), è stato progettato dal professor Matteo Cosulich e dal dottor Vincenzo Desantis della Facoltà di Giurisprudenza. Sono intervenuti, tra gli altri, la delegata della Facoltà alla Didattica innovativa Silvana Dalla Bontà e la funzionaria della Provincia autonoma di Trento Nicoletta Zanetti.