Sviluppare una rete distribuita di sensori tecnologicamente avanzati che utilizzano i segnali elettromagnetici per verificare in tempo reale in modo automatico e non invasivo le condizioni di una struttura complessa.
Questo progetto di ricerca, sviluppato al Dipartimento di Ingegneria e Scienze dell’Informazione (DISI), ha ricevuto un riconoscimento di rilievo internazionale. Andrea Massa, docente al DISI e coordinatore dell’attività, ha ricevuto una cattedra da parte di Digiteo, il principale network francese nel campo dell’ICT che raccoglie numerosi enti, università, consorzi e istituti di ricerca.
Quella dell’ateneo trentino è stata l’unica proposta internazionale ad essere finanziata nel 2014.
Il progetto sviluppato all’Università di Trento all’interno del gruppo di ricerca ELEDIA vede la partecipazione di un team di ricercatori e ha ricevuto il sostegno a livello francese dal Laboratoire des Signaux et Systèmes (L2S) e dal Département Imagerie et Simulation pour le Controle (DISC), che saranno coinvolti nelle attività collegate alla cattedra.
«Il progetto SIRENA (Efficient inversion strategies for non-invasive monitoring of complex structures) si inserisce in un’area tematica da anni al centro delle attività di ricerca del nostro gruppo» racconta Andrea Massa. «In particolare, obiettivo del progetto è lo sviluppo di metodologie e tecnologie per la diagnosi di strutture complesse attraverso reti distribuite di sensori che utilizzano i segnali elettromagnetici per raccogliere informazioni in modo non invasivo. Mediante questo approccio è possibile infatti raccogliere dati in tempo reale e in modo automatico sullo stato di salute di edifici e strutture tra i quali ponti, centrali nucleari e aerei. L’analisi di queste informazioni permette di rilevare possibili segnali precursori di cedimenti, rotture o malfunzionamenti e intervenire in tempo, evitando problemi più gravi e costi maggiori».
Il successo ottenuto con la cattedra Digiteo nasce dalle competenze del gruppo di ricerca ELEDIA riconosciute a livello internazionale e dalle numerose partenership attive con importanti centri di ricerca in Italia e all’estero, tra cui la Pennsylvania State University, la Nagasaki University, la National University of Singapore, la Université de Nice Sophia-Antipolis e la Missouri University of Science and Technology.
«Questo riconoscimento apre ulteriori opportunità per incrementare le collaborazioni e i finanziamenti internazionali, in particolare con le istituzioni scientifiche e le industrie più importanti in ambito francese» aggiungono Giacomo Oliveri, Lorenzo Poli, Paolo Rocca e Marco Salucci, membri del gruppo di ricerca coinvolto. «L’impegno del governo francese nel finanziare la ricerca tecnologica in tali ambiti fornirà un ulteriore contributo allo sviluppo metodologico e tecnologico».
La cattedra Digiteo permetterà inoltre di intraprendere iniziative didattiche congiunte insieme ai partner francesi di cui beneficeranno gli studenti di master, i dottorandi e i post-doc, ampliando le opportunità di trascorrere periodi di formazione in importanti centri di ricerca all’estero.