ApeLab © foto Giulia Curti

Innovazione

La scienza mette le ruote con ApeLab

Un progetto di divulgazione scientifica itinerante presentato alla Maker Faire di Roma

10 novembre 2021
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Francesca Fiore
di Francesca Fiore
Dottoranda di ricerca in Ingegneria e Scienza dell'Informazione all’Università di Trento.

L’Ape è uno dei veicoli più versatili e conosciuti al mondo. Il moto-furgoncino a tre ruote, nato in Italia nel 1948, da sempre viene utilizzato per il trasporto e per la vendita di oggetti di ogni genere: da quelli agricoli alla spesa a domicilio, dai gelati alle mercanzie in manifestazioni e mercati rionali.

Meno scontato è il suo uso per fare divulgazione scientifica itinerante. Per questo è nato ApeLab, un progetto del Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell'Informazione (DISI) dell’Università di Trento. Tra la fine di agosto e inizio settembre il moto-furgoncino ha fatto diverse apparizioni, in città e non solo, fino ad approdare alla Maker Faire di Roma, uno degli eventi più importanti a livello europeo su innovazione e creatività. 

Il progetto è stato ideato nell’ambito del mio dottorato in Ingegneria e Scienza dell'Informazione all’Università di Trento, con il prezioso supporto dei professori Alberto Montresor e Maurizio Marchese e soprattutto del laboratorio didattico FabLab (FABrication LABoratory) UniTrento, dove studenti e studentesse possono sviluppare le proprie idee e imparare in modo creativo.

L’ApeLab è stato sviluppato per realizzare attività finalizzate a rendere la popolazione sempre più consapevole e partecipe del metodo scientifico, del lavoro di ricerca e del processo di innovazione culturale, sociale, tecnologica. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con l’associazione culturale Glow con la quale nel corso dell’estate ha già fatto qualche uscita di rodaggio in Valle di Fassa, Fiemme e Alta Valsugana per il Piano giovani, e in tre parchi cittadini con il supporto del Comune di Trento.

ApeLab servirà per portare a persone di tutte le età uno spaccato delle strumentazioni che vengono utilizzate nei laboratori e per far loro sperimentare stampa 3d, taglio laser, frese, taglio vinile e molte altre ancora.

La piccola officina mobile vorrebbe essere un primo nodo di una rete sul territorio della Provincia di Trento per la divulgazione scientifica e tecnologica con particolare attenzione alla fascia 10-25 anni, senza dimenticare le persone meno giovani, per far dialogare il mondo della ricerca dell’ateneo trentino e la cittadinanza.

È un piccolo laboratorio sperimentale itinerante per l’innovazione sociale al servizio della comunità territoriale in grado di attivare processi di apprendimento, co-progettazione e potenziamento delle conoscenze in chi lo frequenta. Uno spazio d’incontro che rende (quasi) tutto “possibile” grazie alla condivisione di saperi, competenze e macchinari, con laboratori scientifici e didattici dedicati, dove di volta in volta carichiamo a bordo le strumentazioni più adatte al pubblico dell’evento in programma.

Il progetto, che è stato presentato anche alla Notte dei ricercatori a Trento lo scorso settembre, ha avuto un’ottima accoglienza alla Maker Faire Rome 2021, quest’anno di nuovo in presenza.
In tanti hanno visitato il nostro stand all’interno dell’area del Gazometro Ostiense: ci siamo raccontati e abbiamo ricevuto moltissimi inviti su tutto il territorio nazionale.
Il viaggio di ApeLab è appena cominciato, e chissà dove apparirà prossimamente.

Per rimanere aggiornati sulle avventure di questa piccola ape car fucsia, seguiteci su Instagram e Facebook:
@fablab_unitn, @pinkapelab (Instagram) e @pinkapelab (Facebook).
 

Anche quest'anno l'Università di Trento ha partecipato alla Maker Faire Rome - The european edition, l'evento dedicato al mondo dell'innovazione che si è svolto dall’8 al 10 ottobre. Maker Faire è il luogo dove maker, imprese e appassionati di ogni età e background si incontrano per presentare i propri progetti e condividere le proprie conoscenze e scoperte. Dopo l’edizione digitale del 2020, quest’anno l’evento è stato fatto in modalità mista: sia online che in presenza, con 21 mila visitatori che hanno fatto il tutto esaurito.
L’Università di Trento, con il supporto dell’Ufficio Impatto e Valorizzazione della Ricerca, ha partecipato con due progetti: ApeLab, con uno stand in presenza, e Proton3D che è stato presentato sulla piattaforma online.
Proton3D è un progetto di ricerca del Dipartimento di Fisica che prevede lo sviluppo di dispositivi per applicazioni di Protonterapia, ottenuti con l’impiego di tecniche avanzate di Additive Manufacturing (AM) tramite stampa tridimensionale (3D-printing), in ambito radioterapico (referente scientifico Francesco Tommasino, ricercatore del Dipartimento di Fisica).