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Formazione

Oltre le distanze

Un progetto per la creazione di nuove “vicinanze” per una scuola inclusiva

4 giugno 2020
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Fabio Filosofi
Paola Venuti
di Fabio Filosofi e Paola Venuti
Filosofi è assegnista di ricerca del Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive UniTrento; Venuti è professoressa e direttrice del Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive e responsabile scientifica ODFLab UniTrento.

L’emergenza causata dalla diffusione di Covid-19 ha imposto un rapido ripensamento delle attività di insegnamento: dalla fine dello scorso febbraio la didattica a distanza ha sostituito totalmente la didattica in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado - dalla scuola dell’infanzia all’università - a causa dell’impossibilità di svolgere lezioni in presenza. 

Questa modalità di didattica, precedentemente diffusa nel ristretto ambito dei corsi di formazione (prevalentemente per adulti), è diventata l’unica possibilità per rimanere in contatto con alunni, alunne, studenti e studentesse e per continuare, quindi, a svolgere la programmazione educativo-didattica. 

Fin dalle prime settimane sono emerse criticità che riguardano diversi aspetti. Difficoltà legate all’impossibilità di utilizzare supporti digitali da parte di alcuni studenti e studentesse per mancanza di computer, tablet e WI-FI con una conseguente esclusione dalla partecipazione alla didattica, oppure difficoltà nell’adattarsi ad un nuovo setting educativo-didattico (dall’aula alla propria casa/stanza) con ripercussioni sui livelli attentivi e sulla motivazione.

Riguardo alla formazione degli insegnanti, molti docenti hanno manifestato difficoltà nello svolgimento delle attività online e nell’utilizzo di piattaforme digitali. Queste problematiche, legate alla didattica a distanza, tendono ad accentuarsi quando si affronta la realtà dei bisogni speciali, come dimostrano i risultati del questionario completato da 3200 insegnanti ideato e strutturato dalla Fondazione Agnelli in collaborazione con l’Università di Trento, l’Università di Bolzano e la LUMSA di Roma.

Dalla scuola dell’infanzia fino alla scuola secondaria di secondo grado le difficoltà relative all’inclusione, infatti, riguardano sia la sfera relazionale inerente l’organizzazione di attività in cui avviene uno scambio comunicazionale tra studenti, sia la sfera didattico-disciplinare che comprende l’adattamento dei materiali e delle attività al fine di una partecipazione inclusiva di tutti i membri di una classe o di un corso.

Queste criticità possono rivelare in maniera evidente aspetti spesso già presenti nella realtà scolastica e formativa in presenza, come ad esempio il rapporto esclusivo con l’insegnante di sostegno e la difficoltà da parte dei docenti nella gestione di materiali educativo-didattici rivolti a studenti e studentesse con bisogni speciali durante la didattica a distanza.

Più del 50% degli insegnanti che hanno completato il questionario dichiara, infatti, di aver notato dei peggioramenti in studenti e studentesse con bisogni speciali nell’apprendimento, nell’autonomia e nella comunicazione soprattutto per quanto riguarda la disabilità intellettiva e i disturbi dello spettro autistico. La maggior parte dei docenti, inoltre, valuta insoddisfacente la collaborazione dei compagni al fine di includere studenti con bisogni speciali e questo dato rileva una tendenza all’isolamento dal punto di vista didattico e sociale.

Non c’è dubbio che la particolare attenzione nei confronti dei bisogni speciali debba essere presa in considerazione dalle realtà universitarie. 

In virtù della sensibilità che l’Università di Trento ha sempre avuto rispetto ai bisogni educativi speciali, si sta attualmente potenziando l’attenzione sulla didattica online affinché si possano progettare e realizzare attività, lezioni e laboratori che possano avere una visione inclusiva, evitando, in tal modo, l’assenza o la scarsità di misure compensative, dispensative e di materiali adattati per gli specifici bisogni speciali e promuovendo momenti di incontro utili per favorire l’interazione sociale tra studenti e studentesse.

La collaborazione della nostra Università con la Fondazione Agnelli al progetto Oltre le distanze – Idee e azioni per una scuola più inclusiva, rappresenta un momento importante di questo processo di riflessione in cui si vuole creare una vicinanza che vada al di là della presenza fisica al fine di creare un ponte in grado di collegare la didattica a distanza del presente con il futuro ritorno degli studenti nelle loro classi. Il progetto propone 9 Webinar dal 7 maggio al 6 ottobre 2020. 

Lo scopo del progetto Oltre le distanze è quello di “promuovere strategie e interventi d’inclusione per studenti con disabilità e bisogni educativi speciali, in tutti i livelli scolastici, anche a distanza” e, allo stesso tempo, di creare occasioni di confronto tra insegnanti che possano favorire un arricchimento delle competenze in ambito educativo-didattico.

È davvero importante in questo momento di emergenza accogliere il messaggio che ci esorta ad andare oltre le distanze: gli insegnanti, gli educatori e i formatori, infatti, hanno il compito, arduo ma fondamentale, di trovare e di percorrere altri tipi di vicinanze (al di là della vicinanza fisica), accompagnando in modo inclusivo tutti gli studenti verso il ritorno in classe senza che nessuno sia stato lasciato indietro.

L’iniziativa “Oltre le distanze” è un progetto di Fondazione Agnelli, GEDI visual e GOOGLE in collaborazione con Università di Trento, Università di Bolzano e Libera Università Maria Ss. Assunta LUMSA. Le registrazioni di webinar già svolti sono disponibili sulla pagina del progetto. 
Per approfondire tematiche specifiche e partecipare attivamente a uno o più workshop dedicati ai docenti è possibile iscriversi qui.