Render del progetto del team di Giorgia Ferrari.

Formazione

Vienna cresce in verticale

Sopralzare edifici storici usando il legno: idee sostenibili dai progettisti del futuro

16 dicembre 2020
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Vienna sta crescendo rapidamente e si prevede che entro il 2027 possa raggiungere i 2 milioni di abitanti. Presto avrà bisogno di nuovi spazi abitativi: la sfida è quella di crearli senza consumare altro suolo e scegliendo soluzioni green.

Con questo obiettivo è nato il concorso internazionale proHolz Student Trophy 2020 (promosso da proHolz Austria, Città di Vienna e Wiener Wohnen) per le migliori idee, elaborate da studenti e neo-laureati,  per il sopralzo in legno di tre edifici municipali viennesi realizzati negli anni Sessanta.

Lo Student Trophy ha avuto un’ampia partecipazione con 127 progetti provenienti da 7 diverse nazioni. Sono stati 10 i progetti presentati dai team dell’Università di Trento, due dei quali sono stati selezionati fra i 18 finalisti, quelli dei team coordinati da Alberto Dalle Vedove e Giorgia Ferrari. La giuria ha evidenziato come i 18 progetti migliori abbiamo alla base un interessante know how, a dimostrazione del bagaglio culturale del percorso di studio e della sua qualificazione in campo europeo.

Fra i finalisti sono stati poi proclamati i primi tre classificati e assegnati 8 premi-riconoscimento, uno dei quali è stato vinto dal progetto presentato da Giorgia Ferrari in collaborazione con Daniele Riccadonna.

"Il progetto che ha presentato il mio gruppo – spiega Giorgia Ferrari - riguarda una sopraelevazione di due piani realizzata con un sistema costruttivo in legno. L'insediamento urbano si trova nella periferia della città di Vienna e il progetto si pone come obiettivi la prefabbricazione e la velocità in fase di Giorgia Ferraricantiere. Sono quindi stati progettati dei moduli prefabbricati in X-Lam realizzati interamente in stabilimento con finiture e arredi già posizionati, con una dimensione di 2,50x6,00 metri in modo da poter essere trasportati al sito di progetto con mezzi di trasporto ordinari. Inoltre, per migliorare la qualità spaziale degli alloggi, sono stati studiati arredi a scomparsa che permettano di utilizzare i vari spazi per attività diverse.”

Giorgia, che si è laureata in marzo in Ingegneria edile-architettura, attualmente lavora presso uno studio di ingegneria nella provincia di Verona. “Sono contenta – aggiunge - di aver avuto l'opportunità di partecipare a questo concorso e confrontarmi con altri giovani a livello internazionale, e sono molto soddisfatta per il riconoscimento che è stato assegnato al nostro progetto."

I progetti elaborati da studenti e studentesse UniTrento sono nati nell’ambito dell’esperienza di laboratorio progettuale coordinato tra insegnamenti del 4° e 5° anno del corso di laurea magistrale a ciclo unico in Ingegneria edile-architettura; e in particolare nell’ambito dei corsi di Composizione architettonica e urbana 3 (professoressa Claudia Battaino) e Costruzioni in legno (professor Maurizio Piazza).

“C’è un’importante dualità nel nostro corso di laurea: il rapporto tra teoria e pratica. – Sottolinea Claudia Battaino. .– Ciò comporta accompagnare studenti e studentesse a stabilire connessioni tra territorio urbano, città, edificio, corpo, affrontando assieme la macro e la micro scala. UniTrento ha partecipato attivamente a questa competizione di livello internazionale, che non ha approcci comparabili nell’ambiente universitario, sbloccando il potenziale della multidisciplinarietà e la comunicazione tra saperi diversi, impegnandosi attraverso il coordinamento tra corsi, verso i temi del retrofit architettonico, della progettazione di spazi comuni, dell’interior design, della riprogettazione di strutture e materiali green. Un’importante esperienza internazionale che ha permesso di approfondire il tema della casa, elemento fondamentale della città e modello alla base della coesione sociale che in tempi di pandemia riafferma drammaticamente la sua centralità.”

A Vienna, le abitazioni municipali del dopoguerra sono un'ampia percentuale di edifici residenziali esistenti: i soli edifici comunali costruiti tra il 1950 e il 1970 offrono la possibilità di ottenere fino a 7.600 nuovi appartamenti aggiungendo uno o due piani.

“Siamo interessati a soluzioni sistemiche che possono essere trasferite a molti di questi edifici e, sulla base dei risultati del proHolz Student Trophy 2020, le implementeremo." Spiega Andreas Meinhold, secondo WSE agenzia per lo sviluppo, Città di Vienna.
I vantaggi strutturali ed ecologici dell’uso del legno non riguardano solo Vienna, e fanno presumere un suo diffuso utilizzo con il quale dovranno confrontarsi i futuri ingegneri e architetti.

“Il valore formativo di queste esperienze è rilevante. - Commenta Maurizio Piazza. - Studenti e studentesse si sono abituati a coordinarsi in un team, ossia nella situazione con cui dovranno confrontarsi una volta entrati nel mercato del lavoro. Sono stati proiettati in un ambiente internazionale, il contesto in cui molti nostri laureati edili-architetti si sono già inseriti con successo. Inoltre, partecipare a un bando di concorso indetto dalla municipalità di Vienna può avere ricadute importanti anche in altri contesti nazionali o internazionali. Pensiamo ai collegamenti che si creano tra la nostra “scuola” e altre “scuole” internazionali di ingegneria/architettura e alla cooperazione con le città e i territori, accomunati dai temi della riprogettazione con materiali sostenibili, della trasformazione ecologica urbana minimizzando il consumo di suolo, dell’adattamento del costruito esistente per rafforzare la sua resilienza. Senza dimenticare che l’opportunità di socializzazione, di confronto e di comunicazione tra diverse esperienze e culture è di per sé un valore impagabile.”