Piazza Indipendenza (Maidan Nezalezhnosti) a Kiev nel dicembre 2013 | foto di Vitalii Grybov

Internazionale

DISCUTENDO DELLA CRISI UCRAINA

Relazioni internazionali e uso politico della storia in un conflitto aperto

19 novembre 2014
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Simone Bellezza
di Simone Bellezza
Assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento.

La crisi ucraina, iniziata con le dimostrazioni di piazza di fine novembre e poi estesasi a tutto il paese, si è trasformata in un vero e proprio scontro armato fra la Russia e il nuovo governo democraticamente eletto di Kiev. Negli ultimi giorni si sono fatte sempre più insistenti le notizie sul nuovo ammasso di truppe e attrezzature militari russe nelle regioni orientali dell’Ucraina, che forse preannunciano un prossimo proseguimento dell’invasione da parte di Mosca.

Nei mesi passati si è spesso menzionato, anche se in maniera confusa e imprecisa, che le cause di questo conflitto risiedono essenzialmente in due fattori: la sovrapposizione delle sfere di influenza di Russia, NATO e dell’Unione Europea, e la storica contrapposizione fra ucrainofoni e russofoni, che rivendicano entrambi la lotta per la democrazia contro il presunto neo-fascismo dell’avversario.

Per cercare di chiarire in che modo la politica internazionale e il particolare sviluppo storico dell’Ucraina si intreccino nella crisi attuale, la Scuola di Studi Internazionali dell’Università di Trento e l’International Centre for Policy Studies di Kiev hanno organizzato una conferenza in cui due esperti ucraini discuteranno con due italiani questi aspetti centrali.

L’incontro si svolgerà martedì 25 novembre alle ore 17 presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia di via Tommaso Gar 14 a Trento e consisterà in una doppia Guest Lecture, offerta dai professori Viktor Mashtabei e Georgyi Kasianov.
Il primo, all’attività di ricercatore presso l’Accademia delle Scienze dell’Ucraina, ha affiancato una carriera diplomatica di prim’ordine, che lo ha visto incaricato economico dell’Ucraina nel Benelux negli anni ’90 e poi Ambasciatore nei Brunei e a Singapore. Esperto di questioni economiche, Mashtabei ha partecipato alla stesura del recente accordo fra UE e Ucraina e presenterà un resoconto della politica internazionale dell’Ucraina nel suo tentativo di farsi da ponte fra occidente e oriente.

Kasianov è direttore del Dipartimento di Storia e Politica Contemporanee dell’Accademia delle Scienze dell’Ucraina e ha studiato approfonditamente molti temi della storia novecentesca dell’Ucraina, tra cui anche le vicende dell’OUN, l’Organizzazione dei Nazionalisti Ucraini, i cui simboli sono stati ripresi dalla rivolta dell’Euromajdan. Kasianov è un acuto osservatore della politica contemporanea e farà un intervento sull’uso pubblico della storia nella politica ucraina, cercando di chiarire in cosa consista realmente l’opposizione fra russofoni e ucrainofoni, e in che modo la contesa fra fascismo e antifascismo sia stata riutilizzata per fini politici dai diversi schieramenti.

A discutere con gli invitati ucraini saranno la professoressa Sara Lorenzini, che ha studiato a lungo la storia delle relazioni internazionali e in particolare quella della guerra fredda, e Simone Bellezza, assegnista di ricerca ed esperto di storia dell’Ucraina, da dove ha seguito il dipanarsi della crisi. Nella parte finale dell’incontro sarà possibile aprire una discussione col pubblico, che potrà intervenire per fare domande ed interagire con gli oratori ucraini. Il fine di questo appuntamento è quello di capire le origini del conflitto e di ipotizzare le possibili vie d’uscita da una crisi che ha riportato la guerra in Europa e che preoccupa tutti per le pesanti ricadute nell’ambito economico.