Vignetta, tratta dalla copertina del libro, di Ettore Frangipane

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MEDICINA E SCIENZA. Frasi, proverbi e aforismi commentati senza indulgenza

di Giorgio Dobrilla, Silvano Fuso, Stefano Oss

23 febbraio 2015
Versione stampabile

Nella sua canzone "Quattro Amici", Gino Paoli narra di quattro amici, appunto, che volevano cambiare il mondo, rifiutando il tran tran piccolo borghese. Ma poi le vicende della vita non li risparmiano e alterano il loro progetto originale: il gruppo dei quattro idealisti si assottiglia a tre, poi a due, e poi a uno solo, che dopo anni si ritrova ancora dietro al bancone del bar, a ripensare a sogni ormai lontani e svaniti. Gli Autori del libro sono invece tre amici che non si illudono di cambiare il mondo (anche se lo vorrebbero), ma che sono rimasti ancora in tre a condividere il piacere del proprio lavoro, uniti pure dalla loro esigenza “costituzionale” di non raccontare frottole e convinti della necessità (e, perché no?, della bellezza) di pensare e di far pensare. Medicina, Chimica, e Fisica non sono materie noiose, teoriche, prive di legami con la vita di tutti i giorni, come erroneamente non pochi ritengono, ma incidono profondamente sull’uomo, dal concepimento fino alla morte.

Giorgio Dobrilla è primario gastroenterologo emerito all'Ospedale di Bolzano, è socio della British Society of Gastro-enterology e dell’American College of Gastroenterology. Silvano Fuso è docente di chimica e si occupa di didattica delle scienze e divulgazione, collaborando con varie testate. Stefano Oss è professore associato di didattica e storia della fisica, responsabile del Laboratorio di Comunicazione delle Scienze Fisiche del Dipartimento di Fisica all’Università di Trento.

Medicina

Il primo obiettivo [del medico] è quello di alleviare la sofferenza e non quello di prolungare la vita. Se il trattamento non allevia la sofferenza e prolunga soltanto la vita il trattamento dovrebbe essere interrotto. 
Christian Barnard 

Commento:
Barnard è il celebre autore del primo trapianto cardiaco nell’uomo (dicembre 1967). Il trapiantato si chiamava Louis Washkansky che trentatré ore dopo l’eccezionale operazione diceva ai medici presenti: “Mi sento molto meglio”. Purtroppo 18 giorni dopo il trapianto Washkansky moriva. Questa precoce drammatica conclusione a breve distanza sembra contraddire l’affermazione di Barnard. Il cardiochirurgo aveva di fatto aggiunto la sofferenza dell’intervento (bisturi e anestesia) alla sofferenza provocata dalla cardiopatia scompensata di Washkansky, peggiorandone pertanto la qualità di vita nei pochi giorni che gli restavano prima di morire. La vanità che aveva spinto Barnard non è un motivo edificante ma, come talora avviene, il sacrificio di un individuo che ha accettato di rischiare l’ignoto, alla fine ha giovato all’umanità: risolti al meglio il controllo della reazione immunitaria (è stato il rigetto che ha sconfitto Barnard!), il trapianto cardiaco può oggi considerarsi una terapia salvavita. Gli americani (e chi sennò!) ne hanno fatto anche un thriller (Debito di sangue-Blood work), con Clint Eastwood che grazie al trapianto cardiaco può permettersi di affrontare con successo un serial killer.

Chimica

I progressi fatti dalla chimica organica negli ultimi anni permettono di pensare ora alla soluzione di problemi i quali prima sembravano ancor molto lontani. Come è noto, i cultori della chimica organica si sono dati con instancabile pertinacia alla preparazione di un grandissimo numero di composti di carbonio senza preoccuparsi in questo prodigioso lavoro dei mezzi da essi impiegati. Oltre ai vari problemi di indole generale e teorica che nei singoli periodi di sviluppo di questa disciplina vennero successivamente risoluti, e di cui qui non è il luogo di trattare, fu costante pensiero e predilezione dei chimici lo studio di quei composti che si ritrovano negli organismi vegetali ed animali, per arrivare poi a riprodurli per via artificiale o, come si dice, sintetica. 
Giacomo Ciamician

Commento:
Il grande chimico triestino Ciamician, fondatore della fotochimica, tesse le lodi della chimica organica, cioè la chimica del carbonio, e della sua straordinaria capacità di sintetizzare composti che si ritrovano in natura. È piuttosto curioso che ancora oggi, nonostante gli ulteriori sviluppi successivi della chimica, molta gente creda che vi siano differenze tra una sostanza di origine naturale e la stessa sostanza ottenuta per sintesi. Ciò che determina le proprietà di una sostanza è la sua struttura molecolare, non la sua origine. Purtroppo molta gente non lo sa. Vi sono così persone che si rimpinzano di agrumi per assumere vitamina C “naturale”, ma inorridiscono quando tra gli ingredienti di qualche prodotto leggono acido L-ascorbico: ovvero la stessa identica vitamina C.

Fisica

Io stimo più il trovar un vero, benché di cosa leggiera, che ‘l disputar lungamente delle massime questioni senza conseguir verità nissuna.
Galileo Galilei

Commento:
Chissà cos’è veramente “cosa leggiera” e “massima questione” a questo mondo. Galilei ha sofferto moltissimo, come si è ben capito (anche la Chiesa ci è arrivata – quasi tutta – rapidamente, dopo solo circa quattro secoli) per essersi messo a disquisire di massime questioni. Bene ha fatto dunque, come riassume nel suo aforisma, a preferire dispute dedicate alla scoperta del “vero” in esperimenti “leggieri”. Che poi non è proprio così, visto che i suoi meravigliosi dialoghi sui massimi sistemi fra Simplicio, Salviati e Sagredo, anche se apparentemente dedicati a leggerezze, scardinano le fondamenta di medievali, intoccabili ed erronei convincimenti di secolare, aristotelica origine e tradizione. La scienza sperimentale è fatta di minuscole tessere che, unite da connessioni formali e faticosamente disposte, costruiscono il mosaico mirabile che cerca di rappresentare il nostro universo. Fino a prova contraria.

Per gentile concessione di Curcu & Genovese edizioni | http://www.curcuegenovese.it