Giovedì, 16 novembre 2017

Nuova luce sulla SMA, la malattia che blocca i muscoli dei bambini

Stabilita una connessione tra l’atrofia muscolare spinale e la sintesi delle proteine. Alla ricerca collabora il CIBIO di UniTrento

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L’atrofia muscolare spinale (SMA) è una malattia genetica che colpisce le cellule nervose del midollo spinale, quelle da cui partono i segnali diretti ai muscoli. 

Uno studio, in questi giorni pubblicato sulla prestigiosa rivista Cell Reports, getta una nuova luce su questa malattia.

L’articolo stabilisce per la prima volta una chiara connessione fra un processo fondamentale per le cellule, la sintesi delle proteine e il meccanismo attraverso il quale insorge e progredisce la SMA. 

Questa scoperta potrebbe permettere di comprendere meglio l’unica terapia esistente e recentissimamente approvata dalla FDA (Food and Drug Administration, ovvero Agenzia per gli Alimenti e i Medicinali, l’ente governativo statunitense che fra l’altro regolamenta l’immissione sul mercato di nuovi farmaci) e di sviluppare terapie alternative o integrative per questa malattia mortale.

Lo studio è il risultato della collaborazione locale dell'istituto di Biofisica del CNR (investigatrice principale Gabriella Viero) e di CIBIO UniTrento (investigatore principale Alessandro Quattrone) con un gruppo dell’Università di Edimburgo.

L'editore ha ritenuto il contributo così rilevante da dedicargli la copertina di Cell Reports in cui è stato pubblicato il lavoro. È anche il primo importante risultato del progetto Axonomix, che si è appena concluso.

Axonomix è un “Grande progetto PAT”, ovvero rientra in quella tipologia di iniziative di ricerca scientifica che attraverso uno specifico bando ottengono finanziamenti provinciali e supportano la ricerca in Trentino di giovani talentuosi ricercatori come Paola Bernabò e Toma Tebaldi, coautori del lavoro.

Maggiori informazioni sono disponibili nel comunicato stampa