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Automazione e lavoro: una ricerca su cambiamento tecnologico e impatto sull'occupazione

di Mariasole Bannò, Emilia Filippi, Sandro Trento

9 giugno 2023
Versione stampabile

Le tecnologie di automazione sembrano sempre più in grado di sostituire il lavoro umano. Ci aspetta una “disoccupazione tecnologica” di massa? Quali categorie di lavoratori e lavoratrici sono più a rischio?
In questo libro si prova a rispondere in modo sintetico ma rigoroso a queste domande, fornendo al lettore tutte le conoscenze e gli strumenti necessari. 
La paura per le “macchine” ha una storia che risale alla Rivoluzione Industriale. 
Il tema è oggi tornato di grande attualità. La ricerca economica recente tenta di stimare l’impatto dell’automazione sull’occupazione cercando di calcolare la probabilità di automazione delle varie professioni. 
Questo libro fornisce per la prima volta una stima dei rischi di sostituzione da parte delle macchine dei lavoratori e delle lavoratrici in Italia e discute di quali sono i fattori strutturali che potrebbero influire sull’effettiva introduzione di robot e di altre forme di tecnologie di automazione nell’economia italiana. 

Mariasole Bannò è professoressa presso il Dipartimento di Ingegneria meccanica e industriale dell'Università di Brescia
Emilia Filippi insegna presso il Dipartimento di Economia e management dell'Università di Trento
Sandro Trento è professore presso il Dipartimento di Economia e Management all'Università di Trento

Da pagg. 64-74

Secondo vari studi 

  • circa il 49% delle attività lavorative globali possono oggi essere automatizzate. 
  • circa il 9%-14% dei lavori nei Paesi OECD possono essere automatizzati
  • tra il 13,9%  e il 54% di lavoratori e lavoratrici europei/e sono a rischio di sostituzione
  • ci sono differenze sostanziali tra Paesi nella percentuale di lavoratori e lavoratrici ad alto rischio di sostituzione. Queste differenze sono dovute a molti fattori, tra cui l’approccio adottato nella stima dell’impatto (i.e., occupation-based approach o task-based approach), la struttura industriale, l’organizzazione delle attività lavorative, gli investimenti passati nelle tecnologie di automazione e il livello di istruzione dei lavoratori e delle lavoratrici

Le capacità umane oggi non automatizzabili sono oggi legate alla capacità di percezione e manipolazione di oggetti; all’intelligenza creativa e alla capacità relazionale (intelligenza sociale)

Il numero di lavoratori e lavoratrici a rischio di sostituzione
La Tabella 5.4 mostra il numero e la percentuale di lavoratori e lavoratrici a rischio di sostituzione per regione italiana e livello di rischio di sostituzione secondo l’occupation-based approach e il task-based approach. La Figura 5.2 mostra la percentuale di lavoratori e lavoratrici a rischio di sostituzione nelle regioni italiane sottoforma di cartina geografica, mentre la Figura 5.3 mostra la scomposizione percentuale dei lavoratori e delle lavoratrici a rischio di sostituzione in base al livello di rischio.
Come si può osservare dalla Tabella 5.4 e dalle Figure 5.2 e 5.3, una percentuale rilevante di lavoratori e lavoratrici italiani/e è a rischio di sostituzione. In particolare, secondo l’occupation-based approach, circa il 49% dei lavoratori e delle lavoratrici italiani/e sono a rischio, invece secondo il task-based approach, questa percentuale scende al 46%. Non emergono differenze rilevanti tra le regioni italiane. Tuttavia, mentre applicando l’occupation-based approach, le regioni del sud Italia sembrano essere più protette dall’automazione, questa differenza non emerge applicando il task-based approach. Focalizzandosi sul livello di rischio di sostituzione affrontato, emerge che una percentuale rilevante di lavoratori e lavoratrici affronta un rischio di sostituzione medio. Tuttavia applicando l’occupation-based approach, una percentuale minore di lavoratori e lavoratrici affronta un rischio di sostituzione basso mentre una percentuale maggiore affronta un rischio di sostituzione alto rispetto ai risultati ottenuti applicando il task-based approach.

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Per gentile concessione della Casa editrice Egea