Mercoledì, 5 novembre 2014

Consegnati a Milano i sensori inerziali, cuore della missione spaziale LISA Pathfinder

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Importante passo avanti per la missione spaziale LISA Pathfinder, a cui partecipano L'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), l’Agenzia Spaziale Europea (ESA), l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI).
La missione, in partenza nel 2015, dovrà verificare le tecnologie che saranno impiegate nel progetto eLISA (evolved Laser Interferometer Space Antenna). Si tratta di un esperimento di altissima tecnologia, in grado di guardare il nostro universo da una prospettiva completamente nuova: recentemente inserito dall’ESA nei suoi prossimi programmi, sarà il primo osservatorio spaziale di onde gravitazionali, e rivoluzionerà la nostra conoscenza dell’universo, aprendo la strada a un nuovo tipo di astronomia, l’astronomia gravitazionale.

Nei giorni scorsi a Milano sono stati consegnati i sensori inerziali, componente chiave della missione. La consegna è avvenuta nel corso di una cerimonia che si è svolta a Milano nella sede dell’industria italiana che li ha prodotti, la Compagnia Generale dello Spazio (CGS spa) con il finanziamento dell’Agenzia Spaziale Italiana e su progetto degli scienziati dell’Università di Trento, supportati dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Un ruolo fondamentale nella progettazione dei sensori è stato svolto proprio dall’Ateneo trentino nell’ambito del Gruppo di Gravitazione Sperimentale del Dipartimento di Fisica, coordinato dal professor Stefano Vitale, che è anche membro 
del team scientifico di eLISA e principal investigator della missione LISA Pathfinder. 
"L’esplorazione dell’universo gravitazionale, possibile soltanto attraverso un osservatorio spaziale, rivoluzionerà l’astrofisica, la cosmologia e la fisica fondamentale. Queste ricerche saranno foriere di un enorme progresso nella 
comprensione dell’universo
" commenta Vitale. 

Alla cerimonia di presentazione, davanti ad una folta platea e agli scienziati e ingegneri che hanno lavorato insieme per un decennio alla realizzazione dei sensori inerziali, sono intervenuti Roberto Aceti, managing director di CGS, Stefano Vitale, principal investigator del progetto e coordinatore del gruppo di ricerca dell’Università di Trento, oltre a vari rappresentanti delle istituzioni coinvolte nel progetto LISA Pathfinder, tra cui il presidente dall’ASI, Roberto Battiston, il presidente dell’INFN Fernando Ferroni, il prorettore dell’Università di Trento Paolo Collini e Fabio Favata, responsabile dello Science Planning and Community Coordination Office dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA). 

I sensori Inerziali procederanno ora alle successive fasi di integrazione e testing con il resto dell’hardware di volo in vista del lancio della missione è previsto per luglio 2015. 

 

Maggiori dettagli su progetto LISA nel comunicato stampa.