Angelo O. Andrisano, Paolo Collini, Roberto Fedeli. Foto Giovanna Marchesi Occhipinti, archivio UniMore.

Innovazione

Sviluppatori di sistemi intelligenti per veicoli a guida autonoma

Al via il nuovo Master ADBoT in collaborazione con UniMore, Fiat Chrysler e FBK. Iscrizioni aperte fino al 1 aprile. Intervista a Francesco Biral

12 marzo 2019
Versione stampabile
di Giulia Castelli
Laureata in Giurisprudenza UniTrento e volontaria del servizio civile presso l’Ufficio Web, social media e produzione video dell'Ateneo.

Il settore della guida autonoma o assistita è in forte espansione e rappresenta la nuova frontiera nel comparto automobilistico.  Molte grandi aziende del settore hanno ipotizzato l’introduzione dei primi modelli di auto autonoma già nel 2020, creando fermento nei concorrenti. L’industria automobilistica sta vivendo una rivoluzione epocale grazie all’introduzione di sistemi di intelligenza artificiale e machine learning.  In questo nascente mercato si inseriranno i professionisti formati dal Master ADBoT - Autonomous Driving and enaBling Technologies promosso dall’Università di Trento e dall’Università di Modena e Reggio Emilia (UniMore).  Le iscrizioni al corso sono aperte fino al 1 aprile. Le lezioni inizieranno il 6 maggio. Abbiamo fatto qualche domanda a Francesco Biral, coordinatore del Master e professore associato presso Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Trento, che ci ha aiutato a definire meglio i contorni di questa nuova proposta formativa.

Professor Biral, a chi si rivolge questo nuovo Master e quali sono i corsi proposti?

Il master si rivolge ai laureati in informatica e ingegneria motivati a lavorare nell’ambito dello sviluppo di sistemi intelligenti e connessi per la guida assistita o autonoma.  Il master è stato organizzato sulla base di un approccio multidisciplinare che non vede un solo aspetto dei sistemi intelligenti ma fornisce una visione generale delle problematiche e le competenze necessarie per affrontarle. I corsi proposti toccano i seguenti macro temi: robotica e interazione uomo-macchina, l’intelligenza artificiale e machine learning, l’automazione con approfondimento delle moderne  tecnologie per i sensori e gli attuatori; gli algoritmi di pianificazione e controllo; la connettività e la cyber security, l’architettura e l'integrazione di sistema,  e infine la simulazione e validazione dei sistemi intelligenti.

Il master è sostenuto da Fiat Chrysler Automobiles e Centro Ricerche Fiat e della Fondazione Bruno Kessler. Come è nata la collaborazione con queste grandi realtà del mondo della ricerca e dell’innovazione e quale impatto avrà questa partnership per gli studenti?

L’università di Trento e in particolare i dipartimenti di Ingegneria Industriale e di Ingegneria e Scienza dell’Informazione, nei rispettivi ambiti, hanno come missione la ricerca di frontiera, integrata a livello internazionale e orientata all’applicazione. Questo approccio ha permesso di stabilire una collaborazione di ricerca quasi ventennale sia con FCA che con il Centro Ricerche Fiat e FBK nell’ambito dello sviluppo delle tecnologie avanzate per la progettazione di sistemi intelligenti e connessi lavorando assieme sia in progetti industriali che finanziati dalla comunità Europea, dalla PAT o dal MISE. Inoltre, le attività di ricerca sono state arricchite da tesi e tirocini industriali. Questa sinergia è vitale per poter trasferire agli studenti non solo conoscenze di metodologie avanzate sia accademiche che industriali ma anche competenze ed esperienze concrete direttamente spendibili nel mondo del lavoro fornendo un vantaggio competitivo per lo sviluppo della propria carriera professionale. Esperti di FCA e ricercatori di FBK terranno lezioni affiancando i ricercatori e professori dell’università per garantire una visione ampia e completa sulle tecnologie abilitanti i sistemi intelligenti per la guida assistita e autonoma.

Quali competenze verranno sviluppate dal master?

Il master è stato organizzato con un approccio multidisciplinare in modo da rendere i propri studenti in grado di applicare le conoscenze e le tecnologie apprese nei diversi ambiti: robotica, intelligenza artificiale, sensoristica e attuazione, pianificazione e controllo, connettività e simulazione e architettura di sistema. Verranno affrontati problemi specifici nei diversi ambiti disciplinari, integrandoli e applicandoli poi in un progetto più ampio e di interesse industriale da svolgere nel corso del tirocinio aziendale. Alla fine del percorso i frequentanti non solo avranno una visione d’insieme ma anche competenze specifiche che daranno loro la capacità di realizzare sistemi e algoritmi ad esempio in grado di localizzare il veicolo nell’ambiente circostante, navigare e prendere decisioni in modo autonomo in tale ambiente, comunicare in modo sicuro con altri veicoli e l’infrastruttura e interagire con il conducente per supportarlo nella guida nel modo più efficace possibile.        

Negli ultimi anni le tecnologie del settore automobilistico stanno evolvendo rapidamente. Quali opportunità di lavoro offre questo settore?

Il settore automobilistico sta vivendo una vera e propria rivoluzione spinto anche dalla competizione di nuovi attori come Google, Tesla o Uber che vedono nello sviluppo delle tecnologie per la guida autonoma un’enorme occasione di business con un valore di mercato stimato in svariati miliardi di dollari. Questi cambiamenti richiedono l’impiego di persone con competenze specifiche sia per lo sviluppo di nuovi sistemi da immettere a breve termine nel mercato sia per lavorare a progetti più ambiziosi su una scala di tempi più lunga. Al momento l’offerta di persone con queste competenze è nettamente inferiore alla domanda. Il Master dà una risposta in questo senso formando persone che possano proporsi e rispondere alle esigenze dell’industria automobilistica in senso ampio, inclusi fornitori e società di consulenza, non solo italiana ma anche europea e extra europea.   

Nella foto: Angelo O. Andrisano, rettore UniMore, Paolo Collini, rettore UniTrento, Roberto Fedeli, responsabile Global Innovation di FCA e CEO del Centro Ricerche Fiat, durante la presentazione del Master. Foto Giovanna Marchesi Occhipinti, archivio UniMore.


Developers of intelligent systems for autonomous vehicles

The ADBoT second level master’s course gets under way, in collaboration with Unimore, Fiat Chrysler and FBK. Enrolments are open until 1 April.  An interview with Francesco Biral

Autonomous and assisted driving is a rapidly expanding sector that represents the new frontier of the automotive industry.  Many large companies in the sector have announced that they will introduce their first models as early as 2020, creating ferment in their competitors.   The automotive industry is undergoing an epoch-making revolution thanks to the introduction of artificial intelligence and machine learning systems.  This new market is the future workplace of professionals trained on the ADBoT master’s course - Autonomous Driving and enaBling Technologies – run by the University of Trento and the University of Modena and Reggio Emilia.  Enrolments are open until 1 April.  Lessons begin on 6 May.   We talked to Francesco Biral, coordinator of the course and full professor in the Department of Industrial Engineering at the University of Trento, who helped us get a better understanding of what this new course involves.

Professor Biral, who is this new master’s programme aimed at and what course does it offer?

This second level Master’s course is aimed at graduates with a master's degree in computer science or in engineering who want to work in the field of developing intelligent connected systems for assisted driving or autonomous driving.  The course has a multidisciplinary approach that doesn’t just look at one aspect of intelligent systems, but gives an overview of the issues involved and the skills needed to resolve them.  The courses offered cover the following macro-areas:  robotics and human-machine interaction, artificial intelligence and machine learning, automation particularly in relation to modern sensor technologies, actuators, planning and control algorithms, connectivity and cyber security, the architecture and integration of systems, and finally simulation and validation of intelligent systems.

The course is supported by Fiat Chrysler Automobiles and the Centro Ricerche Fiat, and by Fondazione Bruno Kessler.  How did the collaboration with these major research and innovation organisations begin and what impact will this partnership have for students?

The mission of the Department of Industrial Engineering and of the Department of Information Engineering and Computer Science at the University of Trento is to undertake frontier research that is integrated at an international level and oriented towards application.  This approach has allowed us to maintain a research collaboration for almost twenty years both with FCA and with the Centro Ricerche Fiat and FBK in the area of development of advanced technologies for the design of intelligent connected systems.  We have  worked together on both industrial projects and those financed by the European Community, the Autonomous Province of Trento, or the Ministry of Economic Development, and these activities have been enriched by theses and industrial internships. This synergy is vital to be able to provide students not only with knowledge of advanced academic and industrial methods, but also with skills and concrete experience that will be useful on the job market, giving them a competitive advantage in developing their professional careers.  Experts from FCA and researchers from FBK will give lectures, as well as university researchers and professors, to guarantee a solid and broad overview of the technologies that enable intelligent systems for assisted and autonomous driving. 

What skills will be developed on the course?

The course has been organized with a multidisciplinary approach in order to enable students to apply the knowledge and technologies that they have learned in different areas:  robotics, artificial intelligence, sensors and actuators, planning and control, connectivity and simulation and system architecture.  Specific problems will be examined in the different disciplinary areas, and these will then be integrated in a wider, industry-related project that students will undertake during their internship.  At the end of the course the participants will have not only an overview but also specific skills that will enable them to create systems and algorithms that can, for example, localise the vehicle within its surrounding environment, navigate and   make decisions autonomously within that environment, communicate securely with other vehicles and with the infrastructure, and interact with the driver to support him or her in driving in the most effective way possible.       

In recent years technology in the automotive sector has been evolving rapidly.  What employment opportunities does this sector offer?

The automotive sector is undergoing a real revolution, driven by new actors such as Google, Tesla or Uber among many others, which see the development of autonomous driving technologies as a huge business opportunity estimated to be worth billions of dollars.  These changes require the employment of people with specific skills, both to develop new systems to bring onto the market in the short term and to work on more ambitious projects on a longer timescale. Currently the supply of people with these skills doesn’t meet the demand.  The ADBoT course responds to this need, training people who will be able to meet the needs of the automotive industry in the widest sense, including suppliers and consulting firms, not only in Italy, but also in Europe  and beyond.