Martedì, 5 dicembre 2017

Anziani: autonomi, sicuri e attivi con il coach virtuale. Al via il progetto europeo Captain

Il progetto triennale coinvolge Università di Trento, Azienda provinciale per i servizi sanitari e le aziende Social it e Nively

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Il nostro Paese invecchia e cresce il numero delle persone anziane. Lo dimostrano i dati delle ultime rilevazioni Istat sul nostro Paese: intorno al 2050 l’invecchiamento della popolazione toccherà il picco del 34% di over sessantacinquenni.

Una stima preoccupante se si considera anche l’aumento collegato delle patologie cronico-degenerative che condizionano sensibilmente la capacità di autonomia e accrescono la necessità di assistenza e cura.

Già nella classe 55-59 anni il 51,5% della popolazione soffre di patologie cronico-degenerative e la quota raggiunge l’85,2% tra le persone over 75 anni (rilevazione Istat). 

Il programma di ricerca europeo Horizon 2020 ha preso a cuore il problema del benessere in età avanzata, destinando un finanziamento specifico (di quasi quattro milioni di euro) ad un progetto internazionale che mira a sviluppare un assistente virtuale personalizzato in grado di aiutare le persone anziane a mantenere la propria autonomia nella loro casa.

Al progetto Captain (Coach Assistant via Projected and TAngible INterface) collaborano da 9 Paesi europei 14 partner. Tra questi l'Università di Trento, l'Azienda provinciale per i servizi sanitari che da tempo hanno stretto una collaborazione grazie al progetto condiviso AUSILIA per la mobilità domestica delle persone anziane.

Insieme a loro, a testimonianza della grande importanza dello sviluppo tecnologico connesso al progetto, due aziende del settore informatico: Social it e Nively (azienda con sede a Nizza, ma con capitale trentino). L’avvio del progetto triennale è stato dato ufficialmente nel corso dell’incontro che si è tenuto la scorsa settimana a Salonicco.

Obiettivo finale del progetto Captain è di rendere autonome e motivare le persone anziane che necessitano di cura e assistenza nella propria vita domestica a causa di deficit cognitivi e funzionali legati alle malattie dell'invecchiamento, in stretto legame con chi si prende cura di loro. Contribuire a mantenere la loro indipendenza, le capacità funzionali, lo stato di salute generale e in generale preservare il loro benessere fisico, cognitivo, mentale e sociale sarà possibile tramite un personal coach virtuale e onnipresente capace di comprendere ciò che accade all’interno dell’ambiente domestico e proporre con continuità soluzioni e aiuti mirati.

Funzionerà attraverso le più moderne tecnologie oggi disponibili, come la realtà aumentata proiettata, i sensori 3D e l’analisi non invasiva dello stato fisico ed emotivo, con il ricorso a processi di intelligenza artificiale – per offrire risposte personalizzate e adattate alle varie esigenze e ai comportamenti dell'utente.

La novità di Captain è che il suo funzionamento si basa su microproiettori che danno vita ad un assistente virtuale nel posto e nel momento esatto in cui ce n’è bisogno. Captain non modifica l’arredamento delle stanze ma sfrutta le varie superfici (pareti, specchi) come interfacce per proiettare promemoria, istruzioni e informazioni varie. Una ricetta, un’informazione sull’accensione o lo spegnimento di un elettrodomestico, un promemoria sull’igiene personale, una scadenza da non dimenticare o persino un libro da leggere con caratteri grandi proiettato sulla parete del salotto: tanti sono gli impieghi del sistema per rendere più facile la vita autonoma delle persone anziane.

Maggiori dettagli nel comunicato stampa