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SOLUZIONI COSTRUTTIVE PER EDIFICI IN LEGNO

A cura di Antonio Frattari

23 gennaio 2015
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Il libro "Soluzioni costruttive per edifici in legno" è incentrato sulle tecniche costruttive per realizzare gli “edifici in legno”, quelli in cui il legno ha un ruolo fondamentale in termini strutturali e di finitura, ma non necessariamente è l’unico materiale impiegato in ambedue le accezioni. È articolato in tre capitoli, ognuno dei quali affronta delle specifiche problematiche.
Il professor Antonio Frattari è docente di Architettura del legno all'Università di Trento, nonché Delegato del Rettore per le attività relative al Distretto tecnologico trentino e al Green Building Council Italia.

Il primo capitolo inquadra le tecniche costruttive in legno in termini storico-evolutivi, dando una rapida visione dell’evolversi delle tecniche e come si sono sviluppate in Italia con particolare riferimento agli ultimi decenni.

“Nell’immaginario collettivo degli Italiani la casa di legno coincide con la capanna, la baracca, la costruzione provvisoria, la casa “stile alpino” ecc. Al contrario in molti ambiti geografici e conseguentemente culturali, gli edifici di legno sono molto diffusi, costruttivamente articolati e complessi. Gli esempi potrebbero essere infiniti, tra questi si possono citare: le case norvegesi, le “italianate” di S. Francisco, la casa giapponese, i palazzi reali cinesi, ecc. Oggi gli edifici di legno suscitano un nuovo interesse per le loro prerogative di sostenibilità soprattutto perché realizzati con un materiale naturale, quindi rinnovabile, che rendono minimi l’impatto sulle matrici ambientali aria, acqua e suolo. La produzione della maggioranza dei prodotti per l’edilizia incide in maniera rilevante sul’inquinamento atmosferico e il conseguente effetto serra, per la sua notevole produzione di anidride carbonica. Il legno è l’unico materiale, invece, che quando viene prodotto non induce alcun effetto negativo, anzi il contrario. Gli alberi, crescendo, inglobano anidride carbonica sottraendola all’atmosfera e fissandola per sempre nel manufatto con un rapporto 1,01 ton di anidride carbonica per ogni mc di legno. Anche in fase di realizzazione si riduce l’incremento di CO2. La leggerezza del materiale, 5 volte inferiore al cemento armato a parità di resistenza, richiede meno impegno energetico nei trasferimenti stradali e nelle movimentazioni in cantiere, ovvero minore impegno di fonti energetiche non rinnovabili, potenzialmente origine di CO2, e con pesanti costi ambientali. La facile movimentazione degli elementi costruttivi incentiva  la prefabbricazione che consente di ridurre i tempi di realizzazione in cantiere, attraverso la razionalizzazione dei processi produttivi svolti in officina, liberando il processo edilizio dalla stagionalità, garantendo continuità di lavoro, apportando così, in ultima analisi, anche un positivo risultato in termini sostenibilità sociale. 
L’impatto con il suolo, in termini di eutrofizzazione dei terreni, al contrario di quanto avviene con altri materiali è inesistente in quanto tutte le lavorazioni sono a secco. Quest’ultima caratteristica poi incide in maniera rilevante anche nelle fasi di dismissione e riciclo in quanto si riducono i costi economici e si annullano quelli ambientali proprio per le caratteristiche delle giunzioni degli elementi costruttivi, totalmente di tipo meccanico, che sono facilmente smontabili e facilmente differenziabili per le operazioni di riciclaggio.
Anche nella fase di utilizzo degli edifici quelli in legno hanno buone performance in termini di impatto sulle matrici ambientali. Spesso essi sono integrati con dispositivi e soluzioni costruttive finalizzate al basso consumo energetico in fase di gestione “.

“….. il mercato delle case di legno in Italia è in continua crescita e una prima tangibile dimostrazione emerge dalla ricerca “Il mercato Italiano delle case in legno nel 2010, Analisi di mercato, Previsioni fino al 2015” commissionata dall’Assolegno allo Studio Paolo Gardini Consulting. Un passo in particolare è molto significativo: “nel 2005 si stimava che le costruzioni in legno in Italia fossero circa 1.000, oggi questa cifra è quintuplicata: solo nel 2010 le abitazioni in legno in Italia (escludendo le costruzioni in Abruzzo, che possono essere considerate un’eccezione) sono state più di 5.000”. Quindi nonostante la crisi, ancora in atto, che ha investito l’edilizia dal 2008, la quota di mercato delle case in legno è aumentata e, alla fine del 2013, esse rappresentavano il 6% delle nuove costruzioni”.

Il secondo capitolo è focalizzato su quelli che sono i riferimenti normativi e le soluzioni costruttive più ricorrenti nella progettazione e nella realizzazione degli edifici di legno per garantire il benessere degli occupanti in termini di sicurezza e di comfort termo-igrometrico e acustico.

“Quando si costruisce un edificio, lo si deve realizzare in modo che sia confortevole e sicuro, ovvero che soddisfi i requisiti termo-igrometrici, acustici, di sicurezza statica e al contempo garantisca la sicurezza in caso di eventi eccezionali come il sisma e l’incendio. 
In un edificio in legno per raggiungere condizioni tali da soddisfare questi requisiti bisogna tenere in giusto conto le specificità caratterizzanti e cioè leggerezza del materiale e tecnica realizzativa a secco. La leggerezza implica l’insorgere di problematiche relative al comfort termo-igrometrico in termini di isolamento termico e di sfasamento dell’onda termica. La tecnica realizzativa a secco impone di porre attenzione alla tenuta all’aria e all’isolamento acustico. Per quanto riguarda la sicurezza, un edificio in legno, se ben progettato, ha un ottimo comportamento sia in caso di sisma che di incendio”.

Nel capitolo tre sono descritte le caratteristiche più salienti delle tecniche costruttive in legno ordinate secondo la classificazione più ricorrente dei sistemi in legno e cioè: "Pannelli XLam", "Pannelli Intelaiati", "Nuovo Blockbau", "Travi e Pilastri".  A ciascuno di essi è stato dedicato un sottocapitolo che si chiude con le "schede tecniche" frutto di una fattiva collaborazione tra il “Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica” dell'Università di Trento e l'ufficio tecnico della ROCKWOOL Italia. In queste schede sono riportati i dettagli costruttivi, caratteristici dei diversi sistemi, esemplificativi delle principali correlazioni comprese quelle in cui  il legno è relazionato con altri materiali, come ad esempio, le strutture in cemento armato nei nodi  relativi all’attacco a terra dell’edificio. 
I dettagli non esauriscono tutte le potenzialità dei sistemi costruttivi in legno e dei materiali isolanti impiegati. Sono solo esempi di alcune soluzioni dei principali punti nodali dell’edificio. L’azione progetto è, infatti, un processo complesso e articolato in cui, a seconda delle esigenze e delle conseguenti prestazioni che si vogliono raggiungere, la stessa correlazione tra componenti analoghi può essere materialmente realizzata in maniera differente pur garantendo prestazioni analoghe. Si possono avere configurazioni, stratificazioni e modalità di unione tra gli elementi costruttivi base che, pur completamente diverse, soddisfano requisiti analoghi o addirittura uguali per garantire condizioni termo-igrometriche soddisfacenti per il benessere degli occupanti l’edificio.
I dettagli delle schede vanno visti e letti in questi termini, come esempi di situazioni particolari che rispondono a ben definite esigenze statiche e condizioni termo-igrometriche interne predefinite. Dettagli guida, generalizzabili nel metodo e nella sostanza, soluzione definita di uno specifico caso, quindi da verificare nelle situazioni particolari del singolo progetto per quanto riguarda dimensioni e costituzione degli elementi costruttivi. Non sono e non vogliono essere la panacea delle risoluzioni costruttive, ma solo una possibile ed utile guida a chi progetta un edificio con i sistemi costruttivi in legno e affronta le loro problematiche relativamente alla protezione dal fuoco, all’ isolamento termico e all'isolamento acustico.

Per gentile concessione di ROCKWOOL Italia | http://www.rockwool.it