Venerdì, 11 luglio 2014

UniTrento al Gruppo Sport del Consiglio dell'Unione europea

Paolo Bouquet a Bruxelles per parlare del legame tra sport e innovazione

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Sport e innovazione al centro dell’intervento di Paolo Bouquet oggi a Bruxelles.
Alla riunione "Working Party on Sport" del Consiglio dell'Unione europea, prima riunione del Gruppo Sport, hanno partecipato i rappresentanti di tutti gli Stati membri e della Commissione europea.
Paolo Bouquet, professore al Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione dell’Università di Trento, delegato per le attività sportive dell'Ateneo e vicepresidente del comitato organizzatore dell'Universiade invernale "Trentino 2013", ha tenuto una relazione sul tema dello sport come fonte di innovazione e di crescita economica (“Sport as a Driver of Innovation and Economic Growth”).

Proprio in occasione dell’Universiade, Bouquet aveva lanciato una sfida: proporre il Trentino come polo di attrazione internazionale per ricercatori, imprenditori e amministratori pubblici intenzionati a investire sulle potenzialità dello sport abbinato a ricerca e innovazione tecnologica. La presidenza del Gruppo Sport del Consiglio dei ministri, che ha invitato Bouquet a portare il suo contributo a Bruxelles, ha redatto un documento per proporre in sede europea la creazione di specifici cluster dello sport tra università, centri di ricerca, industria e aziende. Questa proposta accoglie per altro l’appello lanciato nella dichiarazione firmata durante la conferenza internazionale di Rovereto, lo scorso dicembre, nell’ambito della Universiade 2013, che auspicava l’attivazione di un gruppo di lavoro e di interventi mirati a valorizzare il legame, spesso sottovalutato, tra sport, università, ricerca, innovazione e sviluppo.

Su queste parole chiave si è incentrato l’intervento di Bouquet che ha posto l’attenzione innanzitutto sul potenziale inespresso legato allo sport, aldilà delle competizioni agonistiche in sé, o al mondo sportivo in senso stretto. "Concepito in termini più ampi e trasversali - sostiene Bouquet - lo sport può fornire importanti contributi innovativi in ambiti diversi, dal turismo attivo, all’industria manifatturiera, all’informatica, alla prevenzione di malattie legate ad abitudini sedentarie, alla formazione. Ma non solo, lo sport è un fattore che favorisce anche l’inclusione sociale, superando differenze di genere, di etnia, di estrazione sociale". Su questi e altri aspetti positivi del concepire lo sport come motore di innovazione si è dibattuto durante la prima riunione del Gruppo Sport del Consiglio dell'Unione europea, nel tentativo di ragionare e trovare vie d’azione comuni ai Paesi membri per incentivare a livello europeo una crescita economica legata alle infinite potenzialità dello sport.