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#cittadinidelmondo si diventa. Una scelta di vita di oggi, domani e sempre

di Eva Campi e Silvia Toniolo

2 luglio 2019
Versione stampabile

Il viaggio, come è noto, rappresenta una delle più comuni metafore esistenziali. La domanda che percorre il presente testo è: voglio davvero partire; e, se sì, che cosa "viaggia" con me? I tre capitoli di questo libro hanno lo scopo di stimolare il lettore a viaggiare consapevolmente, non solo con il corpo, ma soprattutto con la mente, l'anima e il cuore. In una chiave intergenerazionale e interdisciplinare, le autrici sviluppano il tema del viaggio come occasione irrinunciabile per sviluppare la flessibilità di pensiero e la comunicazione efficace. Mettersi alla prova in un contesto diverso dalla propria cultura di riferimento significa allenare la nostra capacità di adattamento, che passa necessariamente attraverso la sperimentazione di lingue straniere e il contatto con ciò "che è diverso da me". Lo sviluppo dell'intelligenza culturale, risorsa preziosa e ricercata nel mondo del lavoro, inizia dal coraggio di fare la valigia e partire alla ricerca di esperienze che integrino le conoscenze tratte dai libri o dal web per sviluppare quella leadership personale che consiste nel sentirci a nostro agio, ovunque: il passaporto dei cittadini del mondo.

Eva Campi è docente esterno presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Trento.

Silvia Toniolo è docente di lingua tedesca presso il CLA e co-titolare del Laboratorio in comunicazione efficace e competenze trasversali presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Trento.

Dall’introduzione: I preparativi e la premessa (pag.11-15)
Ora, come non mai, abbiamo bisogno di cittadini del mondo. Di giovani di oggi, adulti di domani, aperti al nuovo, disposti a mettersi in gioco, a (re)inventare e (ri)attribuire nuovi significati a quanto un tempo sembrava immutabile. Abbiamo bisogno di persone coraggiose di mettersi in discussione, di aggiornare costantemente i loro “saperi” (sapere, saper essere, saper fare e saper far fare), di esporsi a nuove esperienze e di sperimentare e sperimentar(si) nel mondo, senza temere di commettere errori; di voler imparare proprio da ciò che “non fila” liscio. Persone coraggiose di accogliere i cosiddetti feedback – che mettono in luce parti di noi, che altri vedono, ma di cui noi, non abbiamo consapevolezza. Coraggiose di collaborare con persone provenienti da diverse culture e diversi ambiti, anche disciplinari e in contesti dai risvolti imprevedibili. Coraggiose, di alimentare il loro entusiasmo e di gettare il cuore oltre l’ostacolo.
L’età anagrafica in questo viaggio di crescita interiore è irrilevante. La fiducia in sé e nel prossimo, unita alla volontà di continuare a imparare e ad aggiornarsi vanno conquistate, giorno dopo giorno. In una scelta che si rinnova oggi, domani e sempre.
Facile a dirsi, meno facile a farsi: come si diventa cittadini del mondo?
Di questo interrogativo si occupa questo libro che ha l’obiettivo di far riflettere i lettori e ispirarli a intraprendere il loro viaggio “individuale”.
Cittadini del mondo lo si diventa, sì, a patto che lo si voglia davvero. Iniziando da piccole sfide quotidiane, allenandoci nel tempo, cominciando a fare esperienze nuove da integrare “ai libri” e a (pseudo) certezze che prima o poi potrebbero starci strette. Un viaggio che non è una fuga da noi stessi, né da una quotidianità che non riusciamo a gestire, ma espressione della curiosità e desiderio di mettersi alla prova, consapevolmente.  
I cittadini del mondo, per definizione, si aprono al nuovo - iniziando dalla quotidianità - viaggiano, esplorano, imparano e continuano a imparare. Sviluppano pertanto una maggiore elasticità del pensiero e maggiore adattabilità, rispetto a chi rimane ancorato alla staticità di contesti autoreferenziali, refrattari al progresso. Interpretano rapidamente nuovi punti di vista, evitando sterili polemiche auto-centriche e vedono piuttosto strade alternative in situazioni in cui altri, viceversa, percepiscono solo vicoli ciechi. Questo lo acquisiscono grazie alla loro esperienza personale.
[…] I cittadini del mondo riescono a “leggere” e interpretare il mondo da prospettive diverse, a non farsi bloccare dalla paura e a trovare rapide soluzioni con atteggiamento proattivo e con brio portano “una ventata d’aria fresca” e innovazione al proprio contesto di provenienza. Anche il loro stile relazionale rispecchia l’esperienza maturata, si impegnano a comunicare efficacemente e portano un ossigeno vitale in ogni contesto. Osservate una tavolata… Capirete immediatamente chi è un cittadino del mondo e chi non lo è. Chi vuole trasferire un pezzo del mondo che ha conosciuto, con i propri racconti e aneddoti di viaggio e chi invece è lì, statico e non ha nulla da dire, niente da condividere.

Cosa ci si guadagna a diventare cittadini del mondo?
Una progressiva fiducia in sé perché la soddisfazione dei propri traguardi personali li porterà a sentirsi sempre al posto giusto ed essere dei piacevoli interlocutori. Fateci caso. Di una persona con cui è piacevole intrattenersi, ricca di contenuti, spunti di riflessione e di savoir faire, si dice: “si vede che sa stare al mondo”! […] Si tratta però di un processo che va allenato con costanza, ricercando un equilibrio tra competenza tecnica, le hard skills, e le soft skills, cioè tutto quello che viene espresso attraverso l’intelligenza emotiva e sociale.
Essendo ormai risaputo che l’intelligenza emotiva ha tempi di maturazione più lunghi rispetto alle altre forme di intelligenza, teorizzate da Gardner, l’assunto su cui poggia questo libro è che la maturazione “emotiva” poggi sull’”esperienza diretta”, che nessuno può fare al posto nostro.

La prima parte del libro trae spunto dal testo Austostima e soft skills: un salto oltre la comfort-zone, di Silvia Toniolo, approfondisce il tema del coraggio di espandere la propria zona di comfort, anche in termini linguistici e di comunicazione interculturale e propone un invito a intraprendere un viaggio, anche metaforico, verso lo sviluppo della propria “intelligenza culturale ” che inizia dalla quotidianità e non dovrebbe finire mai, in termini di crescita personale.
Nella seconda parte, proponiamo delle interviste a ragazze e ragazzi, di varie età e culture che hanno vissuto in prima persona un’esperienza di crescita, attraverso le iniziative dell’organizzazione globale no profit AIESEC.
Grazie alla sua Presidente per il Comitato locale di Trento, Benedetta Barbieri e al suo minuzioso lavoro di raccolta dati ed esperienze, la seconda parte del libro propone preziose testimonianze che attestano quanti siano i cambiamenti positivi in coloro che hanno avuto il coraggio di uscire dalla zona di comfort (o bolla ambientale) […].
La terza parte del libro, infine, ci aiuta a valorizzare le competenze soft acquisite, approcciandoci a un nuovo modello di sviluppo della nostra leadership, la human leadership. Concetti come competenze trasferibili e transilienza diventeranno nostri alleati davanti alle perplessità e alle difficoltà delle scelte che ciascuno di noi, prima o poi, deve affrontare.
Non solo.
Eva Campi accompagna il lettore nella human leadership che rappresenta il nostro biglietto da visita vincente, in un panorama di curricula apparentemente omologati che, raramente, fanno emergere l’unicità di ciascuno di noi. Ebbene, la differenza siamo noi. E vale la pena continuare a scrivere la nostra storia. Vera, autentica, unica.

Dal Sum-up: Taccuino di viaggio (pag.161)

Arrivati a questo punto, dovrebbero esserci le conclusioni. Ritenendo però che le nostre opinioni e tesi siano state ampiamente proposte nel libro, abbiamo deciso di far parlare qualcun altro al posto nostro. Qualcuno che possa attestare in maniera autentica, quanto essere cittadini del mondo, rappresenti un modo cruciale “di saper essere”, “saper fare” e, qualora dovessimo assumente incarichi di responsabilità di un settore, “saper far fare” nel contesto storico, sociale ed economico, nell’era 4.0 che stiamo vivendo. Dopo aver dato voce a chi si occupa di recruitment lanceremo a voi la sfida di stilare il vostro personale diario di bordo!

Per gentile concessione della Casa editrice New Book.