Mercoledì, 8 marzo 2017

L'Ateneo per un linguaggio rispettoso delle differenze

Il Senato Accademico ha accolto oggi un documento volto a rendere la comunità accademica ancora più aperta e inclusiva

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Nella giornata dell'8 marzo in cui si ricordano i diritti delle donne, l’Università di Trento si è dotata di un documento che vuole mandare un messaggio: un linguaggio corretto è la prima forma di rispetto delle differenze e di promozione di un cambiamento culturale.

Il documento segue le indicazioni europee contenute, ad esempio, nella Direttiva UE/54/2006 e nelle linee guida “La neutralità di genere nel linguaggio usato al Parlamento Europeo, 2008”. È previsto nel più ampio Piano di azioni positive 2014-16 approvato dal Consiglio di amministrazione dell’Ateneo e portato avanti in primo luogo dalla prorettrice alle politiche di equità e diversità Barbara Poggio di concerto con altri delegati/e, figure e servizi posti a tutela delle pari opportunità, per la valorizzazione delle differenze e il riconoscimento dei diritti delle diverse componenti dell’Università di Trento.

Alla stesura del documento ha partecipato un gruppo composto da docenti di vari ambiti disciplinari (Serenella Baggio, Giulia Boato, Giovanna Covi, Vincenzo D’Andrea, Alessia Donà, Francesco Ghia, Ines Mancini, Barbara Poggio, Patrizia Tomio, Paola Villa, Silvano Zucal) che hanno preso in considerazione i diversi materiali testuali presenti all’interno dell’ateneo (documenti amministrativi, pagine web, materiali informativi di varia natura) e osservato le immagini che li accompagnano.

Nella seduta di oggi del Senato accademico è stato inoltre presentato il prossimo Piano di azioni positive per il triennio 2017-2019 che prevede varie azioni: analisi dei dati e monitoraggio su benessere, pari opportunità e tutela dei diritti; politiche per le pari opportunità e valorizzazione delle diversità e del benessere organizzativo; promozione e disseminazione di buone prassi sul territorio. Dopo il passaggio in Senato accademico di oggi il Piano sarà presto sottoposto al via libera definitivo del Consiglio di amministrazione dell’Ateneo.