Attività al DISI. Foto di Alessio Coser, archivio Università di Trento.

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Nel ranking del Times Higher Education il Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione di UniTrento centra il 91° posto

19 dicembre 2018
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Paola Fusi
di Paola Fusi
Responsabile della Divisione Comunicazione ed Eventi dell’Università di Trento.

Il Times Higher Education (THE) ha da poco pubblicato un ranking internazionale mettendo in fila le discipline di oltre 1.250 università. Quello che emerge è l’ottimo piazzamento dell’area informatica dell’Ateneo che ha ottenuto il 91° posto. Per capire il valore di questo risultato e approfondire i punti di forza del Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione (DISI) abbiamo incontrato Niculae Sebe, direttore del DISI e docente di Sistemi di elaborazione delle informazioni. 

Professor Sebe, per il Times Higher Education siete 91° al mondo. Un risultato inaspettato?
Il Dipartimento si è sempre piazzato molto bene. La posizione di quest’anno non fa altro che confermare i livelli del passato. Di questo risultato credo siano rimarcabili due aspetti: il primo è che siamo arrivati secondi in Italia dopo Bologna, un Ateneo che ha però un numero di docenti doppio rispetto al nostro; il secondo – che conferma la nostra grande forza – è che abbiamo ottenuto un piazzamento migliore di quello dei Politecnici. Il 91° posto è molto meritevole, ma direi che c’è sempre margine per migliorare e spero che nel futuro, con le nuove attività che abbiamo in cantiere, si possa raggiungere, in Italia, la prima posizione.

Come va letto questo ottimo risultato e quali sono i punti di forza che vi sono stati riconosciuti?
Il nostro punto forte è il carattere internazionale. Questo è determinato non solo dal grande numero di studenti e studentesse stranieri a livello di master e dottorato ma anche dal numero rilevante di professoresse e professori stranieri – me incluso. Un ulteriore punto di forza indicato è dato dall’impatto della ricerca, dimostrato da un alto numero di citazioni. Molti nostri risultati sono infatti utilizzati da altri per la loro ricerca.

Quali sono le prospettive progettuali della didattica e della ricerca del Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione. Quali le frontiere disciplinari su cui vi focalizzate?
Il Dipartimento è sempre in movimento per migliorare e consolidare la propria attività. Abbiamo in progettazione un nuovo corso di laurea triennale in Ingegneria Informatica, delle Comunicazioni ed Elettronica che dovrebbe partire a settembre 2019 e che sostituirà i due corsi di studio attuali: la laurea in Ingegneria dell’Informazione e delle Comunicazioni e la laurea in Ingegneria dell’Informazione e Organizzazione d’Impresa. Questo cambiamento è la risposta alla richiesta crescente da parte del mondo di lavoro di ingegneri informatici.
La nostra ambizione è poi quella di raddoppiare il numero deli iscritti e delle iscritte rispetto a quello attualmente presente sulle due attuali lauree. Nella stessa ottica, abbiamo in programma una nuova laurea magistrale in Intelligenza Artificiale. Quest’ultima, una delle poche in Italia, ci permetterà di consolidare la nostra posizione di leadership nel panorama nazionale e ci aiuterà a migliorare anche nella ricerca.

Vorrei sottolineare il risultato eccellente che il nostro corso di laurea magistrale in Informatica ha ricevuto dalla Commissione di Esperti della Valutazione (CEV) nominata dall'ANVUR. Fra tutte le strutture di Ateneo valutate, il corso ha ricevuto il punteggio globale più alto (oltre 8 punti) e abbiamo ricevuto due 9 su i tre totali riconosciuti all’Ateneo per l’internazionalizzazione della didattica e per coinvolgimento degli interlocutori esterni. Nell’ambito della ricerca, dal prossimo anno apriremo insieme al Dipartimento di Ingegneria Industriale e al Dipartimento di Economia e Management un dottorato industriale che rafforzerà il legame con il mondo delle imprese, in collaborazione con la Fondazione Bruno Kessler. Nella filosofia del Dipartimento, il corpo studentesco è molto coinvolto e viene stimolato a partecipare a attività sul campo: di recente ad esempio alcuni di loro sono stati selezionati per essere una delle 12 squadre nel mondo che parteciperanno all’Amazon Alexa Challenge. Siamo inoltre molto attivi nella ricerca e nella didattica per EIT Digital e abbiamo un ruolo leader a livello europeo nelle aree dell’intelligenza artificiale, sensing e nella sicurezza informatica.

Lei ricordava, professor Sebe, che la vostra caratteristica è l’internazionalizzazione. Si tratta di una questione puramente di numero o anche di altro?
L’internazionalizzazione è uno dei nostri punti di forza, che ci rende unici in Italia. Non è solo una questione di numeri di componente accademica e studentesca internazionale, ma anche di atteggiamento e modalità di come viene fatta la ricerca e la didattica. Io, ad esempio, sono stato molti anni professore all’Università di Amsterdam e posso dire di non aver notato differenze significative quando sono arrivato al Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione dell’Università di Trento. Al contrario, direi che le opportunità che ho trovato qui sono state maggiori.

Trento è quindi un contesto favorevole?
Sono tanti a dire che il contesto trentino è molto importante. Senza trascurare le condizioni eccellenti che abbiamo a Trento, direi che anche noi abbiamo contribuito a creare un ambiente favorevole con un reclutamento mirato di giovani talenti, l’impegno serio nella didattica e la qualità crescente della ricerca. Mi auguro che riusciamo a continuare cosi e, perché no, a migliorare l’ottimo risultato ottenuto quest’anno.

Qual è il profilo degli studenti e delle studentesse che cercate?
Il contatto con i nostri futuri studenti è molto importante. Per questo abbiamo supportato gli istituti scolastici del Trentino nella partecipazione ad iniziative collegate alle scienze dell'informazione, quali le Olimpiadi dell'Informatica, la First Lego League e le Olimpiadi della Robotica, attraverso la partecipazione alla rete S.T.A.A.R.R. (Scuole Trentino-Alto Adige Associate in Rete per la Robotica e le Nuove Tecnologie). Abbiamo anche istituito workshop di coding destinati a studenti delle scuole superiori con funzione di orientamento. Cerchiamo persone entusiaste e con un atteggiamento positivo nei confronti dello studio e dell’innovazione.